Traduzione | Tenere poesie, tomo II di Michizo Tachihara

La poesia di prefazione

Una poesia tranquilla, dolcemente
Vieni, da dove
Per dove, passarmi davanti
E vieni a cancellare?

Una fiammata del sole al tramonto conclude un giorno
E, quando sarebbe…
Le stelle, impotenti, sono piene di cielo
Quando iniziano a scintillare debolmente
E salgono più in alto, e singhiozzano
Come una catena, tu, tenera poesia
Vivi, quando, nel mio cuore?

In che modo, al tuo cuore
Io, nel cuore della notte
Quando è pieno di chiara oscurità?

I Al rinfrescante maggio

Come il chiaro di luna traboccano sulla tua guancia
Traboccherebbero, grandi lacrime di pianto, che disegnano le linee
Io, come, vorrei che fossero sostenute?
Tu mi hai messo a tacere……

« Le stelle, tu eri radiosa
« I fiori, eri bella
« Gli uccelli, sei stato gentile
…… Ti parlerò all’orecchio per un po’ di tempo
Ma non ho mai detto, una volta.
« Come ti amo
« Come cosa, mi ami?

Come una rosa, fiorisce la prima volta
Ho smesso di piangere, se avessimo fatto un sorriso, sulla tua guancia
Avrei messo il mio cuore, da dove?

II In un bosco di alberi decidui

Come questo
La nuvola, diventata rossa
Nella luce
Si è allungata

Mi sono appoggiato ad essa
Tu, silenzioso, eri fuori di me
Guarda, tarda a tornare
Un uccello è volato sotto di me
Per noi, un giorno
era lungo, come l’infinito

Della nuvola, dell’uccello
E, dai fiori di questo crepuscolo

Le nostre brevi vite
Quanto, per invidia, hanno pensato

III Una triste campagna

Ora qualcuno, per me
Sussurrò il nome di un fiore, e lasciò
Alle mie orecchie, il vento, ha annunciato
Come un giorno di memoria

Ora qualcuno, in silenzio
Il suo corpo rivelato, accanto a me
Cadrebbe strapazzando, piccole farfalle
Come se si stessero allungando le mani
Ah, e, “ma”
Perché ho detto
A mezzogiorno, che “va bene chiunque”

Ora qualcuno lontano
Chiama, il mio nome…… ah, ma
Non rispondo, tu, una donna non è qualcuno

IV Dopo un sogno

« Il tuo cuore
Non ho capito
« Il mio cuore
Non ho capito

La luna mancante, nel mezzo del cielo
Appare tra le cime
Il vento è già caduto
Posso sentire vagamente la voce di una zanzara
Essa, così com’è, passerà
Intorno a noi, questa notte silenziosa

Sicuramente un giorno, che (è la cosa di un tempo)
Se i nostri cuori si ricordano, voglio! ……

« Il tuo cuore non ha capito
« Il mio cuore non ha capito

V In un boi di alberi decidui, di nuovo

Senza che me ne accorgessi, già l’autunno, ieri
Era estate…… Un gioioso e calmo
Radiosità, nel bosco, mormora
Un luogo, intorno a foglie di erbe che ondeggiano

Quando hai lasciato la mia casa
Intorno a questo, sboccia un pallido fiore viola
E ora vieni a dire
Che certamente resisteremo
Nel cielo trasparente, una grande campana
Risuona, come una partenza
Io guardo le nuvole, guardo una catena montuosa lontana

Tu guardi le nuvole, guardi una catena montuosa lontana
Ma già due sguardi cominciano ad andarsene
Tornerai da me, il giorno della contentezza, quando arriverà?

VI Al mattino

Il tuo cuore, fiori chiari
Come un covone, sempre
Parla al mio cuore, svegliandosi
« Un momento del mattino, questo cielo chiaro, cielo blu

Il mio cuore è ferito
Sei tu, hai estratto una scheggia
Innocente, sorriso e
Futile, dal tuo cuore, balbettare
Ah, il vento soffia, è il vento fresco
Erbe, scavi, e il mormorio di un ruscello
Come rispondono, chi ha parlato

Tutte le cose nascono di nuovo!
La rugiada cade e si asciuga
Gli uccelli e le farfalle la solleveranno in alto

VII Di nuovo a mezzogiorno

Io, sul cielo lontano e le nuvole scorrono
Non più un poema……
A mezzogiorno, nella luce bianca
Tu sei accanto a me

Né fiore, né pulcino
Illimitato, il tuo amore
Voglio credere che sia buono
Ti guardo sempre
Per sempre, così, è meglio che tu sopravviva

Non ci sono barriere nella luce
Io e te viviamo
Tutte le cose sono qui! …… La nostra circonferenza delimitata

VIII Nel pomeriggio

Il passo solitario
Le capre, con calma, mangiano le erbe
Questo cibo verde, più del tuo
Cosa, è bel pasto!

