Traduzione | Esperimenti e Poesie 1905-1911 di Rupert Brooke

La seconda migliore

Qui nel buio, o cuore;
Solo con la fine della terra, e la notte
E il silenzio, e lo strano odore caldo del trifoglio;
Visione chiara, anche se ti spezza; Lontano lontano lontano
Dalla morte meglio, il caro vecchio piacere;
Getta via il tuo sogno di immortalità,
O fedele, o amante temerario
Lì c’è pace per te e sicurezza; qui l’unica
Saggezza – verità! – Ogni giorno il buon sole è felice
Piove su di te amore e fatica, vino e canzoni;
I verdi boschi sorridono, il vento soffia, tutto il giorno
della notte”. E la notte pone fine a tutte le cose. Allora verrà
Nessuna lampada brilla nel cielo, nessuna voce grida.
O le luci cambiano, o i sogni e le forme fluttuano!
(E, cuore, per tutti i tuoi sospiri,
questa grandezza e queste lacrime sono sempre di più…)

E la verità non ha nulla di nuovo da sperare,
Cuore, a chi piangi ancora in Paradiso?
Sussurrano ancora, le deboli vecchie grida
“Mezzo adolescente e canzone, festa e carnevale,
Attraverso le risate e le rose, anche di una volta
Una viene la morte, per piedi ombrosi e costanti,
La morte è la fine, la fine!”
.
Orgoglioso e, con gli occhi chiari e sorridenti, vieni a salutare
la morte come un amico!

Esiliati dall’immortalità, saggi e forti,
Tentate di attraversare l’oscurità con occhi indesiderati
verso ciò che potrebbe essere al di là di lui. Colloca la tua partenza,
O cuore, in eterno! Ma, dietro la notte.
Aspetta il grande non nato, in qualche luogo lontano,
di albe bianche ed estreme. E la luce,
tornando, renderebbe le ore dorate,
Il mare un piano senza vento, la terra un prato.
Luoghi per danze soleggiate, spaziose e piene
E risate, e musica, e, tra i fiori,
Uomini felici con cuori infantili e visi come bambini.
O cuore, nella grande alba!

1908

Il giorno che ho amato

Teneramente, il giorno che ho amato, chiudo gli occhi.
E liscio la tua fronte silenziosa
I veli grigi della penombra si infittiscono: i colori si spengono
Ti porto, un fardello di luce, fino al velo di sabbia

Dove riposa la tua barca in attesa, la costa del mare che si è fatta chiazza
Blume-enguirlande, con tutta l’erba grigia dell’acqua coronata
Lì sarai adagiato, con il timore di passare o la speranza di guardare
E al di sopra del mare che scorre, senza un rumore

Mains fables ses contenderai fuori, fuori dalla nostra vista,
Noi, con le braccia tese e gli occhi vaghi su un bagliore lontano
e sabbia di marmo… sopra il crepuscolo cambia il freddo
Più che le risate, o la pioggia, più che i sogni ad occhi aperti, non ci sarà più nulla di porta, nulla di porta, nulla di porta, nulla di porta, nulla di porta, nulla di porta, nulla di porta.

Non sarà nulla di porta, nulla di luci dell’isola dell’alba! Ma il mio tesoro
Gaspille nero, e, infine, bruciare ultimo sul fonce.
Oh, l’ultimo fuoco – e tu, né bacio né gentilezza!
Oh, la fine rossa della via solitaria, e noi piangiamo lì!

(Ti troveremo pallido e tranquillo, e coronato stranamente di fiori,
amorevole e segreta come un bambino. Tu verrai con noi.
Vieni felicemente, mano nella mano con il giovane tempo di ballare,
fino al piumone all’alba!) Maneggio vuoto e buio.

Le sabbie grigie si piegano davanti a me…. Dai prati interni
Profumo di giugno e trifoglio, fluttuano nel nero, e riempiono
I volti vuoti del mare morto piccole ombre che salgono,
E il bianco silenzio trabocca nella conca delle colline.

