Amy Beach: Note sulla sua vita e opere

Panoramica

Amy Marcy Cheney Beach è stata una pioniera della musica classica americana ed è ampiamente celebrata come la prima compositrice americana di successo di musica d’arte su larga scala. La sua vita e la sua carriera segnano una pietra miliare significativa nella musica classica americana.

Punti salienti principali

Una bambina prodigio: nata Amy Marcy Cheney nel New Hampshire, ha dimostrato uno straordinario talento musicale fin da giovanissima, essendo in grado di cantare correttamente 40 canzoni all’età di un anno e di comporre valzer per pianoforte all’età di quattro anni.

Compositrice autodidatta: insolitamente per l’epoca, ricevette la sua formazione musicale principalmente negli Stati Uniti e fu in gran parte autodidatta nella composizione, studiando meticolosamente le opere di maestri come Bach e Beethoven e persino traducendo trattati sull’orchestrazione di Berlioz e Gevaert.

Le prime volte nella musica americana:

La sua Sinfonia “Gaelica” (1896) fu la prima sinfonia composta e pubblicata da una donna americana e la prima al mondo composta da una donna ad essere eseguita da una grande orchestra (la Boston Symphony Orchestra).

La sua Messa in mi bemolle maggiore (1892) fu la prima opera di una donna ad essere eseguita dalla venerabile Handel and Haydn Society di Boston.

Il matrimonio e l’interesse compositivo: nel 1885, all’età di 18 anni, sposò il dottor Henry Harris Aubrey Beach, un importante chirurgo di Boston. Su sua richiesta, ridusse la sua intensa carriera concertistica per concentrarsi principalmente sulla composizione, tenendo solo un recital all’anno per beneficenza. In questo periodo era conosciuta professionalmente come la signora HHA Beach.

Una produzione diversificata: ha lasciato oltre 300 opere, che abbracciano un’ampia gamma di generi, tra cui:

Orchestrale: Sinfonia gaelica, Concerto per pianoforte in do diesis minore.

Corale: Messa in mi bemolle maggiore, Festival Jubilate (commissionata per l’Esposizione Universale Colombiana).

Musica da camera: Sonata per violino, Quintetto per pianoforte, Trio per pianoforte.

Opere per pianoforte: Variazioni, brani caratteristici (come Il tordo eremita alla vigilia).

Canzoni: oltre 150 canzoni d’arte.

Carriera successiva e impegno: dopo la morte del marito nel 1910, girò con successo l’Europa come pianista, eseguendo le sue opere. In seguito tornò negli Stati Uniti e divenne una convinta sostenitrice dell’eccellenza delle compositrici americane e co-fondatrice e prima presidente della Society of American Women Composers (1925).

La sua musica rientra generalmente nella tradizione tardo romantica, influenzata da compositori tedeschi come Brahms e Wagner, ma con la sua intensità e passione caratteristiche e spesso incorporando elementi americani, come le melodie popolari irlandesi nella sua Sinfonia gaelica.

Storia

Amy Marcy Cheney Beach occupa un posto speciale nella storia della musica americana, essendo stata la prima compositrice americana di successo di musica d’autore su larga scala. La sua biografia, che abbraccia l’epoca vittoriana fino alla metà del XX secolo, è un esempio di straordinario talento naturale, temperato dai vincoli sociali del suo tempo, che le ha permesso di raggiungere il successo internazionale.

Primi anni di vita e talento prodigioso

Nata Amy Marcy Cheney a Henniker, nel New Hampshire, il 5 settembre 1867, fu una vera bambina prodigio. Si racconta che all’età di un anno cantasse correttamente oltre 40 canzoni e che a due improvvisasse armonie. Iniziò a comporre semplici valzer per pianoforte all’età di quattro anni. La sua famiglia si trasferì a Boston nel 1875 e, a sette anni, teneva recital di pianoforte in pubblico. In seguito studiò pianoforte con insegnanti illustri come Ernst Perabo e Carl Baermann, ma fu in gran parte autodidatta in composizione, impegnandosi in un rigoroso programma di studio di trattati di teoria e orchestrazione, inclusa la traduzione di opere di Berlioz e Gevaert. La sua unica formazione formale in composizione fu un anno di studio di armonia e contrappunto.

Il matrimonio e l’attenzione alla composizione

Nel 1885, all’età di 18 anni, Amy Cheney sposò il Dr. Henry Harris Aubrey Beach, un importante chirurgo di Boston e docente ad Harvard di 24 anni più grande di lei. Dopo il matrimonio, e su richiesta del marito , adottò il nome d’arte di Mrs. HHA Beach e accettò di limitare severamente le sue esibizioni pubbliche, concentrandosi principalmente sulla composizione. Fece un’eccezione per un recital pubblico annuale, il cui ricavato devolveva in beneficenza.

Questo periodo della sua vita vide le sue più grandi conquiste come compositrice. La sua Messa in mi bemolle maggiore (1892) divenne la prima opera di una donna ad essere eseguita dalla venerabile Handel and Haydn Society di Boston, sancindo il suo riconoscimento come compositrice di opere di grande portata. Il suo status si consolidò con la première della sua Sinfonia Gaelica nel 1896 da parte della Boston Symphony Orchestra, un’impresa monumentale in quanto prima sinfonia composta e pubblicata da una donna americana ad essere eseguita da una grande orchestra americana.

Carriera successiva e eredità

Dopo la morte del marito nel 1910 e di quella della madre poco dopo, Beach si liberò dalle restrizioni sociali che avevano limitato la sua carriera concertistica. Nel 1911, viaggiò in Europa, dove si affermò con successo come pianista concertista, eseguendo spesso le sue composizioni in Germania e in altri paesi, fino a quando lo scoppio della Prima Guerra Mondiale non la costrinse a tornare nel 1914.

Tornata negli Stati Uniti, continuò a dividere il suo tempo tra la composizione, le tournée di concerti durante i mesi invernali e le estati trascorse alla MacDowell Colony nel New Hampshire. La sua musica, profondamente radicata nella tradizione tardo romantica e con elementi nazionalistici, rimase molto apprezzata. Negli ultimi anni della sua vita, si dedicò alla promozione del lavoro di altre compositrici e, nel 1925, co-fondò la Society of American Women Composers, di cui fu la prima presidente.

Amy Beach continuò a comporre e a esibirsi finché la salute cagionevole non limitò la sua attività intorno al 1940. Morì a New York City il 27 dicembre 1944, lasciando un catalogo di oltre 300 opere e un’eredità pionieristica che aprì le porte alle generazioni successive di compositrici americane.

Cronologia

👶 Primi anni di vita e prodigio (1867–1885)

1867: Nasce Amy Marcy Cheney il 5 settembre a Henniker, New Hampshire.

