Recensione musica | Opere di Roger Eno

Between Tides (All Saints Records / Opal Records, 1988)

Il primo album New Age di Roger Eno pubblicato nel 1988.

“Dust At Dawn (The Last Cowboy In The West)” è una canzone dal sapore country e tradizionale rinfrescata e luminosa dal pianoforte e dall’ensemble di archi.

“Field Of Gold” inizia con un arpeggio simile all'”Arabesque No.1″ di Claude Debussy. L’ensemble di archi guida e segue gli accordi. Un brano meraviglioso e caldo.

“Prelude For St. Joan” è un brano classico per ensemble d’archi.

“Ringinglow” è un brano per ensemble d’archi dal gusto folk inglese, coraggioso e brillante, con accompagnamento di pianoforte.

“The Frost” è una canzone sentimentale, mistica e calma di gusto folk, eseguita da un ensemble di archi con accompagnamento di pianoforte e vibrafono.

“One Gull” è un doloroso brano minimalista per pianoforte.

“The Silent Hours” è un brano di pianoforte minimale, dolce e lento, il cui tono è modulato da effetti di delay e chorus, come in un brano dell’album “Ambient 2: Plateau of Mirror” del fratello Brain Eno.

La title track “Between Tide” è un brano pianistico semplice dal sapore folk.

“Winter Music” è un brano sentimentale e grandioso di gusto classico e folk che associa un viaggio.

“Sunburst” è una luminosa e innocente composizione per ensemble d’archi.

“Autumn” è un brano apatico e luminoso, composto da melodie e accordi di ensemble d’archi e da un semplice arpeggio di pianoforte.

“Almost Dark” è una canzone lenta e calda dal sapore Folk e New Age, con un elemento Ambient.

L’album dal sapore tradizionale e contemporaneo, caldo, fantastico e mistico è stato creato dall’unico e solo genio di Roger Eno.

Lost in Translation (All Saints Records, 1994)

“Lost in Translation” è un album completo di 20 tracce di Roger Eno. La metà delle tracce sono strumentali, il resto sono canzoni vocali o con coro.

“Occam’s Close Shave” è una canzone dal sapore folk inglese o scozzese, dalla composizione e dall’arrangiamento fantastici e meravigliosi, suonata da fisarmonica, pianoforte, archi e relativi pizzicati e così via.

“Ne Cede Melia” è una canzone vocale folk e tradizionale di gusto anche new age.

“L’ultima spiaggia” è una canzone nostalgica con pianoforte, chitarra acustica e fisarmonica.

“Ventis Secundis” è una canzone Folk profonda, nostalgica e sentimentale, con coro.

“Quando Solus” è una canzone sacra dal sapore ambient e tradizionale, composta da pad di sintetizzatore, pianoforte e cori.

“The Whispering Gallery” è una composizione sentimentale suonata da pianoforte, vibrafono e basso.

“Domus In Nebulae” è una canzone di gusto Folk e Minimal con coro.

“Emberdays” è una canzone sentimentale di gusto tradizionale scozzese eseguita da pianoforte e contrabbasso.

“Rain Stopped Play” è una canzone Ambient minimale con coro e pianoforte modulato in ritardo alla Brian Eno.

“Docet Umbra” è una canzone nostalgica di gusto country con pianoforte elettrico (o pianoforte YAMAHA DX7), synth pad, chitarra elettrica (senza effetti), basso e piatti silenziosi.

“Lost In Translation” inizia con un testo in lingua scozzese. Gradualmente l’effetto di riverbero aumenta e seguono contrabbasso, pianoforte, pad di sintetizzatore, pizzicato ed effetti sonori. Una canzone molto bella e suggestiva.

“The Green Grass” è una canzone dal sapore folk scozzese, con melodie cantate e vocali, accompagnamento di pianoforte, pizzicato e pad di sintetizzatore.

“Untitled”, vago pad sintetizzatore gioca melodie gusto Folk. Associa Daniel Kobialka e assomiglia completamente allo Space Ambient di oggi.

Un album molto fantastico, nostalgico e mistico in cui appare l’unicità di Roger. Il miglior lavoro di Roger Eno, contiene canzoni di stile, gusto e formazione diversi.