Salda nel nido è pestata ogni ala stanca
Ha reso tutte le voci allegre; e noi, che ti teniamo cara, ci volgiamo verso est e torniamo a casa.
ci volgiamo a est e torniamo a casa da soli, ricordando
Giorno che ho amato, giorno che ho amato, la notte è qui!

Tramonto: luna di pianura

Si sdraiano in…
Mi raggomitolo sulla terra, cammino, io solo.
Alto e freddo cento sognatore, o regina, alto sognatore e solo.

Abbiamo dormito più a lungo, che può appena guadagnare
Quello della fiamma bianca, e le grida notturne;
I passanti che non si vedono; il mormorio del mondo di sotto.
Con desiderio, con nostalgia.
Al fuoco che non brucia..,
Alla tassa senza cuore, all’estasi senza fiamma…

Senza aiuto mi sdraio.
E intorno a me camminano i piedi degli osservatori.
C’è un vociare e un battere d’ali sopra la mia testa
Un intollerabile scoppio d’ali…

Tutta la terra diventa di fuoco,
Un labbro bianco di desiderio
Spazzola fresco sulla fronte, Sussurra cose addormentate.
La terra si abbassa piena di conforti; e l’aria si diletta di vie.
Passaggi coperti da belle mani,
Aiutano chi, cieco e felice, inciampa e vaga.
Le mani si allungano e fluttuano, su, su, tra le lodi di innumerevoli trombe agenti, tra le lodi di innumerevoli trombe agenti.
Di innumerevoli trombe agenti, di grida,
verso tutta la gloria, verso tutta la soddisfazione, verso l’alto infinito,
Alla grazia, alla quiete, agli occhi della madre
E le risate, e le labbra di luce.

AGOSTO 1908

Nell’esame

Guardate! Dal cielo tranquillo
Verso la finestra il mio Signore il sole!
E i miei occhi
erano abbagliati e ubriachi di oro mistico,
La gloria dorata che mi annegava e incoronava
Mi ha fatto vorticare e ondeggiare per la stanza… Tutto intorno a me,
a destra e a sinistra,
linee arrotondate e vecchie,
Stupidi con occhi vitrei che scarabocchiavano, crescevano corretti,
Risuonavano circolarmente e aureolati di luce sacra.
La fiamma illuminava i loro capelli,
e i loro occhi ardenti diventavano giovani e saggi.
Ognuno come un Dio o un Re dei Re.
Vestiti di bianco e di lampi
(Ancora scarabocchiando tutto);
E un tumultuoso mormorio di ali
si levò attraverso la sala;
E conobbi l’eterno fuoco bianco
E, attraverso i portali aperti,
Di giro in giro,
Arcangeli e angeli, adoranti, salutanti,
E un volto senza ombra…
Verso la luce scompare:
Ed erano ancora pazzi, pazzi che non sapevano,
Ancora scarabocchiando, con gli occhi vitrei e gli immortali impassibili.

10 NOVEMBRE 1908

Pini e cielo: sera

Avevo visto il dolore del cielo della sera
E sentivo il mare, la terra e il caldo trifoglio
Ho ascoltato le onde e il grido beffardo del gabbiano.

E in tutto questo c’era il grido antico,
Quella canzone che cantano sempre: “Il meglio è finito!
Ora puoi ricordare, pensare e sospirare,
O bestia amante!”.
E io ero stanco e malato e tutto era finito,
e perché io,
con tutti i miei pensieri, non riuscivo a recuperare
un momento delle belle ore che erano finite.
Ero dispiaciuto e malato, e desideravo morire.

Poi, dalla triste strada dell’ovest, stancamente
Vedo i pini contro il bianco cielo del nord,
Molto belli, e calmi, e appoggiati
Le loro teste nere e affilate contro un cielo tranquillo.
E c’era pace in loro; e io
Ero felice e dimenticavo di giocare con l’amante,
e ridevo e non volevo più morire;
Siate felici di voi, o pini e cielo!