Era un prodigio della musica: si dice che fosse in grado di cantare correttamente 40 canzoni all’età di un anno, di improvvisare contromelodie all’età di due anni e di iniziare a comporre valzer all’età di quattro anni.

1875: La sua famiglia si trasferì a Boston. Gli esperti consigliarono di studiare presso un conservatorio europeo, ma i suoi genitori scelsero una formazione locale.

1876–1882: Studia pianoforte con insegnanti privati, tra cui Johann Ernst Perabo e Carl Baermann.

1881–1882: Ricevette la sua unica istruzione formale di composizione, studiando armonia e contrappunto per un anno con il professor Junius Welch Hill. Fu in gran parte autodidatta nella composizione e nell’orchestrazione.

1883: Debuttò professionalmente come pianista a Boston, eseguendo il Rondò in mi bemolle di Chopin e il Concerto in sol minore di Moscheles. Anche le sue prime composizioni furono pubblicate in quell’anno.

1885: Esegue il Concerto per pianoforte in fa minore di Chopin con la Boston Symphony Orchestra (BSO).

1885: Sposa il dottor Henry Harris Aubrey Beach, un importante chirurgo di Boston. Limita le esibizioni pubbliche a una all’anno per beneficenza, concentrandosi invece sulla composizione sotto il suo nome da sposata, la signora HHA Beach.

🎼 Innovazioni compositive (1892–1910)

1892: La sua Messa in mi bemolle maggiore, op. 5, fu eseguita dalla Handel and Haydn Society di Boston. Questo la rese la prima donna americana riconosciuta come compositrice di opere orchestrali di grandi dimensioni.

Più tardi, quello stesso anno, la Symphony Society di New York presentò per la prima volta la sua aria da concerto, Eilende Wolken, Op. 18, il primo brano di una compositrice mai eseguito dall’orchestra.

1893: Compose Festival Jubilate, Op. 17, per l’inaugurazione del Woman’s Building all’Esposizione Universale Colombiana di Chicago.

1896: La BSO presentò per la prima volta la sua Sinfonia in mi minore, Op. 32, “Gaelic”. Questa fu la prima sinfonia di una donna americana ad essere eseguita da una grande orchestra.

1900: Presenta per la prima volta il suo Concerto per pianoforte in do diesis minore, Op. 45, con la BSO, eseguendo lei stessa la parte solista.

1904: Compose le Variazioni su temi balcanici, op. 60, un’importante opera per pianoforte solo.

1907: Compose il Quintetto per pianoforte in fa diesis minore, Op. 67.

1910: Suo marito, il dottor HHA Beach, morì. Sua madre morì pochi mesi dopo.

🌎 Ultimi anni di carriera e successo internazionale (1911–1944)

1911–1914: Riprese la sua carriera di pianista e fece tournée in Europa per tre anni, eseguendo le sue composizioni, tra cui la Sinfonia gaelica.

1914: Ritornò negli Stati Uniti e continuò la sua carriera, esibendosi d’inverno e componendo d’estate. Spesso trascorreva le estati componendo presso la MacDowell Colony di Peterborough, nel New Hampshire (tra il 1921 e il 1941).

1915: Scrive i Dieci Comandamenti per Giovani Compositori.

1925: co-fondatrice e prima presidentessa della Society of American Women Composers.

1932: Compose l’opera Cabildo, Op. 149.

1940: Va in pensione per una malattia cardiaca.

1944: muore il 27 dicembre a New York City.

🌟 Riconoscimento postumo

1999: Inserito nell’American Classical Music Hall of Fame and Museum.

2000: Il suo nome è stato aggiunto all’Edward A. Hatch Memorial Shell di Boston, diventando così la prima e unica compositrice donna tra i nomi che adornano la Shell.

Stile(i), movimento(i) e periodo(i) della musica

La musica di Amy Beach affonda le sue radici nella tradizione tardo romantica e la sua carriera coincide con l’emergere del movimento nazionalista nella musica americana.

🎼 Stile e periodo musicale

Periodo/Movimento: Romantico e Post-Romantico. È anche una figura chiave della Seconda Scuola del New England (o “Boston Group”) di compositori, che cercarono di stabilire un’identità musicale classica anglo-americana unica. Il suo uso di materiale folk la colloca all’interno del movimento nazionalista, in particolare in America.

Stile dominante: la sua scrittura è prevalentemente in stile romantico, spesso paragonata alle melodie sontuose, alla ricca tavolozza armonica e all’intensità espressiva di maestri europei come Brahms e Wagner. La sua musica è nota per la sua energia, passione e capacità di tessere lunghe linee liriche.

Vecchio o nuovo all’epoca: per gran parte del suo principale periodo compositivo (1890-1910), il suo stile fu considerato tradizionale o forse leggermente antiquato rispetto ai movimenti veramente rivoluzionari emergenti in Europa. Pur essendo altamente innovativa nell’abbattere le barriere di genere e nell’affermare un’identità americana, il suo linguaggio musicale era intriso dell’estetica tardo-romantica europea.

Evoluzione e contesto

Radici tradizionali: le prime opere, come la Messa in mi bemolle maggiore (1892), seguivano forme consolidate e una sensibilità romantica tedesca. La Sonata per violino (1896) è formalmente classica ma stilisticamente radicata nel linguaggio tardo romantico.

Innovazione nazionalista: la sua Sinfonia “Gaelica” (1896) fu altamente innovativa nel suo obiettivo, essendo la prima sinfonia di una donna americana ad essere eseguita da una grande orchestra, e nell’uso di melodie popolari celtiche, scozzesi e irlandesi per stabilire una voce nazionale americana. Ciò rifletteva l’interesse contemporaneo per l’incorporazione della musica popolare a fini nazionalistici, simile all’influenza di Dvořák sui compositori americani dell’epoca.

Sperimentazioni successive: nelle sue opere successive (dopo il 1914), iniziò a sperimentare, con alcune composizioni che rivelavano l’influenza dell’impressionismo francese e un passaggio a suoni più contemporanei, utilizzando scale di toni interi e armonie più esotiche, sebbene il suo stile principale rimanesse radicato nel Romanticismo.

Il genio di Amy Beach non consistette nel creare uno stile completamente nuovo, ma nel padroneggiare e applicare lo stile romantico dominante a forme grandi e prestigiose, come la sinfonia, il concerto e la messa, che in precedenza erano considerate “opera esclusiva degli uomini”, rendendo così la sua opera profondamente innovativa nel contesto culturale e sociale americano.

Generi

Amy Beach è stata una prolifica compositrice, il cui catalogo di oltre 300 opere comprende praticamente tutti i principali generi di musica classica popolari nel tardo periodo romantico.