Risorse e collegamenti

Roger Eno – Turning Year (official site)

Bandcamp

Wikipedia (EN)

Britannica

Deutsche Grammophon – Roger Eno

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AllMusic

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Traduzione | Raccolta di poesie postuma (1/5) di Michizo Tachihara

Natura morta

All’estremità di un villaggio si trovava una roccaforte
Le foglie larghe ondeggiavano

Il cielo era nuvoloso, e il sentiero era asciutto
Quando mi voltai, la foresta si nascondeva nella foresta
I rami erano come fumo

Le nuvole scorrevano e si rompevano
Il vento si muoveva scoppiando verso un albero lontano
Io solo, tra la foresta
vidi una persona che attingeva acqua da un pozzo di pietra
I galli cantavano dal villaggio, per un momento, come in un sogno.

Canto di alberi morti e vento

Vorrei dire una bugia e fingere
A te che mi hai perdonato tutto
Ho iniziato in silenzio
Come un bambino che si arrabbia

Che rami imbarazzanti
Ho avuto distrazioni e mi hanno tradito
Ho buttato via la parola dell’odio
E ho sussurrato al vento

Era una preghiera, a chi incitava
E ancora una volta in silenzio
Ho guardato un’ombra riflessa nell’acqua
Così non avrei vagato per sempre

*

Ho corso così
Quanto sei triste
Sei rimasto immobile, come se non stessi ascoltando
Stavi sempre oscillando

— — — — —

Stavo andando al prossimo albero
Sembrava che tu
Gettavo via il mio corpo e tu cantavi.
Non c’è una porta, e guarda
In silenzio, un’oscurità cominciò a rimanere

Abbigliamento da viaggio

Quanto troppo accecante, il sole
Scoppiato agli angoli della stanza, scoppiato
Tornò a casa, il mio cuore……

Curiosamente, mi sono appoggiato a una sedia
Accarezzando i difetti di una scrivania
Il vento soffiava nell’ufficio

–Sei tu, un ricordo
Ho riletto il mio quaderno, dimenticando ancora una volta

–A me, che aspettavo che il treno lasciasse questo villaggio
La sagoma della montagna della pianura lontana, le nuvole avrebbero messo linee……

La canzone che il vento cantò

Parte 1

Il primo giorno nuvoloso ero come un piccolo fuoco
Preoccupato di una cosa, sussurrando
Poi uscivo fuori

Le foglie chiudevano gli occhi e mi evitavano
Tra le mie dita scivolavano, cadevano e sparivano, le foglie…
Da allora non mi conoscevo più
Quando ridevo, il mio corpo rimaneva contorto
Gridavo con voce frettolosa e triste

Parte 2

Tutte le persone sono piccoli animali
Con aria preoccupata, accendono candele oneste alle finestre e per le strade
Non soffiare il vento, pregavano, io venivo e ascoltavo, abbassando il capo

Ma all’improvviso ho gridato e mi sono arreso
Mi arrabbiavo, mi sporcavo, e mi ritrovavo solo, correvo
Correvo con eccesso, non odiavo

Parte 3

Sul legno che corrispondeva alla sua voce
Ho cantato solo con la voce alta
E un albero morto stava tallonando

Ho cantato dell’estate e dell’autunno
L’albero morto rispose, io cantai ancora……
L’accordatura di un violino di quercia andò fuori uso

Dopo un po’ il lungo silenzio entrò in profondità in me
Ricordai in estasi
Il tramonto nella musica, un giorno passato
Cominciai a camminare in silenzio, in sordina

Parte 4

Un fumo stava per passare, sul bianco
La forma stava già scomparendo
La superficie dei campi non faceva rumore
Ho guardato il bambino alla finestra
E Dio traboccava

Parte 5

Ho guardato, dentro una casa
La notte di padre, madre e figlio, brillava come dentro il fiore ed era riscaldata dalla piccola lampada.
Sembrava una conversazione silenziosa, le mie orecchie ascoltavano solo la mia voce
È il volto sorridente e il volto addormentato

Questa volta per me, sono subito triste
Passerei bussando alla finestra della loro porta

Parte 6

Mi sono premuto contro la lampada, ma non riesco a vedere la lampada

La notte si avvicinava, facevo venire un cuore in movimento e gridavo, Le mie ferite continuavano a farle arrabbiare
Tesi le mani alle belle donne bianche, una donna bianca e magra gridò una parola e crollò.