LULWORTH, 9 LUGLIO 1907

Wagner

Entra silenziosamente la metà desiderosa,
che con una faccia larga e grassa, senza capelli.
Ama la musica d’amore di scarsa qualità
Gli piacciono le donne in luoghi affollati.
E chiede di ascoltare il rumore che fanno.

Le loro palpebre dure si abbassavano oltre la metà,
Grandi tasche oscillavano sotto i loro occhi.
Lui ascolta, si crede l’amante,
Soffia dai loro sospiri asmatici del ventre;
Gli piace pensare a una pausa dai loro cuori.

La musica aumenta. I loro piedi grassi tremano.
Le loro piccole labbra sono chiare di bava.
La musica aumenta. Le donne tremano.
E tutto questo, in un tempo perfetto
I loro ventri ondeggianti si agitano.

SALA DELLA REGINA 1908

Elenco delle traduzioni di poesie
(Italiano, Français, Español, English, Deutsch)

Jean-Michel Serres Apfel Café Apfelsaft Cinema Music Codici QR Centro Italiano Italia Svizzera 2024.

Traducción | Experimentos y poemas 1905-1911 de Rupert Brooke

Segundo mejor

Aquí en la oscuridad, oh corazón;
Solo con el fin de la tierra, y la noche
Y el silencio, y el extraño olor cálido del trébol;
Visión clara, aunque te rompa; Lejos, muy lejos
De la muerte mejor, el viejo y querido placer;
Desecha tu sueño de inmortalidad,
Oh fiel, oh temerario amante
Hay paz para ti, y seguridad; aquí la única
Sabiduría – ¡la verdad! – Cada día el buen sol es feliz
llueve sobre ti amor y trabajo, vino y canción;
Los verdes bosques sonríen, el viento sopla, todo el día
de la noche”. Y la noche acaba con todas las cosas. Entonces vendrá
Ninguna lámpara brilla en el cielo, ninguna voz grita.
O las luces cambian, o los sueños y las formas flotan.
(Y, corazón, por todos tus suspiros,
esta grandeza y estas lágrimas son cada vez más…)

Y la verdad no tiene nada nuevo que esperar,
Corazón, ¿a quién sigues llorando en el Paraíso?
Susurran aún, los débiles y viejos llantos
“A medias adolescente y canción, fiesta y carnaval,
Por la risa, y por las rosas, aún de antaño
Una viene la muerte, por pies sombríos y constantes,
La muerte es el fin, ¡el fin!”

Orgulloso, y, de ojos claros y sonriente, ven a saludar
¡A la muerte como a una amiga!

Exiliado de la inmortalidad, sabio fuertementee,
Esfuérzate a través de la oscuridad con ojos no deseados
A lo que podría más allá de él. Sitúa tu partida,
¡Oh corazón, eternamente! Pero, detrás de la noche
Espera al gran nonato, en algún lugar lejano,
De blancos amaneceres extremos. Y la luz,
Volviendo, haría las horas doradas,
Mar un nivel sin viento, Tierra un césped
Lugares para bailes soleados espaciosos y llenos
Y risas, y música, y, entre las flores,
Hombres felices con corazones infantiles y rostros como niños.
¡Oh corazón, en el gran amanecer!

1908

El día que amé

Tiernamente, el día que amé, cierro los ojos.
_ y aliso tu frente tranquila
Los velos grises de la penumbra se profundizan: los colores se apagan
_ Te llevo, carga de luz, al velo de arena

Donde descansa tu barca que espera, costa resbaladiza del mar hecho
_ Blume-enguirlande, con toda la hierba gris del agua coronada
Allí reposarás, miedo de pasar o esperanza de velar
_ Y por encima del mar que fluye, sin un sonido

Mains fábulas ses contenderás fuera, fuera de nuestra vista,
_ Nosotros con brazos extendidos y ojos vagos en lejano resplandor
Y arena de mármol… por encima del crepúsculo cambia de frío
_ Más que risa va, o lluvia, más que soñar despierto

¡Será nada de puerta, nada de luces de isla del alba! Pero mi amor
_ Gaspille negro, y, al fin, arda último en la fonce.
¡Oh, el último fuego – y tú, ni beso ni amable allí!
_ ¡Oh, el final rojo de camino solitario, y allí lloramos!