I generi principali della sua musica includono:

Musica per pianoforte solo (tastiera): essendo lei stessa una pianista virtuosa, ha scritto numerose opere per questo strumento, tra cui:

Opere formali di grandi dimensioni: Variazioni su temi balcanici e Preludio e fuga.

Pezzi caratteristici: come la leggenda scozzese, la suite degli eschimesi e il tordo eremita alla vigilia.

Brani per quattro mani/due pianoforti: tra cui Summer Dreams e una suite basata su antiche melodie irlandesi.

Musica orchestrale: fu la prima donna americana a comporre in queste forme su larga scala.

Sinfonie: la più famosa è la Sinfonia “Gaelica” (Sinfonia in mi minore, op. 32).

Concerti: Concerto per pianoforte in do diesis minore.

Opere vocali-orchestrali (arie e cantate): come Eilende Wolken e La figlia di Jefte.

Musica corale: scrisse un’enorme quantità di opere corali, sia sacre che profane.

Corale sacro: comprende la Messa in mi bemolle maggiore, varie arrangiamenti del Te Deum, del Benedictus e le risposte alla comunione.

Corale profano: cantate come The Sea-Fairies e Sylvania (A Wedding Cantata) e numerosi canti a più voci.

Musica da camera: le sue opere da camera sono molto apprezzate e spesso eseguite ancora oggi.

Sonate: tra cui la celebre Sonata per violino (Op. 34).

Opere d’insieme: Quintetto per pianoforte (per pianoforte e quartetto d’archi), Trio per pianoforte e opere per flauto e quartetto d’archi (Tema e Variazioni).

Canzoni (voce solista): Beach scrisse oltre 150 canzoni d’autore, su testi di poeti come Robert Browning, Robert Burns e Shakespeare. Queste furono alcune delle sue composizioni più popolari e redditizie durante la sua vita.

Opera: Un’unica opera in un atto, Cabildo (Op. 149), composta nel 1932.

La sua musica è caratterizzata dallo stile tardo romantico, che fonde l’influenza europea con una voce nazionalista americana attraverso l’uso di materiali folk, come si può vedere nella sua Sinfonia “gaelica” e nelle Variazioni su temi balcanici.

Caratteristiche della musica

La musica di Amy Beach è caratterizzata da una miscela di tradizione romantica europea e di una fiorente voce nazionalista americana, distinguendosi per la sua profondità emotiva, la ricchezza melodica e l’abilità tecnica nell’orchestrazione e nella forma su larga scala.

Ecco le caratteristiche principali del suo stile musicale:

1. Stile e movimento: tardo romanticismo

Linguaggio armonico: le sue composizioni affondano le radici nella tradizione tardo romantica, utilizzando armonie ricche e rigogliose e un ampio cromatismo (l’uso di note al di fuori della tonalità primaria) per creare intensità emotiva.

Influenze: il suo lavoro è spesso paragonato a compositori tedeschi come Johannes Brahms per la sua trama contrappuntistica, la serietà degli intenti e il profondo impulso emotivo, e talvolta a Richard Wagner per la sua ricchezza orchestrale e la sua portata drammatica.

Melodia: Le sue melodie sono generalmente lunghe, liriche e sentite, e mostrano un talento naturale per la composizione di melodie. Questo è particolarmente evidente nelle sue oltre 150 canzoni d’autore, molto popolari e celebrate per la loro perspicace interpretazione del materiale poetico.

2. Forma e struttura

Padronanza delle grandi forme: Beach è stata una pioniera, essendo stata la prima donna americana a comporre con successo nelle grandi forme orchestrali, precedentemente considerate appannaggio esclusivo degli uomini. La sua padronanza della forma sonata e della forma ciclica è evidente nella Sinfonia gaelica e nel Concerto per pianoforte.

Innovazione formale nelle canzoni: mentre le sue opere più grandi aderiscono a strutture consolidate, le sue canzoni d’arte spesso utilizzano forme ibride, fondendo elementi di forma strofica modificata con strutture più elaborate, il che le rende formalmente complesse e adattate al testo.

3. Nazionalismo americano ed elementi programmatici

Voce nazionalista: Beach fu una figura chiave della Seconda Scuola del New England (o Gruppo di Boston) e contribuì allo sviluppo iniziale di uno stile classico americano distintivo.

Materiale folk: inserì spesso la musica folk, in particolare nella sua Sinfonia “Gaelica”, che utilizza melodie popolari irlandesi. Esplorò anche melodie native americane e balcaniche in opere come “From Blackbird Hills” e “Variations on Balkan Themes”, rispondendo deliberatamente alla richiesta dei compositori americani di trovare una voce musicale nazionale.

Intento programmatico: molte delle sue opere strumentali hanno un forte intento programmatico o narrativo, attingendo alla letteratura, alla natura o a temi culturali specifici per informare la struttura e l’atmosfera della musica (ad esempio, la turbolenza del mare nel primo movimento della Sinfonia “Gaelica”).

4. Opere successive e modernismo emergente

Accenni atonali: pur essendo fondamentalmente romantico, il suo stile maturò nel tempo. Alcune delle sue opere successive, in particolare dopo il tour europeo (post-1914), mostrano una crescente audacia nell’uso dell’armonia e della modulazione, talvolta alludendo agli idiomi armonici più audaci dell’Impressionismo o persino a un avvicinamento a sonorità più contemporanee, sebbene non abbia mai abbracciato pienamente il Modernismo radicale dei suoi contemporanei più giovani.

In sintesi, la musica di Amy Beach è caratterizzata da un lirismo appassionato, da una sofisticata armonia romantica, da una disciplina strutturale e dall’impegno nel creare una voce musicale americana distintiva attraverso l’integrazione di temi folk.

Attività musicali esclusa la composizione

Il contributo di Amy Beach alla musica si è esteso ben oltre la sua produzione compositiva. È stata una figura celebrata nel panorama musicale americano per il suo lavoro di virtuosa interprete, il suo ruolo di mentore e sostenitrice e le sue attività all’interno di club femminili.

Ecco le principali attività musicali di Amy Beach, oltre alla composizione:

1. 🎹 Pianista e interprete virtuoso

Amy Beach era una rinomata pianista concertista che eseguiva regolarmente sia le sue opere sia il repertorio classico di maestri europei come Chopin e Beethoven.

Debutto in concerto: fece il suo debutto pubblico come solista a Boston nel 1883 e si esibì per la prima volta con la Boston Symphony Orchestra (BSO) nel 1885.

Esibizioni limitate: durante il suo matrimonio con il Dr. Beach (1885-1910), si limitò a tenere solo uno o due recital pubblici all’anno, devolvendo tutti i profitti in beneficenza. Questo le permise di mantenere il suo legame con il palcoscenico e di eseguire il suo concerto.