La mia fame, ma, a lui
non può arrivare
Il mio cuore, è più solo, trema
Da me commetterebbe, colpe e falsità
Dagli occhi di animali gentili, si riflette
Il colore del cielo, guarda!

« Io, possedere, cosa?
« Io, possedere, cosa?

Cammina il passo solitario
Le capre mangiano tranquillamente l’erba

IX All’ombra di un albero

Nei giorni
pietoso, non era evidente
La parola, ora è
È diventata grande!

Nella tua costola
E in me, è cresciuta
…… Fuori la luce si riempie
Ma ancora brilla
Ora riposiamo
Io e te aspettiamo, nelle nostre orecchie
Significativo, il vento sussurra e passa

Su una fontana, queste piccole onde
Non smettono mai di sussultare…… Le nostre
Mani catturano, per questa luce

X La cosa che ho sognato……

La cosa che ho sognato è la felicità
La cosa che ho desiderato è l’amore
In alcuni luoghi di montagna c’erano villaggi silenziosi
In una domenica limpida, c’era un cielo azzurro

Con gli ombrelli in mano, le ragazze di campagna
Si adornano e cantano
Tracciando un grande cerchio
Le ragazze di campagna ballano una canzone
Dicono e cantano
Ali blu, un pulcino
Su un ramo basso canta

La cosa che ho sognato è la felicità
La cosa che ho desiderato è l’amore
Tutte queste cose ci sono qui, voglio dire

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Traduzione | “Tenere poesie, tomo I” La biblioteca hyacinthus Parte 4 di Michizo Tachihara

Canto della rondine

Un villaggio lontano
Si mostra nel mio sogno, grigio e solo
In quel tempo, gibōshi e fiori scortesi erano fiori
Le capre cantavano, di giorno in giorno passavano

Ci sono beacoup di teneri mattini…
Ascolta nella montagna del cielo di primavera
Nuvole che non conosci brillano, illuminate, svaniscono
Un villaggio lontano
Mi aspetto tutto il tempo
In quel tempo, oggi, oltre
Penso che la gente stia aspettando come me

Poi un giorno d’estate tornerai ancora
Verrò da te, dal tuo sogno, dalla mia casa
Guardavamo il mare deserto e il sogno era azzurro e infinito

Lentamente come se recitasse

Luogo soleggiato, come sempre, ombre silenziose
Un disegno meticoloso, una favola, ma chiaro
Petali, rami, cime… e tutto il resto.
Tutte le cose, così, erano tristi e sonnolente

Aspettavo con ardore
Guardavo oltre le montagne
L’azzurro brillante riempiva un cielo oltre le montagne
Scorrevano nuvole fluttuanti e fumo
Un vecchio ruscello cantava di nuovo, e anche i puledri
Cantavano felici, ma nessuno li ascoltava.
I vini sussurravano, deboli parole

Oh, il misterioso aprile! Aspetterei mentre il mio collo si lacera
La donna può rendere affettuosi i miei giorni
Guarderei… i venti, e le ombre

Per le ragazze come cardo≈

I. Silenzio: Per le ragazze come il cardo

Il vento, un tempo, scorreva
Come un quadro, nel verde pallido
Una sola parola di un uomo
Che portò, e tutto il popolo ricevette

Sorridendo come per ringraziare.
Tra i fiori cominciarono a sbocciare
Il cielo blu non avrebbe mai cambiato questo colore
Il canto di una campana riempiva, il vento era chiaro
Un’onta di sollecitudine,
Il luogo, con le sue ali leggere
volerebbe, annusando…

Non c’è peccato, tutti
Tutto il mondo, non c’è cacciatore o ladro
Questo è il mondo di tutta la creazione, nel vento e nella luce vasta

II. Anello dell’arcobaleno

Odore caldo imbalsamato, dal cielo
La mano angelica di una ragazza sparsa
Potresti guardare, lei è morbida come una nuvola
Ti appoggiavi a me e lei sembrava estasiata.