(Te encontraremos pálida y callada, y coronada extrañamente de flores,
_ Cariñosa y reservada como un niño. Tú vienes con nosotros.
Ven feliz, de la mano del joven tiempo a bailar,
_ ¡Hasta el edredón del alba!) Manejo vacío y oscuro.

Arenas grises se doblan ante mí…. De los prados interiores
_ Perfume de junio y trébol, flota el negro, y llena
El mar muerto caras huecas pequeñas sombras escalada,
_ Y el blanco silencio desborda la hondonada de las colinas.

Firme en el nido se golpea cada ala cansada
_ todas las voces alegres; y nosotros, que te queremos
Hacia el este nos volvemos y a casa solos, recordando
_ Día que amé, día que amé, ¡la noche está aquí!

Puesta de sol: Luna llana

Se acuestan en.
Me acurruco en la tierra, camino, yo solo.
Alto y frío cien soñador, oh reina, alto soñador y solitario.

Dormimos más tiempo, que apenas puede ganar
El de la llama blanca, y los gritos nocturnos;
Los transeúntes que no ofrecen vista; el murmullo del mundo de abajo
Con deseo, con nostalgia.
Al fuego que no quema..,
Al honor sin corazón, al éxtasis sin llama…

Sin ayuda me tumbo
Y a mi alrededor caminan los pies de los observadores.
Hay un rumor y un estallido de alas sobre mi cabeza
Un intolerable estallido de alas…

Toda la tierra crece fuego,
Un labio blanco de deseo
roza fresco la frente, susurra cosas dormidas.
La tierra baja llena de consuelos; y el aire se deleita con caminos.
Pasajes cubiertos con bonitas manos,
Ayuda a uno ciego y feliz, que tropieza y vaga
Las manos se estiran y flotan, arriba, arriba, a través de la alabanza
De innumerables trompetas agentes, a través de gritos,
A toda gloria, a todo contento, al alto infinito,
A la gracia, la quietud, los ojos de la madre
Y la risa, y los labios de luz.

AGOSTO 1908

En el examen

¡He aquí! Del cielo tranquilo
¡Hacia la ventana mi señor el sol!
Y mis ojos
Se deslumbraron y embriagaron de oro místico,
La gloria dorada que me ahogaba y coronaba
Me arremolinaba y me mecía por la habitación… A mi alrededor,
A izquierda y derecha,
Líneas redondeadas y viejas,
Tontos con ojos vidriosos que garabateaban, crecían correctos,
Resonaban circularmente y aureolados de luz sagrada.
La llama encendió sus cabellos
Y sus ojos ardientes se volvieron jóvenes y sabios.
Cada uno como un Dios, o Rey de reyes.
Vestidos de blanco y relámpago
(Todavía garabateando todo);
Y un tumultuoso murmullo de alas
Creció a través del pasillo;
Y conocí el eterno fuego blanco
Y, a través de portales abiertos
Giro en giro,
Arcángeles y ángeles, adorando, saludando,
Y un rostro sin sombra…
Hacia la luz desaparece:
Y no eran más que locos todavía, locos que no sabían,
Aún garabateando, ojos vidriosos e inmortales impasibles.