Tournée concertistiche internazionali: dopo essere rimasta vedova nel 1910, riprese pienamente la sua carriera concertistica. Intraprese lunghe tournée negli Stati Uniti, esibendosi nel New England e spingendosi fino alla costa del Pacifico. In particolare, dal 1911 al 1914 effettuò tournée in Europa (incluse importanti città come Berlino e Lipsia), eseguendo le sue composizioni e affermandosi come la prima compositrice americana a ottenere un riconoscimento internazionale in questa veste.

Musicista da camera: si è esibita spesso in formazioni da camera, spesso eseguendo in prima assoluta le sue opere, come la Sonata per violino e il Quintetto per pianoforte, insieme a collaboratori.

2. 🤝 Advocacy e tutoraggio

Negli ultimi anni della sua vita, Amy Beach si è impegnata attivamente per promuovere la musica americana e, in modo particolare, il lavoro delle compositrici americane.

Co-fondatrice della Society of American Women Composers: nel 1925, fu co-fondatrice e prima presidente della Society of American Women Composers, sfruttando la sua notorietà per promuovere opportunità professionali e riconoscimenti per altre musiciste.

Mentore ed educatore: sebbene non abbia mai preso studenti privati di pianoforte (una condizione del suo matrimonio era “non insegnare mai pianoforte”), ha fatto da mentore a musicisti più giovani e si è impegnata attivamente nell’educazione musicale. Ha tenuto conferenze e pubblicato articoli sull’educazione musicale, e ha contribuito a fondare “Beach Club” per bambini nel New Hampshire per promuovere l’apprezzamento della musica.

Movimento dei Club Femminili: fu molto attiva in diverse organizzazioni femminili, come la Federazione Nazionale dei Club Musicali e la Federazione Generale dei Club Femminili. Queste organizzazioni commissionavano ed eseguivano la sua musica, e lei sfruttò questa rete per promuovere le sue opere e la causa più ampia delle donne nella musica.

3. 📝 Autoeducazione e studio

In quanto compositrice, che ha studiato in gran parte da autodidatta dopo solo un anno di lezioni formali, le sue attività includevano un rigoroso studio accademico autonomo:

Studio indipendente: Intraprese un meticoloso percorso di autoapprendimento in teoria musicale, contrappunto e orchestrazione, che includeva la traduzione di trattati di teorici europei come Hector Berlioz e Auguste Gevaert.

Analisi delle partiture: ha analizzato sistematicamente le partiture di grandi maestri come Bach, Beethoven e Brahms, ottenendo sostanzialmente una formazione di livello conservatorio attraverso lo studio delle loro opere pubblicate.

Il suo impegno come interprete e sostenitrice è stato fondamentale per affermarla come figura nazionale e per aprire la strada alle future generazioni di compositrici americane.

Attività al di fuori della musica

Le attività di Amy Beach, al di là della composizione e dell’esecuzione musicale, erano incentrate principalmente sulla difesa dei diritti, sulla filantropia, sull’impegno sociale e sulle attività intellettuali personali.

1. 📚 Attività intellettuali ed educative

Autoformazione: avendo ricevuto una formazione formale limitata in composizione, gran parte della sua attività fu dedicata allo studio rigoroso e indipendente della teoria e dell’orchestrazione. Ciò implicava l’analisi meticolosa delle partiture di maestri europei come Bach, Beethoven e Brahms e la traduzione di trattati in lingua straniera su argomenti musicali.

Conferenze e scrittura: si è occupata di educazione musicale, non come insegnante vera e propria, ma pubblicando articoli e tenendo conferenze sulla formazione musicale e sull’importanza dell’apprezzamento della musica. Ha offerto consigli pratici a giovani artisti e compositori attraverso i suoi scritti.

Incoraggiare i giovani musicisti: ha collaborato con gli insegnanti di musica del New Hampshire per fondare dei “Beach Club” per bambini, allo scopo di promuovere il piacere della musica tra i giovani.

2. 🤝 Advocacy e leadership organizzativa

Promozione delle compositrici: Beach è stata una figura pubblica di spicco nella lotta per il riconoscimento professionale delle donne nella musica. Ha co-fondato e ricoperto il ruolo di prima presidente della Society of American Women Composers nel 1925.

Impegno nei club femminili: fu molto attiva nel movimento dei club femminili, partecipando a gruppi come la National Federation of Music Clubs e la General Federation of Women’s Clubs. Utilizzò queste piattaforme per promuovere il suo lavoro e sostenere i successi delle donne nelle arti. La sua associazione con la National League of American Pen Women le portò apparizioni alla Casa Bianca.

3. 🪙 Attività filantropiche e di beneficenza

Recital di beneficenza: durante il suo matrimonio (1885-1910), limitò le sue esibizioni pubbliche a un recital annuale a Boston, devolvendo tutti i suoi compensi e il ricavato in beneficenza. Questo era un modo per conformarsi alle aspettative dell’alta società bostoniana.

4. 🏕 ️ Pianificazione patrimoniale e di ritiro

MacDowell Colony: a partire dal 1921 fu una frequentatrice e residente frequente della MacDowell Colony (un rifugio per artisti nel New Hampshire), dove trascorreva diverse settimane ogni estate concentrandosi esclusivamente sul suo lavoro creativo.

Esecutore testamentario: alla sua morte, nominò la MacDowell Colony esecutrice testamentaria del suo patrimonio, assicurandosi che tutti i guadagni derivanti dalla sua musica sarebbero stati destinati al funzionamento e alla continuazione della Colonia.

Come pianista

1. 🌟 Bambino prodigio e inizio carriera

Talento prodigioso: Amy Beach è stata considerata una prodigio del pianoforte fin dall’infanzia. Era dotata di un orecchio assoluto e di una memoria impeccabile.

Studi formali: nonostante i suoi genitori rifiutassero l’offerta di un tour o di uno studio in Europa, ricevette una formazione locale da insegnanti di spicco come Carl Baermann (uno studente di Franz Liszt).

Debutto precoce: fece il suo debutto pubblico professionale come pianista a Boston nel 1883, all’età di 16 anni, e si esibì per la prima volta con la Boston Symphony Orchestra (BSO) nel 1885.

2. 🏡 Anni di esibizione limitata (1885–1910)

Ruolo di moglie: dopo il matrimonio con il dottor Henry Harris Aubrey Beach nel 1885, acconsentì al desiderio di quest’ultimo di limitare le sue apparizioni pubbliche.

Recital di beneficenza: durante questo periodo, limitò le sue esibizioni a uno o due recital pubblici all’anno, devolvendo i compensi e i proventi in beneficenza, il che era in linea con le aspettative sociali per una donna del suo status.