Quando arrivava la notte, gli uccelli cantavano, quando arrivava il mattino,
Guardavo le gocce di rugiada illuminare l’erba… Da una perla
L’erba si lisciava come un rintocco e il filo di una spada, entrambi
Hanno dato le loro braccia come alberi gentili, Tremano
Il vento soffiò e passò, il suo sorriso, il suo tocco
La brezza umida del mattino …… Di nuovo
Un giorno sorse e cadde

I tuoi occhi riflettevano i miei, là dentro
Un cielo denso lontano e stelle luminose che si vedono di giorno
Simpatici, si ripetevano a suonare sottili passaggi

III. Piacere su una finestra

Ieri sera, la notte è scesa
Stavo camminando, in città
Una finestra era chiusa
Quella luce era lontana per me

No! La luce era accanto a me
Una finestra era chiusa
Qualcuno respirava pacificamente
Lontano, come una tenera canzone!
Stavo imitando di cantare questa canzone in segreto
Era molto goffa
Vecchia, come un flauto rotto

Sono scappato con tutte le mie gambe
Era certamente molto goffo
Si sentiva la luce, dove andava?

IV. La mattina presto

Posso ascoltare la musica
Ma nessuno ascolta
Una piccola fuga, tra fiori
Tra foglie d’erba, flusso e colore

Apri la finestra, e ti conviene appoggiarti ad essa
C’è un’ombra sulla terra, È meglio guardarla
Ah, tutte le cose sono belle! Oltre al mio corpo
Che mi circonda e mi abbraccia calorosamente
Sussurro: “A te ancora una volta
… La caducità, Ah, raggiungere con questo momento
Le cose cambiano, Annientate dalla bellezza!

In una musica senza sosta
Pulcini e frutti si adagiano nell’alto del cielo
Le ombre sono lunghe, spariranno… E si separeranno

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Traduzione | “Poesie del primo periodo” Canzoni di una capra di Chuya Nakahara

Sera di un giorno di primavera

Una lamiera zincata mangia un biscotto
La sera di un giorno di primavera è tranquilla
La cenere è gettata giù che svanisce
La sera di un giorno di primavera è silenziosa

Ah! C’è uno spaventapasseri… Non c’è
Un cavallo abbaia… Non abbaia anche lui
Come la ciscosità della luna
A cosa è sottoposto? La sera di un giorno di primavera

Una cattedrale arrossisce come il fuoco nei campi
Le ruote dei carri sono senza olio
Quando dico sulla storica ora
Ridere e ridere, il cielo e le montagne

Una lastra zincata, si smarrisce
La sera di un giorno di primavera ormai
Senza dire, camminerà
A se stessi, Nel loro vaso sanguigno venoso

Luna

Questa notte, la luna diventa sempre più triste
Guarda il sospetto del padre adottivo.
Il tempo manda onde d’argento nel deserto
L’orecchio di un vecchio si illumina di fluorescenza.

Ah, la diga di un canale è dimenticata
Il rombo di un carro armato incide nel mio cuore
Un tabacco da una scatola arrugginita
La luna fuma languidamente.

Intorno a lei sette ninfe celesti
fanno di nuovo la danza della punta del piede, ma
Il cuore della luna è intriso di umiliazione
Non danno pietà all’anima.
Le stelle si disperdono nel cielo lontano!
La luna aspetta le sue due mani

Circo

C’erano che tempi
_ E c’era la guerra dei marroni

C’erano che tempi
_ E il vento soffiava forte

C’erano che tempi
_ Un banchetto di questa notte e qui
_ _ Un banchetto di questa notte e qui

La capanna del circo di una trave alta
_ C’era un’altalena
L’altalena che non si può guardare

Con la testa all’ingiù e le mani a penzoloni
_ Sul tetto di cotone sporco
Boom boom buooohm

Le lampade bianche intorno
_ Esalavano un po’ e un nastro da quattro soldi

Tutti gli spettatori erano sardine
_ Facevano le fusa con le conchiglie delle ostriche
Boom boom buooohm

_ _ L’esterno era tutto buio, buio del buio
_ _ The night was coming on little by little
_ _ With the nostalgia of parachute
_ _ Boom boom buooohm

Una notte di primavera

Tranquillamente nella cornice di una finestra
_ Un rametto di fiore, Un fiore rosa.

Fu ricevuto al chiaro di luna e fu debole
_ La superficie della terra di un giardino era piena di mosche.