Parte 7

Il canto di un’oca selvatica senza fissa dimora e vertiginosa cantava
Si era gettata in uno stagno e si stava rompendo il becco per il ghiaccio
Quando arriverà la primavera farò come
Un’oca selvatica senza casa e vertiginosa gridò alla baia che si sarebbe sciolta nel primo mattino

Parte 8

La luce della luna era incisa sulla neve, senza parole
Ha lasciato una canzone di addio
Alla nuvola-ombra se ne sarebbe andata rapidamente

L’alba, per me, ha chiuso le melodie alla mente
Perché non ho ascoltato
Nella foresta, gli alberi morti
Passa il verde, passa il verde

Parte 9

Continuavo a gridare, e quando ero stanco
Il sole pallido incideva caratteri invisibili sulle mie palpebre
Un groviglio di polvere, un’ombra goduta

La guardavo, ma correvo come un matto…

Canzone che il vento cantò (II)

Parte 1

Un giorno, le erbe stavano solo parlando
Un giorno, il cielo faceva solo rumore
Passammo dal luogo soleggiato all’ombra
Ah, i fiori, i colori, l’odore e lo splendore

Molto vecchi, i vecchi tempi
I bambini erano nei fiori
C’è felicità in tutto, canzoni in tutto
Come bambini, in viaggi lontani

Dentro il bosco tremava
Dentro il bosco dimenticò
Sorrise teneramente, teneramente

Tremando, esitando
Per tutto il giorno passò solo tra i rami
Per tutto il giorno, cancellò solo il cielo

Parte 2

La foresta fu improvvisamente coperta, come il sogno sconosciuto
L’acqua e i rami erano coperti, cominciai solo a ridere
al lontano ciuffo d’erba.

Più tardi una piccola luce fuggì, e tutte le foglie tremarono
La foresta aspettava il vento, io ho chiuso gli occhi in silenzio
Così non potevo vedere le sottili nuvole cotonose.
Una grande luce traboccò nel cielo, iniziai a ridere sempre di più

Parte 3

Se si muoveva per sempre, ero triste

La canzone stava svanendo

Il suono era la ripetizione delle stesse parole
Fuggiva nella notte con passi incerti
–Ma io aspettavo la notte

Ho corso un po’

E le foglie si sarebbero trattenute, poi avrebbero riso all’infinito

Al vento

Parte 1

Come il mormorio di un ruscello, perché c’era vento
Che divertimento, mormorato
Quello scintillio di una piccola ombra sulla superficie
Tutto, il vento da solo……

Il mormorio trasportava e spingeva le cose
paglia di scarto, fogliame d’erba, scarpe antiche
Perché il vento ha spinto il corso
L’acqua non si fermava e il vento non si fermava.

L’acqua si contorceva all’improvviso, il vento si separava per un attimo
Ma sul torrente per sempre, il vento
con la corrente, ripeteva una chiacchierata

Un lungo, lungo giorno, dall’alba all’alba, tra il sogno e la mattina
Il vento sussurrava dolcemente, con l’acqua, l’ala dell’acqua e la palpebra del vento
Non vuole ancora gridare, avrà corso

Parte II

Dov’era il vento, era lontano, non era
Tu eri nel vento, io lo stavo ascoltando
…… Ha abbassato la testa, un cuore gentile, un bottone
Io, tu stavi piangendo l’altro giorno, c’erano delle linee sulla tua guancia

Il vento soffiava, sussurrava, cantava, le persone ascoltavano
Il cuore di un solista tendeva l’orecchio, la canzone, la sua melodia era triste, è divertente
È gioioso, siamo passati, il vento avrebbe cantato di nuovo
Alle foglie, a me, ai petali, un giorno avrebbe fatto

Sto aspettando, probabilmente è vicino, sulla costa crescente
Tutto solo, avrei cantato di nuovo un giorno o l’altro, nelle mie orecchie

Dov’era il vento, il vento era lontano, ma non stava tornando, già
Io, un giorno, hai sorriso, ci sono cose belle
Nel vento, non piangevi, non sorridevi

Livido, come un piccolo animale

Un cuore, una canzone, avevano sete, io, ho raggiunto una donna
Il mio cuore, al povero uomo, la mia canzone, al piacere
Disegnava un’ombra sinistra con la lussuria, io cercavo e vagavo
Griderei cento parole, canterei insieme a loro e mi volterei