Prima esecuzione del suo concerto: nonostante le restrizioni, nel 1900 eseguì come solista con la BSO il suo Concerto per pianoforte in do diesis minore, Op. 45, mettendo in mostra il suo virtuosismo in un contesto maggiore.

3. 🌍 Ripresa della carriera e carriera internazionale (dopo il 1910)

Riprendere il palcoscenico: dopo la morte del marito nel 1910, Beach riprese pienamente la sua carriera di attrice.

Tournée europee: dal 1911 al 1914 intraprese una tournée di successo in Europa, debuttando a Dresda ed eseguendo le sue composizioni con grande successo in città come Lipsia, Amburgo e Berlino. Si trattò di un risultato significativo per una compositrice e pianista americana.

Tournée attive negli Stati Uniti: dopo essere tornata negli Stati Uniti a causa della prima guerra mondiale, mantenne un fitto programma di tournée, esibendosi in tutto il Paese.

4. 🎹 Repertorio e stile

Virtuosismo: la sua musica per pianoforte, comprese opere di grande portata come il Concerto per pianoforte e le Variazioni su temi balcanici, è tecnicamente impegnativa e richiede un’esecuzione del più alto virtuosismo.

Esecutrice integrata: eseguiva spesso le sue composizioni, spesso come solista al pianoforte nelle sue opere orchestrali e come pianista nella sua musica da camera (come il Quintetto per pianoforte e la Sonata per violino), garantendo interpretazioni autentiche della sua musica.

Rapporti con i compositori

I rapporti diretti di Amy Beach con altri compositori si sono formati principalmente attraverso le sue attività professionali all’interno della scena musicale di Boston, la sua carriera in tournée e il suo ruolo di sostenitrice. Questi rapporti erano tipicamente caratterizzati dal rispetto reciproco, sebbene la sua importanza come compositrice autodidatta la distinguesse.

Ecco le relazioni più dirette e significative:

1. 🇺🇸 La seconda scuola del New England (gruppo di Boston)

Beach era un membro di spicco e molto stimato della cosiddetta Seconda Scuola di compositori del New England. Questi compositori miravano a creare una musica d’arte sofisticata, in stile europeo, ma al tempo stesso distintamente americana. Il suo rapporto con questi colleghi era di parità professionale.

George Whitefield Chadwick (1854–1931):

Parentela: Chadwick era uno dei compositori più rispettati e influenti del Boston Group. Riconobbe il talento di Beach e spesso la programmò.

Contesto: Era un pilastro del New England Conservatory. Sebbene lei non avesse studiato composizione con lui, condividevano lo stesso movimento culturale ed estetico e spesso le loro opere venivano eseguite dalle stesse orchestre (come la BSO).

Orazio Parker (1863 –1919):

Parentela: Un collega compositore e membro del Boston Group.

Contesto: Come Chadwick, Parker rappresentava l’ala consolidata del gruppo, formatasi in Europa, in netto contrasto con il background in gran parte autodidatta di Beach. Frequentavano gli stessi ambienti professionali.

Edward MacDowell (1860–1908):

Parentela: uno dei principali compositori americani dell’epoca. Beach era un caro amico della moglie, Marian MacDowell.

Contesto: Il suo rapporto con i MacDowell la portò a diventare una residente assidua e di lunga data della MacDowell Colony nel New Hampshire, fondata da Marian dopo la morte di Edward. Questo ritiro divenne un luogo centrale per l’attività compositiva di Beach per due decenni.

2. 🌍 Influenza e conoscenza europea

Durante le sue tournée europee dal 1911 al 1914, incontrò e si guadagnò la stima di numerose personalità musicali europee.

Max Fiedler (1859 –1939):

Parentela: direttore d’orchestra e compositore tedesco.

Contesto: Beach eseguì il suo Concerto per pianoforte con Fiedler alla direzione della Boston Symphony Orchestra, e si esibì con lui anche in Germania durante le sue tournée europee. Fiedler era un sostenitore del suo lavoro.

3. 🚺 Advocacy e tutoraggio

Negli ultimi anni della sua vita, Beach ebbe rapporti diretti con numerose compositrici contemporanee, sebbene molte fossero più giovani e la considerassero una figura di spicco.

Compositori/sostenitori successivi:

Relazione: Fu una co-fondatrice attiva e la prima presidente della Society of American Women Composers (1925).

Contesto: Questo ruolo la mise in contatto diretto e a sostegno di una generazione più giovane di compositrici americane, come Mabel Daniels e Mary Howe, che lei seguì attivamente e di cui contribuì a promuovere la carriera.

In sintesi, i suoi rapporti non erano quelli di studentessa-insegnante, ma piuttosto quelli di collega-collega all’interno della cerchia di Boston, di artista-attivista all’interno della MacDowell Colony e di mentore-allieva all’interno del movimento musicale femminile.

Compositori simili

1. Compositori della Seconda Scuola del New England (i suoi contemporanei)

Questi compositori americani erano suoi colleghi a Boston e condividevano l’obiettivo di creare una sofisticata musica classica americana all’interno della tradizione romantica tedesca.

George Whitefield Chadwick (1854–1931): come Beach, fu una figura chiave del Boston Group. La sua musica è profondamente romantica, con un forte senso della struttura formale e influenze americane (sebbene il suo nazionalismo fosse meno pronunciato rispetto all’uso di temi irlandesi da parte di Beach). Le sue sinfonie e ouverture sono stilisticamente comparabili.

Horatio Parker (1863–1919 ): noto soprattutto per le sue opere corali e orchestrali di grande portata, come l’oratorio Hora Novissima. La sua musica condivide con Beach le solide radici tedesche e il talento drammatico nel gestire grandi ensemble.

Edward MacDowell (1860–1908): Sebbene forse maggiormente influenzati dal Romanticismo più leggero e dall’immaginazione poetica, la musica per pianoforte di MacDowell e la sua Indian Suite (che, come la Gaelic Symphony di Beach, incorpora temi indigeni) lo collocano nella stessa linea nazionalista-romantica.

2. Influenze tardo romantiche europee

Sono questi i compositori europei che hanno plasmato le strutture estetiche e formali della sua musica.

Johannes Brahms (1833–1897 ): Beach viene spesso paragonata a Brahms per le sue tessiture contrappuntistiche, la disciplina formale in generi come la sinfonia e la musica da camera (in particolare il Quintetto per pianoforte) e la profondità emotiva e la serietà della sua scrittura melodica.

Robert Schumann (1810–1856 ): i suoi cicli per pianoforte e di canzoni spesso condividono il lirismo di Schumann e l’uso della musica per descrivere idee letterarie personali, interiori o programmatiche.

Edvard Grieg (1843–1907 ): Similmente all’uso che Beach faceva delle melodie popolari irlandesi, Grieg incorporò melodie popolari norvegesi, diventando un esempio lampante di nazionalismo all’interno dello stile romantico da lei emulato.