Ah, non c’è niente lì niente lì
_ Sii la sua passeggiata e ridi gli alberi.

Questi rumori danno fastidio
_ Non c’è speranza, ecco perché, nemmeno la confessione.

Un modesto carpentiere solo,
_ Nel suo sogno, i passi dei soldati mercantili ondeggiano dolcemente.

Nella finestra, rinfrescante e sfocata
_ Un abito di seta beige

Suonerebbero vasti toni di pianoforte
_ Non ci sono antenati e parenti scomparsi.

Da qualche parte è stato sepolto un cane,
_ Sbocciava come il colore dello zafferano
_ _ In una notte di primavera.

Canzone del mattino

Sul soffitto è apparso il colore rosso
_ Tra una fessura di una finestra, trapela la luce.
Rustico, il ricordo della musica militare
_ Suonato, non c’è niente.

Gli stormi, non stavo ascoltando
_ Nel cielo di oggi, il colore è ondulato,
Si è tenuto a distanza, Dai cuori della gente
_ Ha dato un avvertimento, Non c’è niente.

Dal profumo di resina, Il mattino è voluttuoso.
_ Ho perso, Vari sogni,
I filari della foresta, Sarebbero suonati dal vento.

Si sparpaglierebbero, Sul cielo piatto e vasto,
_ Seguendo la riva, Scomparsi
Bellissimo, Sogni vari.

L’ultimo momento

Il cielo d’autunno ha un colore spento
Gli occhi di un cavallo nero brillano
_ I fiori delle ninfee cadono seccandosi
_ Ah, la mia mente li riflette

Non c’è Dio e non c’è posto per il canto
Sotto la finestra, una signora muore
_ C’è un cielo bianco non chiaro
_ C’è un cielo bianco freddo

Dal lato della finestra, si è lavata i capelli
E le braccia sono belle
_ Il sole del mattino è bagnato
_ Il tono dell’acqua non gocciola

Le città sono sveglie
Anche le voci dei bambini sono sveglie
_ Ma cosa sarà lo spirito?
_ Diventerà sottile, poi diventerà cielo?

Una notte d’estate in città

La luna nel cielo come una medaglia,
Gli edifici nelle strade come un organo,
Gli uomini stanchi dei passatempi vanno a casa.
-Il colletto della Ikamune è piegato-

Lo strappo si apre
La sua mente è dolente.
La testa è diventata una zolla d’argilla,
sta per cantare solo lah lah.

Cose di lavoro e di antenati
Non si dimenticano di loro,
Una mezzanotte d’estate in città–
Annegare con una polvere da sparo morta
Le luci della strada mi pungono gli occhi
Canterò solo lah lah.

Un giorno d’autunno

Come un mattino, gli uomini si svegliano ultimamente
Dal suono di un vento che batte una porta e le auto,
Annegano nel mare in cui soffia una sirena.

Parlando in piedi nella notte d’estate,
La coscienza dell’architetto è già nulla.
Tutte le cose sono la storia antica e
Il colore degli occhi dell’orizzonte lontano dei graniti.

In questo mattino tutte le cose sono obbedienti alla bandiera del consolato,
Conosco solo uno spettro e un palazzo e un tamburo d’angelo.
Non faccio caso alla voce roca di un mulino,
Con un’ombra purpurea accovacciati in un parco, un bambino messo in bocca alla sabbia.

_ _ (La piattaforma celeste e la piattaforma blu
_ _ Le ragazze sono eccitate e i ragazzi cattivi ridicolizzano
_ _ Odio, odio, odio!)

Con le mani in tasca
Attraverso le strade, ha raggiunto la baia
Concordo con lo spirito di oggi
E cercherò un pezzo di stoffa.

Il crepuscolo

Sulla superficie di un lago din poco chiaro,
I fiori di loto che si avvicinano ondeggiano.
Le foglie del loto sono audaci,
emettono suoni solo di nascosto.

Il suono fa ondeggiare la mia mente,
I miei occhi seguono il piccolo orizzonte luminoso…
Guardo solo montagne nere e scure
-Le cose perdute non tornano mai.

Qual è la cosa triste, ecco la cosa più triste
Sento l’odore dell’ascesa delle radici dell’erba,
La terra di un campo mi guarda con una pietra.
-Finalmente non voglio coltivare!
Sto in silenzio al crepuscolo,
e in qualche modo ricordo l’immagine di mio padre e comincio a camminare passo dopo passo.