Come una bestia, con durezza e leggerezza, camminavo soltanto
Il sonno non è mai tramontato, io in lontananza
Concepivo il sentimento della disgrazia, cercavo e seguivo
Cantando pesantemente, gridando ripetutamente
La nuvola, il sentiero, erano asciutti, io apparivo una donna-albero
Lei sarà arrivata qui, lei sarà arrivata, un giorno
Stavo davanti a una finestra buia, io, apparivo una donna

Nessuno rispondeva, sorrideva, io camminavo solo
Al posto dell’ultima casa, io su lontano, il sole non tramontava per sempre
Camminavo solo, camminavo lontano

La vacanza nella nuvola

Quando passava la nuvola di pecora
Ogni volta che le nuvole di vapore scendevano
Il cielo, si spargeva
Linee di cotone bianco e bianco

La nuvola di vela e la nuvola di organo, la nuvola di sedia
La nuvola di gobba fluttuava frammentandosi
Nuvole nel cielo….. Il cielo delle nuvole, il cielo blu
Per tutto il giorno c’era la truppa delle onde bianche e candide
Senza sostegno, con il rosso del rosa
Una nuvola di passaggio svaniva bruscamente, al crepuscolo
I paesi oltre il cielo……

Nel momento in cui l’arcobaleno di vapore lo illuminava
Un piccione bianco e puro divenne un ombrello
Nuvole da lontano, tutto il giorno

Tristezza da separazione

Nel frenetico giorno del commiato

I fischi, i saluti tristi come uccelli cantavano le sue acclamazioni
Il treno che ti ha imbarcato, scendeva il passo

D’autunno, all’ombra di un marciapiede che si era infiltrato
Sono rimasto lì per sempre
E sventolai il mio cappello per sempre…

Alla persona rimasta
Al bambino

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Recensione musica | Opere di Sophie Hutchings

Becalmed (Preservation, 2010)

L’album di debutto di Sophie Hutching. Un album di pianoforte e archi post-classico unico e impressionante, con le sue composizioni originali dal sapore neutro, calmo e innocente.

“Seventeen” è un pezzo di pianoforte apatico e doloroso basato su arpeggi, che ha l’elemento della Minimal Music.

Anche “Sunlight Zone” è un pezzo per pianoforte apatico e solitario, basato su arpeggio e dall’umore significativo, con modulazioni di riverbero e feedback.

“Portrait of Haller” è un brano per pianoforte semplice e innocente, composto da pochi toni con rumori ambientali.

“Toby Lee” è un brano pianistico triste e serio, ma il suono del pianoforte è chiaro e distinto. Nella parte successiva, l’ensemble di archi segue e il volume del suono diventa più grande e dinamico, lo spazio del suono è selvaggio.

“It Remains” è una canzone pura e rinfrescante, eseguita dal pianoforte e dall’ensemble d’archi.

Night Sky (1631 Recordings, 2017)

“Night Sky” è il secondo album di Sophie Hatching pubblicato nel 2017.

“Half Hidden” è un brano frammentario di due pianoforti con rumori di monete o catene. Segue, in una parte successiva, un grandioso ensemble di archi.

“In Light” è un brano luminoso e innocente per pianoforte solo.

“Shadowed” è un pezzo di pianoforte malinconico e bello, basato su arpeggi, con moderazione di riverbero e coro, e voci sussurrate senza melodie distinte.

“Between Earth and Sky” è un pezzo per pianoforte patetico e doloroso. Nella parte successiva intervengono modulazioni di effetti e campioni, e l’atmosfera diventa sperimentale.

“Saber’s Beads” è un brano pianistico apatico, innocente e semplice. Nella parte successiva segue un meraviglioso organo tonale.

“By Night” è una canzone sentimentale per pianoforte e ensemble di archi modulati.

“The Near Side” è una canzone sentimentale e appassionata, composta da pianoforte, violino modulato, archi e voce maschile.

“Last Quarter” è un’elegante e bella canzone folk e new age con pianoforte e ensemble di archi.

Il suo stile iconico classico e sperimentale è un album apatico e calmo, ma anche appassionato.

Risorse e collegamenti

SOPHIE HUTCHINGS (official site)

Mercury KX – Sophie Hutching

Bandcamp

HOBBLEDEHOY – Sophie Hutching

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