3. Altre compositrici pioniere (stilisticamente correlate)

Sebbene provenienti da paesi diversi, queste compositrici crearono anche musica di grande portata e di alta qualità nell’era romantica/post-romantica.

Clara Schumann (1819–1896 ): nota principalmente come pianista, le sue composizioni, come il Concerto per pianoforte e il Trio per pianoforte, mostrano lo stesso impegno verso le forme romantiche più importanti e serie delle opere di Beach.

Louise Farrenc (1804–1875): una francese contemporanea del primo periodo romantico che, come Beach, compose con successo tre sinfonie e importanti opere da camera, dimostrando una padronanza della forma solitamente riservata agli uomini.

Relazioni

La vita professionale e personale di Amy Beach l’ha messa in contatto con una vasta rete di persone, dai più celebri direttori d’orchestra e artisti a figure influenti dell’alta società americana e di gruppi di pressione.

Ecco i suoi rapporti diretti con musicisti, orchestre, musicisti e non musicisti:

🎻 Giocatori e musicisti

Orchestra Sinfonica di Boston (BSO):

Relazioni: Questa fu la sua principale orchestra professionale. Si esibì come solista con la BSO diverse volte, la prima volta nel 1885 e successivamente eseguendo per la prima volta il suo Concerto per pianoforte in Do diesis minore (1900). La BSO eseguì anche la sua opera più famosa, la Sinfonia “Gaelica” (1896).

Importanza: la disponibilità della BSO a eseguire le sue opere su larga scala è stata determinante nel farla affermare come compositrice seria, soprattutto come donna in un campo dominato dagli uomini.

Wilhelm Gericke (1845 –1925):

Relazione: Direttore della BSO all’inizio della sua carriera.

Importanza: diresse la BSO per la prima della sua Sinfonia “Gaelica” nel 1896, un importante riconoscimento professionale.

Max Fiedler (1859 –1939):

Parentela: direttore d’orchestra e compositore tedesco, per un certo periodo anche direttore della BSO.

Importanza: Sostenne il suo lavoro e diresse le sue composizioni sia negli Stati Uniti che in Europa durante le sue tournée (1911-1914).

Altri musicisti/interpreti: come musicista da camera e concertista, ha collaborato regolarmente con i principali strumentisti dell’epoca, tra cui violinisti e quartetti d’archi, per presentare in anteprima ed eseguire le sue opere da camera (come la Sonata per violino e il Quintetto per pianoforte).

🏛 ️ Orchestre e Società Corali

Società Handel e Haydn di Boston:

Relazione: Si trattava di una venerabile organizzazione corale.

Importanza: Presentarono per la prima volta la sua Messa in mi bemolle maggiore (1892), un risultato monumentale in quanto prima opera di una donna americana ad essere eseguita dalla società.

Varie orchestre europee:

Relazioni: Durante le sue tournée europee (1911-1914), si esibì come solista con diverse orchestre tedesche, tra cui quelle di Lipsia e Dresda.

Significato: Questi impegni hanno convalidato il suo status di musicista e compositrice di fama mondiale, anche al di fuori dell’ambito americano.

👥 Persone e organizzazioni non musicali

Dott. Henry Harris Aubrey Beach (marito):

Parentela: un importante chirurgo di Boston e docente ad Harvard. Non musicista.

Significato: Il suo matrimonio con lei nel 1885 definì il suo status sociale (Mrs. HHA Beach) e, cosa fondamentale, portò all’accordo che avrebbe dato priorità alla composizione e avrebbe severamente limitato la sua carriera pubblica come artista per 25 anni. Questa restrizione non musicale plasmò l’intera sua opera.

Marian MacDowell (moglie di Edward MacDowell):

Parentela: Non musicista (anche se pianista di talento). Fu la fondatrice della MacDowell Colony.

Significato: Beach fu sua cara amica e una residente di lunga data della MacDowell Colony a partire dal 1921. Alla fine Beach nominò la MacDowell Colony esecutrice testamentaria del suo patrimonio e principale beneficiaria delle royalties della sua musica, garantendo la continuazione del ritiro degli artisti.

Club e società femminili (ad esempio, Federazione generale dei club femminili):

Relazione: Organizzazioni non musicali.

Significato: ha collaborato attivamente con questi gruppi, che spesso le hanno commissionato opere, ospitato le sue conferenze e fornito una rete fondamentale per promuovere la sua musica e la causa delle donne nelle arti.

Società delle compositrici americane (SAWC):

Parentela: Fu co-fondatrice e prima presidente nel 1925.

Importanza: questo gruppo di difesa professionale le ha permesso di avere un rapporto diretto e di offrire tutoraggio a una generazione più giovane di compositrici americane.

Notevoli opere per pianoforte solo

Amy Beach era una pianista virtuosa e la sua musica per pianoforte solo costituisce una parte significativa e di alta qualità del suo vasto catalogo. Le sue opere per pianoforte solo spaziano da ampie variazioni formali a brani più brevi ed evocativi.

Ecco alcuni dei suoi lavori più notevoli per pianoforte solo:

1. Opere formali e di grandi dimensioni

Tema e variazioni, Op. 8 (1885):

Significato: Un’importante opera giovanile composta all’epoca del suo matrimonio. Dimostra la sua precoce padronanza della forma classica, la ricchezza armonica e le esigenze tecniche. Dimostra la sua capacità di costruire un’opera importante partendo da una singola idea musicale.

Variazioni su temi balcanici, Op. 60 (1904):

Significato: Una delle sue opere per pianoforte solo più celebri e significative. È fortemente programmatica, scritta in risposta ai disordini politici nella regione dei Balcani. Presenta un brillante virtuosismo, tessiture complesse e l’integrazione di vere e proprie melodie popolari, a dimostrazione delle sue inclinazioni nazionaliste.

Preludio e Fuga, Op. 81 (1917):

Significato: Un’opera seria, scritta dopo il suo ritorno dall’Europa. Dimostra il suo costante interesse per le forme barocche e il contrappunto, combinando le rigorose esigenze tecniche della fuga con le qualità espressive del suo stile romantico.

2. Pezzi e suite di personaggi

Beach era un maestro nel caratterizzare i personaggi, spesso raggruppandoli in set o suite per evocare stati d’animo, natura o culture specifiche.

Quattro schizzi, Op. 15 (1892):

Significato: Un set popolare che include “Dreaming” (n. 3) e “Fireflies” (n. 4). “Fireflies” è particolarmente noto per i suoi passaggi rapidi e leggeri che catturano il movimento degli insetti.

Valse Caprice, Op. 4 (1889):

Significato: Un brano da concerto molto amato, noto per il suo fascino, la sua eleganza e il suo straordinario talento tecnico, che riflette l’influenza di Chopin.