Desiderio di Mezzanotte

E’, di spumeggiante culzio
Andando ad asciugare
Troppo in fretta – la voce di una ragazza è ostinato
Il naso che cola della moglie di un negozio di borse.

La sera di Dio
È strofinata madre.
Intorno ai rami volano gli insetti,
Danza di un pierrot ossessionato.

Non riesco a vedere i cani da caccia che agitano i peli del loro corpo,
Un cacciatore porta la sua curva laggiù.
Il prato prima della foresta
Diventa un pendio!

Margarete cammina su una spiaggia nera
Il suo velo si taglia a pezzi.
Il suo corpo deve immergersi,
Il mare come padre di Dio severo.

Lei sulla collina
Uno spirito disegna una striscia misteriosa.
La sua memoria è un doloroso blancket di uno studio di scrittura.
Deve morire subito.

Una notte piovosa d’inverno

A causa della nera notte d’inverno
Cadeva una forte pioggia.
–La miseria del ravanello bianco fu gettata sotto il cappuccio,
Era ancora meglio.
Luce ora a causa della nera notte d’inverno
Cadeva una forte pioggia.
Cercavo la voce di una ragazza che era morta
aé aé aé ao, éo, aéo éo!
Passeggiavo sotto la pioggia
Ogni volta che scompariva, quel bianco lattiginoso di ghiaccio…
Leggero ora per la nera notte d’inverno
Cadeva una pioggia intensa,
La fascia del kimono di mia madre
era stato bagnato dall’acqua piovana e si era rotto,
I molti pianti degli esseri umani
Erano solo il colore dell’arancione, infine…

Ritorno a casa

Il pilastro e il giardino sono asciutti
Oggi il se è bello
Una ragnatela sotto il bordo
{\an8}E’ oscillare come sentirsi impotenti

Sulla montagna gli alberi morti hanno preso fiato
Ah, oggi il se è bello
{\a6}Ombre di erbe sulla strada
{\an8}Ha una tristezza infantile

È la mia vecchia casa
Anche il vento ha soffiato modestamente
{\an8}Spazza con noncuranza
_ Raccontato dalla voce bassa di un vecchio

Ah, perché sei venuto qui e cosa fare……
Il vento che soffia mi ha detto

Un crepuscolo terrificante

Rotolando su, anche il tempo del vento era malinconico
Le erbe non erano svolazzanti, non ero vedere,
Lontano antico hayato ecc.

Di un colore di carta d’argento bambù spier,
Lungo una spiaggia, continuava.
Mi affidavo a una mente di piccoli pesci.

Il vento che soffiava non si è calmato, sul terreno
Corpi morti distesi…
Il cielo si alzava sul podio.

Le case erano abili custodi,
I denti sporchi, per la nicotina, erano nascosti.

La canzone dell’estate vicina

I rami degli alberi della strada respiravano profondamente,
Il cielo sempre più alto li osservava.
I frammenti di vetro su un terreno bruciato,
Un viaggiatore che camminava lo trovò all’improvviso.

La fine di una montagna, chiara e limpida,
Purificò le bocche dei pesci d’oro e di una ragazza.
Quell’aereo volò per venire,
Ho sfregato sulle lacrime degli insetti.

Il vento mandò un nastro al cielo,
Pensavo di raccontare
Le onde del mare erano declinate nel passato.

Di una compagnia di cavalleria e di una monelleria di gambe,
Le scarpe rosse di un giovane ufficiale,
Una bicicletta che percorreva la strada lungo la montagna senza un ciclista.
Pensavo di raccontare.

Mattino triste

Un suono di fiume arriva alla montagna,
La luce della primavera, come una pietra.
L’acqua di Kakehi, ha raccontato una storia
Sembra anche una vecchia dai capelli grigi.

Ho cantato la bocca come una mica,
Mi sono sdraiato e ho cantato,
Il mio cuore era secco e divenne rauco,
Sopra le rocce, funambolo.

Fuoco ignoto, andò verso il cielo!

Pioggia di suoni, mi sono scottato!

……………….

Ho battuto le mani in vari modi.

La canzone di un giorno d’estate

Il cielo azzurro non si muove,
Non c’è nemmeno un pezzo di nuvola.
_ Nel silenzio del mezzogiorno d’estate
_ Anche una luce di catrame diventa pura.

C’è qualcosa nel cielo d’estate,
Quel qualcosa mi irrita.
_ I girasoli bruciati
_ Sbocciano alla stazione di un paese.