10 DE NOVIEMBRE DE 1908

Los pinos y el cielo: la tarde

Había visto la tristeza del cielo del atardecer
Y sentido el mar, y la tierra, y el cálido trébol
Y escuchado las olas, y el grito burlón de la gaviota

Y en todos ellos estaba el grito antiguo,
Esa canción que siempre cantan – “¡Lo mejor ha pasado!
Ahora puedes recordar, y pensar, y suspirar,
¡Oh bestia amante!”
Y yo estaba cansado y enfermo y todo había terminado,
Y porque yo,
Con todo mi pensamiento, nunca pude recuperar
Un momento de las buenas horas que habían pasado.
Y estaba apenado y enfermo, y deseaba morir

Entonces desde el triste camino del oeste cansadamente
Veo los pinos contra el blanco cielo del norte,
Muy hermosos, y tranquilos, e inclinados
Sus afiladas cabezas negras contra un cielo tranquilo.
Y había paz en ellos; y yo
Era feliz, y olvidaba jugar con el amante,
y reía, y no deseaba morir más;
¡Alégrate de ti, oh pinos y cielo!

LULWORTH, 9 DE JULIO DE 1907

Wagner

Silenciosamente entra la mitad lasciva,
_ Quien con una cara ancha y gorda sin pelo.
Ama la música de amor de mala calidad
_ Le gustan las mujeres en un lugar lleno de gente
__ Y pide escuchar el ruido que hacían.

Sus párpados duros caían por encima de la mitad,
_ Grandes bolsas se balanceaban bajo sus ojos.
Él escucha, se cree el amante,
_ Sopla desde sus vientres asmáticos suspiros;
_ _ Le gusta pensar una ruptura de sus corazones.

La música aumenta. Sus pies gordos tiemblan.
_ Sus pequeños labios se aclaran con una baba.
La música aumenta. Las mujeres tiemblan.
_ Y todo aunque, en tiempo perfecto
__ Sus vientres oscilantes cuelgan temblando.

SALÓN DE LA REINA 1908

Lista de traducciones de poesía
(Español, Français, Italiano, English, Deutsch)

Jean-Michel Serres Apfel Café Apfelsaft Cinema Music Códigos QR Centro Español 2024.

Übersetzen | Experimente & Gedichte 1905-1911 von Rupert Brooke

Zweitbeste

.

Hier in der Dunkelheit, o Herz;
Allein mit dem Ende der Erde, und der Nacht
Und die Stille, und der seltsame warme Geruch von Klee;
Klarer Blick, obgleich er dich bricht; abseits weit weg
Vom Tod besser, das liebe und alte Vergnügen;
Wirf deinen Traum von Unsterblichkeit weg,
O treue, o unvorsichtige Geliebte!
Es gibt Frieden für dich, und Sicherheit; hier ist der eine
Weisheit – die Wahrheit! – Jeden Tag ist die Sonne gut und glücklich
Liebe und Arbeit regnet auf dich, Wein und Lied;
Die grünen Wälder lächeln, der Wind weht, den ganzen Tag.
In der Nacht.” Und die Nacht beendet alle Dinge. Dann komme ich
Keine Lampe leuchtet am Himmel, keine Stimme schreit.
Oder Lichter ändern sich, oder Träume und Formen schweben!
(Und, Herz, für alle deine Seufzer,
Diese Größe und diese Tränen sind mehr und mehr…)

Und die Wahrheit hat keine neuen Hoffnungen,
Herz, wen weinst du noch im Himmel?
Werden sie noch flüstern, die Schreie alt und schwach?
“Halb Teenager und Lied, Festmahl und Karneval,
Durch Lachen und durch Rosen, auch früher schon.
Man kommt Tod, durch schattig und Füße beständig,
Tod ist das Ende, das Ende!”
.
Stolz und mit leuchtenden Augen und lächelnd kommen sie, um zu grüßen.
Tod wie ein Freund!

Exil der Unsterblichkeit, weise fortemente,
Anstrengung durch die Dunkelheit mit unerwünschten Augen.
Was konnte jenseits von ihm sein. Setze deinen Abschied fest,
O Herz, ewiglich! Doch hinter der Nacht.
Warte für den Großen, der noch nicht geboren ist, auf einen Platz in der Ferne,
Extreme weiße Sonnenaufgänge. Und das Licht,
Wenn es zurückkehrt, wird es die Stunden golden machen,
Meer eine windstille Ebene, die Erde ein Rasen.
Plätze für sonnige Tänze geräumig und voll.
Und Lachen, und Musik, und, zwischen den Blumen,
Fröhliche Menschen mit Kinderherzen, und Gesichter wie Kinder.
O Herz, in der großen Morgendämmerung!