Il tordo eremita alla vigilia, Op. 92, n. 1 (1922) e Il tordo eremita al mattino, Op. 92, n. 2 (1922):

Significato: Tra i suoi migliori esempi di brani naturalistici programmatici, composti durante il suo periodo alla MacDowell Colony. Utilizzano motivi musicali e armonie distintivi (come scale di toni interi) per rappresentare il canto del tordo eremita, evidenziando un’influenza impressionista che emerse nelle sue opere successive.

Eschimesi, Op. 64 (1907):

Significato: una serie descrittiva di brani basati sulla vita e sulle leggende degli Inuit, che dimostrano il suo interesse per i temi culturali americani e utilizzano armonie sorprendenti per evocare un paesaggio freddo e desolato.

Musica da camera degna di nota

1. Quintetto per pianoforte in fa diesis minore, Op. 67 (1907)

Strumentazione: pianoforte e quartetto d’archi (due violini, viola e violoncello).

Significato: è considerato un capolavoro della musica da camera americana e un’opera fondamentale del tardo periodo romantico.

È eloquente e prolisso, e dimostra la sua abilità tecnica in una struttura di grandi dimensioni.

L’opera è caratterizzata da un’energia passionale e da una struttura riccamente sviluppata.

È composto da tre movimenti, tra cui un Adagio espressivo profondamente sentito, che brucia di intensità emotiva, e un vigoroso Allegro agitato finale.

Mostra l’influenza di Brahms nell’intensità e nell’uso di riferimenti tematici ciclici, dove il tema iniziale è sottilmente intrecciato attraverso tutti e tre i movimenti.

Prima esecuzione: Fu eseguita per la prima volta a Boston nel 1908 con la stessa Beach al pianoforte.

2. Sonata per violino in la minore, op. 34 (1896)

Strumentazione: violino e pianoforte.

Significato: Composta poco dopo la Sinfonia “Gaelica”, questa è la sua opera di musica da camera più rappresentativa ed è considerata un importante punto di riferimento nella musica da camera americana.

L’opera in quattro movimenti segue uno schema formale classico, ma esprime un appassionato stile tardo romantico.

Presenta parti impegnative e equilibrate sia per il violino che per il pianoforte, che riflettono il suo virtuosismo.

La musica è spesso descritta come “di commiato” ma piena di passione, e il terzo movimento espressivo è contrassegnato come Largo con dolore.

Prima esecuzione: la prima esecuzione avvenne nel 1897 con Beach al pianoforte e Franz Kneisel, primo violino della Boston Symphony Orchestra.

3. Tema e variazioni, Op. 80 (1916)

Strumentazione: flauto e quartetto d’archi (spesso chiamato quintetto di flauti).

Significato: Quest’opera è stata commissionata dalla San Francisco Chamber Music Society.

È noto per la sua sobrietà classica e la complessità formale.

Il tema è tratto da uno dei primi canti a parti di Beach, An Indian Lullaby, e l’opera esplora il tema attraverso sei variazioni fortemente contrastanti, dimostrando il suo continuo interesse per il materiale a tema americano.

Altre opere degne di nota per ensemble più piccoli:

Trio per pianoforte, Op. 150 (1938): un’importante opera tarda per violino, violoncello e pianoforte.

Romanza, Op. 23 (1893): brano lirico per violino e pianoforte.

Pastorale, Op. 151 (1942): una delle sue ultime composizioni, scritta per quintetto di fiati.

Opere orchestrali degne di nota

La musica orchestrale di Amy Beach rappresenta la sua più grande ambizione compositiva e il suo più grande successo, essendo stata la prima donna americana a raggiungere il successo in queste forme su larga scala.

Tra le sue opere orchestrali più note si ricordano:

1. La Sinfonia “Gaelica” (Sinfonia in Mi minore, Op. 32)

Periodo di composizione: 1894–1896.

Significato: Questa è probabilmente la sua opera più famosa e storicamente significativa. Fu la prima sinfonia composta e pubblicata da una donna americana e la prima di una donna ad essere eseguita per la prima volta da una grande orchestra americana, la Boston Symphony Orchestra (BSO), nel 1896.

Stile: Si tratta di un’opera in quattro movimenti in stile tardo romantico, nota per la sua ricca orchestrazione e la profondità emotiva. Beach incorporò melodie popolari irlandesi (da cui il sottotitolo “gaelico”) nei temi, un primo esempio di nazionalismo musicale nella musica classica americana.

2. Concerto per pianoforte in do diesis minore, op. 45

Periodo di composizione: 1898–1899.

Significato: Questo è il suo unico concerto. È un’opera di immenso impegno tecnico ed è il primo concerto per pianoforte di una compositrice americana.

Esecuzione: La stessa Beach eseguì il concerto per la prima volta come solista con la BSO nel 1900, dimostrando la sua abilità sia come compositrice che come pianista virtuosa.

Stile: L’opera in quattro movimenti è altamente virtuosistica e, in particolare, molti dei suoi temi sono tratti da brani precedenti da lei composti, conferendole un elemento autobiografico. La scrittura pianistica è dominante e “appariscente”.

3. Messa in mi bemolle maggiore, Op. 5

Periodo di composizione: 1890.

Significato: Questa monumentale opera corale sacra è per quattro voci e orchestra. Fu la prima opera di una donna americana ad essere eseguita dalla venerabile Handel and Haydn Society di Boston (nel 1892), affermandosi immediatamente come una compositrice di grande spessore.

4. Festival Jubilate, Op. 17

Periodo di composizione: 1891–1892.

Significato: Quest’opera è per coro e orchestra e fu una commissione importante per l’inaugurazione del Woman’s Building alla World’s Columbian Exposition di Chicago nel 1893. Fu la sua prima opera corale su commissione e la prima importante opera commissionata a una compositrice negli Stati Uniti.

5. Opere orchestrali con voce

Eilende Wolken, Segler der Lüfte (Op. 18): un’aria per contralto e orchestra su testo di Friedrich von Schiller, eseguita per la prima volta dalla New York Symphony Orchestra nel 1892.

La figlia di Jefte (Op. 53): aria da concerto per soprano e orchestra.

Bal masqué ( Op. 22): un affascinante brano da salotto in forma di elegante valzer che Beach ha arrangiato per orchestra (esiste anche in una versione per pianoforte solo).

Altre opere degne di nota

1. 🎤 Musica vocale solista (canzoni d’autore e arie)

Beach fu una prolifica compositrice di oltre 150 canzoni d’arte (Lieder), molte delle quali rientrano tra le sue opere più popolari e di maggior successo economico durante la sua vita.