Come una madre che cresce un bambino,
Il fischio di una locomotiva a vapore soffia.
_ Quando passa vicino a un monte.

La locomotiva passa vicino alla montagna,
Il fischietto suona come una madre.
_ Quando fa molto caldo a mezzogiorno d’estate.

Bagliore della sera

Colline, mani sul petto
Ritirata.
Il tramonto è il colore dell’affetto
Colore dell’oro.

Ci sono erbe sul campo,
cantano una canzone rustica
Alberi sulla montagna,
La mente vecchia e frugale mi ricorda.

In un’occasione simile il mio cuore si è perso
Un ragazzo calpestava
Carne di crostaceo.

In un’occasione così solida,
Che modesta rassegnazione
Andare via piegando le braccia.

L’autunno del bazar del porto

Su una scogliera di pietra arde il sole del mattino.
Il cielo d’autunno è estremamente bello.
L’altro lato del porto posso vedere,
è un corno di lumaca

Sulla città la gente spazza le pipe.
I delfini si allungano
Il cielo è separato.
Le vacanze dei dipendenti pubblici: indossano vestaglie imbottite.

“Se fossi nato di nuovo….”
Dice il marinaio.
“GANG GANG, flutter It…..”
Una vecchia megera procellosa canta.

_ Un giorno d’autunno di bazar portuale,
_ È una tranquilla follia.
_ Il giorno in cui ho perso..,
_ La sedia della mia vita.

Sospiro: Per Tetsutaro Kawakami

Un sospiro andrà in uno stagno notturno,
e ammicca nel miasma.
L’ammiccamento sarà pieno di risentimento, e batterà un suono di botto.
Gli alberi saranno come linee di colli dei suoi amici accademici.

Quando arriverà l’alba, la finestra si aprirà.
Un contadino, con un carro, si reca in città.
Il sospiro diventerebbe più profondo,
Sarà diventato il suono di un carro che risuona su una collina.

I dolori che spuntano sul campo dal bordo di una montagna si prenderanno cura di me.
Sarà facile ma non sorriderà, come uno zio.
Come un dio che prende i pesci, in fondo a un’atmosfera.

Se il cielo si annuvola, gli occhi delle cavallette si trovano nella sabbia.
Una città lontana sembra una pietra calcarea.
Le palle degli occhi di Pietro il Grande brillano in una nuvola.

Un ricordo di primavera

Fiori di loto calpestati
_ L’ora di tornare a casa al tramonto
A un cimitero di primavera che passeggia
_ _ L’ho sbattuto sul terreno sabbioso.

Un’altra volta vedo il rimpianto
_ Con le mani che mi cagano meticolosamente
Vengo a correre sulla strada
_ _ (Il cielo si sta oscurando!)

Quando torno a casa mia
_ Che si aggira pacificamente
È la collina di un giorno d’autunno o il fumo di una pentola per il riso?
_ _ C’è una cosa che mi abbaglia

_ _ _ Di un ricco palazzo dell’antichità.
_ _ _ _ Quadriglia _ Foulard oscillante
_ _ _ _ Quadriglia _ Foulard oscillante
_ _ _ Sarà finito un giorno _ Quadriglia!

Un cielo di notte d’autunno

Oh cielo, stava fiorendo,
Tutti dicevano cose strane
Per quanto la leggiadria sia indifferente
Le signore si riunivano.
_ _ Il mondo inferiore era in una notte d’autunno.
Ma qual era la fioritura di questo mondo celeste.

Sul pavimento molto liscio,
Una lanterna d’oro era accesa.
Testa piccola, manica lunga,
Non c’era una sedia.
_ _ Tuttavia, il mondo inferiore era in una notte d’autunno.
Che splendore del mondo celeste era.

Lievemente arrossato il mondo celeste
La festa dell’ombra del lontano passato,
Il fiorire silenzioso e muto
Il banchetto di una notte del mondo celeste.
_ _ L’ho visto dal mondo inferiore,
Finì quando ero assente.

Sbornia

Al mattino, la luce del sole splende opaca.
_ Un vento soffia.
Mille angeli
_ Giocano a basket.

Chiudo gli occhi,
_ È una triste ubriacatura.
Una stufa è già inutile
_ Si è arrugginita.

Al mattino, la luce opaca del sole brilla
_ Un vento soffia.
Mille angeli
_ Giocano a pallacanestro.

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