Traduzione | Ludions (1886 – 1933) di Léon-Paul Fargue

Air du poète

Alle nazioni di Papua
Ho accarezzato la Papua…
La grazia che vi auguro
Non è di essere Papua.

La statua di bronzo

La rana
Del gioco della botte
Annoiata, la sera, sotto il pergolato…
È abbastanza!
Di essere la statua
Che urla in silenzio una grande parola: La Parola!

Amava di più stare con gli altri
Che facevano bolle di musica
Con il sapone della luna
Con il bordo del lavatoio d’oro
Che vediamo, lì, brillante tra i rami…

Gli lanciava il calore del giorno
Un pascolo di pistole
Che lo attraversa senza goderne

E sta andando a suonare
Negli armadietti
del suo piedistallo numerato?

E la sera, gli insetti si sdraiano
Sul suo bordo…

Anche se è legata alla tribuna,
Aprite all’amore, aprite le pinze
Verso la luna che sospira, di girare di senso,
Dall’ovatta termogenica dell’indigestione…

Al lontano filo di lana cerca qualcosa
Che si è perso nelle canne
E svegliarsi in fondo allo stagno chiuso
Il nero idrofilo nel suo castello d’acqua…

La mia triste infanzia, alla ricerca di fascino,
La sera ti vedrò osservare le stelle,
Invito all’ascolto, sul bordo delle tue lacrime,
Ingoiatore del tempo, copre e incolpa,
Come me, poeta, nel mio frutteto…

Canto del ratto

Abi Abirounère
Chi che non sei don?
Un minatore bianco
Un pre
Un bel goulifon
Un occhio
Un occhio al suo goulifon
Un pre
Un bel goulifon
Un occhio

_ _ _Parlato.

Tilibeet, mio ti fifi!

Canto del gatto

Lui è una piccola bestia
Ti Li piccolo bambino
Tirelan
Il po Tinan faon
È un ti bianco-bianco
Un piccolo potasson
È il mio maialino
È il mio gioco di parole
Il mio piccolo potasson.

Salta sulla finestra
E si stropiccia il muso
Perché vede sul crinale
Tagliare gli uccelli
Tirelo
Il piccolo non ne ha bisogno
È un ti bloblo
Un piccolo Potaçao
È il mio maialino
È il mio maiale
La mia piccola potassa.

Lanterna

L’organo della barbarie e l’estrazione della lotteria
Dorme nella notte delle macchine.
Non sente più i tuoni, archiviati come la Morte,
Batiplantes – giardino di Gnolles.

Aria di Julienne

Gli apache si sono sistemati
Sui fuochi da campeggio di panouilles.
I pugnali oscillavano
Con il loro peso di prese.

Julienne ha trovato di peggio
Che cerco la felicità
E in un campo di viaggi
Controllato l’indicatore.

I reggiseni pelosi
Sostengono le altalene
E gli ombelichi vermi
Assomigliavano ai colini.

Rana americana

La rana americana
Mi guardano sopra
I loro bicchieri di fustiano.
I loro occhi sono grog massus
privi di bellezza.
Penso a Casadesus
che non fa musica
su questa scena d’amore
Su cui il profumo nostalgico
Una sorta di scatola l’armatura

Argo di tavolo che custodisce
L’anima del rospo Vanglor
O scorte che mi guardano
Con i tuoi occhiali d’oro.

Sassolini

Fiore di tre frasi, errori, Vespasiano
Et le donne, et questi vermi apaisants
Che raccolgono il piacere sul suo vecchio arbusto
E che prendono un verme per un boa.
Basta soffrire. Che l’amore è la rosa affascinante
Che si affaccia alla palma. Che il muro è vicino.
Toccami. Ma non rischiare un po’ di più chi mi tocca.
Baciami.
_ _ _ _ Oh, come se facesse buio nella sua bocca…

Madrigale

Nel mio cuore alla tua presenza
Fioritura di aringhe salate.
La mia sanità mentale, è la tua assenza,
E quando appari, me ne vado.

Danza

Le insalate di scarola
Danza in gerla
Sulla luna bionda e morbida
Che si alza per la cena.

Una coppia di amanti si isola
Grazioso come un oliatore
E andare sotto un guanto
Vedere spingere i croquignoles.

Le insalate di scarola
Domani balleranno
Nella loro urna funeraria
Sulle facce lunari
Che mangiano un boccone di pesce
E faranno sui loro frisoni
L’escalation dei colloqui
E senza sputi…

Anche se la terra ringhia
Et nella donna bionda
E nell’uomo che giace,
Il passaggio, lampada di ossa,
consuma l’olio che svanisce…

Spleen

In una vecchia piazza di lato al mare
Di brutto tempo si è seduto
Su una triste panchina agli occhi di lacrime
È di un biondo
Rossa e bella
Che mi annoia
In questo cabaret di niente
Che è la nostra vita.

Chiosco

Invano il mare viaggia
In fondo all’orizzonte bacia i tuoi piedi saggi.
Tu li ritiri
Sempre in tempo.

Tu stai zitto, io non dico niente,
Non ci pensiamo più, forse.
Ma le lucciole, da vicino, si avvicinano
Sparano la loro luce di tasca
Molto forte versare fare luce
Sui tuoi occhi calmi le loro lacrime
Che un giorno sono state costrette a bere.
Il mare è abbastanza asciutto.

Una medusa blu e bionda
Che vogliono istruire diventando tristi
Attraversano i palchi densi del mare,
Destra e chiara come un ascensore,
E togliere il paralume della lampada a fiore d’acqua
Per vederti fingere sulla sabbia
Con l’ombrello, sotto la pioggia
I tre casi di uguaglianza dei triangoli.

Elenco delle traduzioni di poesie
(Français, English, Español, Italiano, Deutsch, Nederlands, Svenska)

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