Oxygène (Disques Motors, 1976)
“Oxygène” è il terzo album di Jean-Michel Jarre e l’innovativa pubblicazione di musica elettronica strumentale del pioniere del sythesizer.
“Part 1” è la lenta parte introduttiva. L’atmosfera misteriosa e cosmica è costruita da strati di pad, sequenze sottili ed effetti sonori sono attaccati e incrociati come ornamenti e non c’è una melodia particolare. Poi la parte si spegne e la parte 2 entra in scena.
“Part 2” è la canzone e la registrazione più famosa di JMJ. È una canzone apatica, ma anche sacra e meravigliosa. Inizia con un bellissimo sottofondo di accordi di pad come una seta. Poi, un sintetizzatore a piombo, come uno strumento a pizzico, prende parte e suona un tema dal sapore barocco. A partire da 4:00 il pad lead suona un assolo come un jazz o un blues, mentre il SE di EMS Synthi AKS suona ornamenti e segue un rumoroso sintetizzatore SE come un’onda. Poi il suono del pad lead diventa piccolo, tutte le parti si mescolano e l’atmosfera diventa malinconica. Gli accordi di pad emergono di nuovo e il brano si spegne e si chiude.
“Part 3” è una canzone dolorosa e coraggiosamente misteriosa. Una traccia metallica più wave suona un tema impressionante, un’altra traccia dal tono acuto, pad e basso sythesizer suonano l’accompagnamento.
“Part 4” è una delle canzoni più famose di JMJ, una canzone luminosa in tonalità minore con un divertente assolo di pad e un bellissimo accompagnamento intricato di pad ed effetti sonori e percussioni elettroniche.
“Part 5” è, nella prima parte, una canzone sacra, dolce e classica, costruita da pad, lead e sequenze morbide senza ritmo. Nella parte successiva intervengono le percussioni elettriche e il basso sintetizzatore e l’atmosfera diventa dinamica, luminosa e futuristica.
“Part 6” è una canzone dal sapore selvaggio ma romantico, con frasi bellissime e un po’ malinconiche di sintetizzatore e pad, e strati di accordi rumorosi e morbidi di pad.
L’eterno ed eccellente capolavoro di musica elettronica è composto da un senso altamente sofisticato, e il suono è realizzato con un uso molto abile delle tecnologie. Non si tratta solo di musica elettronica, ma anche di una delle più grandi produzioni musicali contemporanee, con una miscela di umori mistici, classici e nostalgici, ma anche futuristici, cibernetici e cosmici.
Équinoxe (Disques Dreyfus, 1978)
“Équinoxe” è il quarto album di Jean-Michel Jarre, e l’inno per lodare la festa di Équinoxe, la natura e la vita utilizzando le tecnologie elettroniche.
“Part 1” è una breve parte introduttiva con un ensemble di sintetizzatori luminoso e futuristico.
La “Parte 2” è una parte dall’umore lento e malinconico, con un bellissimo accompagnamento di accordi di pad e frasi di sintetizzatore metallico. La parte successiva, con una sequenza di sintetizzatori a pizzico e percussioni e un assolo di pad.
“Part 3” è una canzone romantica in tonalità minore a tempo medio, con un impressionante assolo e un elegante accompagnamento di pad chord. Questa parte è l’introduzione alla “Parte 4”.
La “Parte 4” è una delle canzoni e registrazioni più famose di JMJ. Inizia con un’impressionante progressione di accordi di pad. Poi l’eccellente tema malinconico è suonato da un brillante sintetizzatore a pizzico. Anche l’interludio è una bella costruzione di arpeggi di sequenze di sintetizzatori e pad. Più tardi, il tema emerge e segue un altro pad lead ed effetti sonori di sintetizzatore.
“Part 5” è una canzone luminosa e futuristica che elogia il festival Équinoxe.
La “Parte 6” è una variazione della “Parte 5”, la canzone diventa più ottimista e i toni del sintetizzatore sono brillanti.
La “Parte 7” è una sorta di mix di “Parte 4” e “Parte 5”, la tonalità è minore e il pad suona accordi dall’umore malinconico, ma ci sono anche sequenze di arpeggio dai toni ottimistici.
“Part 8” è un brano unico molto lento. La prima parte è costruita da rumori ambientali, tra cui lampi e pioggia, e da una melodia folk dal sapore malinconico, che potrebbe esprimere lo stupore e la paura per la natura. La parte successiva è sacra, dolce e delicata e loda la grazia della Natura e della Terra.
“Équinoxe” è il secondo album più importante di Jean-Michel Jarre, e non è solo la solita musica elettronica, è l’eccellente abito musicale elettronico di canzoni di vario gusto realizzate grazie alle sue tecniche di produzione e composizione altamente sofisticate. E c’è una storia meravigliosa costruita per parti, come una sinfonia.