1908

Der Tag, den ich liebte

.

Zärtlich schließe ich meine Augen an dem Tag, den ich liebte.
_ Und glätte deine stille Augenbraue.
Die grauen Schleier des Halblichts vertieft: Bindungen sterben.
_ Ich trage dich, eine Last von Licht, zu den Sanden verschleiert

Wo dein Schiff wartet, die Küste des Meeres macht.
_ Blume-girlande, mit allen Gräsern grau des Wassers gekrönt.
Dort wirst du liegen, Furcht vor dem Pass oder Hoffnung auf Wachen.
_ Und über dem fließenden Meer, ohne einen Ton

Meine Hände Fabel seine werden dich bestreiten außen, außen unsere Sicht,
_ Wir mit ausstreckenden Armen und wellenförmigen Augen auf Schimmer von fern.
Und Marmorsand … darüber wechselt die Dämmerung die Kälte.
_ Mehr als Lachen geht, oder Regen, mehr als Träumen.

Es wird nichts sein von Tür, nichts von Insel von Dämmerung erleuchtet! Aber mein Liebling
_ Gaspille schwarz, und, endlich, brenne ultimativ auf dem Dunkel.
Oh, das letzte Feuer – und du, nicht küssend, nicht lieblich dort!
_ Oh, das rote Ende des einsamen Weges, und wir weinen dort nicht!

(Wir finden dich blass und still, und krönte dich seltsam mit Blumen,
_ Liebenswürdig und heimlich wie ein Kind. Du kommst mit uns.
Komm glücklich, Hand in Hand mit der jungen Stunde zu tanzen,
_ Komm zur Morgenröte!) Leerer Umgang und dunkel.

Der graue Sand beugt sich vor mir… Von den inneren Wiesen
_ Juniduft und Klee, schwebt das Schwarz und füllt.
Die tote Meeresmulde steht kleinen Schatten gegenüber, indem sie klettern,
_ Und die weiße Stille überschwemmt die Vertiefung der Hügel.

Fest im Nest ist gestampft jeder müde Flügel.
_ Macht alle Stimmen fröhlich; und wir, die wir dich lieb halten.
Nach Osten wenden wir uns und nach Hause, allein, uns erinnernd.
_ Tag, den ich liebte, Tag, den ich liebte, die Nacht ist hier!

Abend: Flachmond

.

Sie legen sich in …
Ich kauerte auf der Erde, ich ging, ich allein.
Hoch und kalt hundert Träumer, o Königin, hoch-träumend und einsam.

Wir schliefen länger, die kaum gewinnen können.
Die eine weiße Flamme, und die nachtlangen Schreie;
Die Passanten, die keine Sicht bieten; das Gemurmel der unteren Welt.
Mit der Sehnsucht, mit der Sehnsucht.
An das Feuer, das nicht brennt,
Zum Feuer ohne Herz, zur Ekstase ohne Flamme!

Ohne Hilfe lege ich mich nieder.
Und um mich herum laufen Füße von Beobachtern.
Es gibt ein Wiederkäuen und ein Flügelschlagen über meinem Kopf.
Ein unerträgliches Aufblitzen der Flügel …

Die ganze Erde wächst zu einem Feuer,
Eine weiße Lippe von Verlangen
Frische Bürste auf der Stirn, flüstert schlafende Dinge.
Die Erde sinkt zu voller Stärke; und die Luft wird mit Wegen erfreut.
Die Gänge sind mit hübschen Händen bedeckt,
Hilft dem einen blind und glücklich, der stolpert und irrt.
Die Hände strecken sich und schweben, auf und ab, durch das Lob.
Der Trumpelagenten unzählige, durch Geschrei,
Zu aller Herrlichkeit, zu aller Zufriedenheit, zu hoher Unendlichkeit,
Auf die Anmut, die Unbeweglichkeit, die Augen der Mutter.
Und das Lachen und die Lippen, aus Licht.