“Ecstasy”, Op. 19, n. 2 (1892): una delle sue canzoni più celebri e durature, nota per la sua melodia appassionata e impetuosa e il ricco trattamento armonico, che cattura efficacemente la sensibilità romantica.

“The Year ‘s at the Spring”, Op. 44, n. 1 (1899): una deliziosa trasposizione di un testo di Robert Browning, riconosciuta per la sua vivacità e il suo fascino, e spesso inclusa nel repertorio vocale.

Arie da concerto: Scrisse anche opere di grande portata per voce solista e orchestra, come “Eilende Wolken, Segler der Lüfte” (Op. 18) (1892), su testo di Schiller, e “Jephthah’s Daughter” (Op. 53) (1908), che mettono in mostra la sua abilità nella scrittura vocale drammatica.

2. 🎶 Opere sacre e corali di grandi dimensioni

Queste opere furono fondamentali per consolidare la sua reputazione professionale all’inizio della sua carriera.

Messa in mi bemolle maggiore, Op. 5 (1890): un’opera monumentale per quattro voci, solisti e orchestra. Fu di importanza storica in quanto prima opera di una donna americana ad essere eseguita dalla venerabile Handel and Haydn Society di Boston (nel 1892).

Festival Jubilate, Op. 17 (1892): un’opera di grandi dimensioni per coro e orchestra commissionata per l’inaugurazione del Woman’s Building all’Esposizione Colombiana Mondiale di Chicago nel 1893.

3. 🎭 Opera

Verso la fine della sua carriera si avventurò nel mondo teatrale.

Cabildo, Op. 149 (1932): la sua opera in un atto. Ambientata nello storico edificio del Cabildo di New Orleans, racconta la storia di un pirata condannato a morte. Quest’opera è notevole per la sua enfasi drammatica e il colore locale, a conferma della sua versatilità nei generi.

Queste composizioni dimostrano che Beach è stato una figura di spicco della musica vocale americana, capace di scrivere sia canzoni intime ed espressive sia grandiose opere corali e operistiche pubbliche.

Episodi e curiosità

La vita di Amy Beach è stata costellata di successi pionieristici, ma contiene anche numerosi aneddoti ed episodi pittoreschi che mettono in luce il suo straordinario talento, le limitazioni sociali che ha dovuto affrontare e il suo trionfo finale.

🌟 Prodigio dell’infanzia e abilità innate

Cantare secondo il calendario: le capacità musicali di Amy erano evidenti quasi fin dalla nascita. È ampiamente documentato che già al suo primo compleanno fosse in grado di cantare correttamente oltre 40 melodie. A due anni, improvvisava contro-melodie (una seconda armonia) sul canto della madre.

Il potere del colore (sinestesia): da bambina, Beach sperimentava la sinestesia, ovvero associava i tasti musicali a colori specifici. Spesso chiedeva che la musica venisse suonata in base al colore che associava al tasto (ad esempio, “Mamma, per favore metti la musica blu!”).

Comporre senza pianoforte: all’età di quattro anni, compose tre valzer mentre soggiornava nella fattoria del nonno. Poiché non c’era un pianoforte, li compose interamente a mente e li suonò solo al ritorno a casa.

Genio autodidatta: Dopo solo un anno di lezioni formali di armonia, Beach imparò praticamente da sola la composizione. Lo fece affrontando il processo come uno studente di medicina che seziona un campione: studiava attentamente e memorizzava partiture orchestrali di maestri come Bach e Beethoven finché non capì esattamente come erano state “fatte”. Tradusse persino in inglese trattati francesi sull’orchestrazione di Berlioz e Gevaert per studiarli.

🏡 Vincoli vittoriani e libertà artistica

L’accordo matrimoniale: quando sposò il ricco chirurgo di Boston, il dottor Henry H. A. Beach, nel 1885, lui le impose condizioni radicate nelle norme sociali vittoriane. Avrebbe dovuto limitare le sue esibizioni pubbliche a solo uno o due recital all’anno, che dovevano essere destinati esclusivamente a beneficenza. Questa restrizione incanalò efficacemente la sua prodigiosa energia nella composizione.

Il nome: le sue opere pubblicate erano quasi esclusivamente sotto lo pseudonimo di Mrs. HHA Beach, nome necessario perché una donna del suo rango sociale fosse presa sul serio nel mondo delle arti a quel tempo.

🇺🇸 La Gaelic Symphony e la National Voice

Risposta a Dvořák: la composizione della sua Sinfonia “Gaelica” (1896) fu una risposta diretta ad Antonín Dvořák, che aveva invitato i compositori americani a trovare la propria voce nazionale utilizzando melodie afroamericane e native americane. Beach sostenne pubblicamente che i compositori del Nord, come lei, sarebbero stati “molto più propensi a essere influenzati da antiche canzoni inglesi, scozzesi o irlandesi”, che erano l’eredità degli antenati del New England.

Scelta controversa: basando la sua sinfonia su melodie popolari irlandesi, Beach stava facendo una dichiarazione audace, poiché l’élite bramina di Boston (la sua stessa classe sociale) nutriva spesso sentimenti anti-irlandesi a causa della numerosa popolazione immigrata. La sua opera era una dichiarazione di simpatia e una convalida culturale della comunità irlandese americana.

“Uno dei ragazzi”: dopo la prima della Sinfonia gaelica, il suo collega compositore di Boston George Whitefield Chadwick le inviò una lettera di congratulazioni, scherzando sul fatto che avrebbe dovuto essere considerata “uno dei ragazzi”, che le piacesse o no: un complimento ambiguo che tuttavia confermò il suo ingresso nel più alto rango dei compositori americani.

🌍 Ultimi anni e eredità

Le partiture perdute: durante una tournée in Europa, Beach e la sua amica, il soprano Marcella Craft, si prepararono a tornare negli Stati Uniti allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Un baule contenente diverse partiture di Beach, tra cui l’aria “La figlia di Jefte”, fu sequestrato dai tedeschi. Per anni si credette che le partiture fossero andate perdute, ma furono miracolosamente recuperate nel 1928, sebbene “La figlia di Jefte” non abbia mai ricevuto una prima esecuzione orchestrale completa durante la sua vita.

Ultimo benefattore: alla sua morte, nel 1944, nominò la MacDowell Colony (il rifugio per artisti dove trascorse molte estati) esecutore testamentario del suo patrimonio e principale beneficiario delle royalties della sua musica, assicurandosi che il suo lavoro avrebbe continuato a sostenere gli artisti americani per generazioni.

(La stesura di questo articolo è stata assistita e realizzata da Gemini, un Google Large Language Model (LLM). Ed è solo un documento di riferimento per scoprire la musica che ancora non conosci. Non si garantisce che il contenuto di questo articolo sia completamente accurato. Si prega di verificare le informazioni con fonti affidabili.)

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