AUGUST 1908

In der Prüfung

.

Seht! Aus dem stillen Himmel
Zum Fenster hin mein Herr die Sonne!
Und meine Augen
Waren geblendet und betrunken mit dem mystischen Gold,
Die goldene Herrlichkeit, die mich ertränkte und krönte.
Wirbelte und schwang mich durch das Zimmer … Um mich herum,
Nach links und nach rechts,
Abgerundet Linien und alt,
Narren mit glasigen Augen, die kritzelten, wuchsen korrekt,
Ertönten kreisförmig und auratierten mit dem heiligen Licht.
Die Flamme entzündete ihr Haar,
Und ihre brennenden Augen wuchsen jung und weise.
Jeder wie ein Gott oder König der Könige.
Weiß gekleidet und mit Blitz.
(Noch immer alles kritzelnd);
Und ein tumultartiges Flüstern von Flügeln
Wuchs durch die Halle;
Und ich kannte das ewige weiße Feuer
Und durch die Portale öffnete sich,
Gyre in Gyre,
Erzengel und Engel, anbetend, grüßend,
Und ein Gesicht ohne Schatten…
Zum Licht hin verschwand:
Und sie waren immer noch verrückt, verrückt, die nicht wussten, was sie waren,
Noch immer kritzelnd, mit glasigen Augen und den Unsterblichen ungerührt.

10 NOVEMBER 1908

Kiefer-Bäume und der Himmel: Abend

.

Ich hatte den Schmerz des Abendhimmels gesehen.
Und fühlte das Meer, und die Erde, und den warmen Klee.
Und hörte die Wellen und den Spottruf der Möwe.

Und in denen war alles der alte Schrei,
Das Lied, das sie immer singen – “Das Beste ist vorbei!
Du kannst dich jetzt erinnern, und denken, und seufzen,
O liebes Tier!”
Und ich war müde und krank, und alles war vorbei,
Und weil ich,
Mit all meinen Gedanken, konnte ich nie wieder zurückfinden
Einen Moment der guten Stunden, die vorbei waren.
Und ich war traurig und kränklich und wünschte mir den Tod.

Dann von der traurigen Weststraße mit Überdruss
Ich sehe die Kiefern gegen den weißen Nordhimmel,
Sehr schön und ruhig und lehnten sich an.
Ihre spitzen schwarzen Köpfe gegen einen ruhigen Himmel.
Und es war Frieden in ihnen; und ich
war glücklich, und vergaß, mit der Geliebten zu spielen,
Und würde lachen und nicht mehr sterben wollen;
Sei fröhlich über dich, o Kiefernbäume und Himmel!

LULWORTH, 9 JULY 1907

Wagner

.

Tritt leise in den zügellosen Halben ein,
_ Der mit einem dicken breiten Gesicht ohne Haar.
Liebt die Liebesmusik von schlechter Qualität.
_ Liebt Frauen in einem überfüllten Platz.
_ _ Und bittet darum, den Lärm zu hören, den sie machten.

Ihre harten Augenlider senkten sich über die Hälfte,
_ Große Taschen baumeln unter ihren Augen.
Er lauscht, denkt selbst die Geliebte,
_ Schläge aus ihrem asthmatischen Bauch seufzen;
_ _ Er denkt gern an einen Bruch ihres Herzens.

Die Musik wird lauter. Ihre dicken Füße zittern.
_ Ihre kleinen Lippen sind klar mit mit einem Schlick.
Die Musik nimmt zu. Die Frauen zittern.
_ Und alles wohl, in der vollkommenen Zeit.
_ _ Ihre schwingenden Bäuche zitternd hängen.

QUEEN’S HALL 1908

Liste der Übersetzungen von Gedichten
(Deutsch, English, Français, Español, Italiano)

Jean-Michel Serres Apfel Cafe Apfelsaft Cinema Music QR-Kodes Mitte Deutsch 2024.