Traduzione | L’ombra dei giorni de Anna de Noailles (1902)

Canti nella notte

Il lato è il blu spruzzato e fuochi verdi,
Ginevra luminosa e pacifica questa sera
Dormi nell’acqua del lago, che si muove e si rovescia,
La mezzaluna arriva all’altezza della montagna e rimane

— L’incantesimo di svenimento dell’aria umida e sbiadita
Che cade depilata sui flussi stanchi e deboli;
Una nave aspetta di venire a dormire in rada,
Sente una traversata, poi un’onda decrescente.

I passanti vanno, cantano a bravi avventurieri,
Sentono lo sciabordio dell’acqua assonnata
Nella notte grande e pianeggiante, dove le carrozze squassate
fanno un rumore sommesso di passi e campane.

Un po’ di vento cade sulle colline vicine
Ormai la formica sale fino agli alberi stanchi,
scorre dolcemente un odore di cucina
Alle porte degli alberghi aperti sulle banchine.

— E questo è improvvisamente, strano scoppio
Il grido dei violini nell’ombra che tace,
È come se la notte fosse illuminata di scarlatto
E che tutto il desiderio della città cantasse…

Dai violini, dai canti di Napoli o di Venezia,
Musica di miseria e di stordimento,
È come se la stessa notte avesse questa crisi
Di risate, di sospiri, di lacrime, stranamente!

Il cuore più affollato in questo istante trabocca
come un prigioniero legato che respira così forte,
che il suo respiro sembra alleggerire la corda
Finché tutto l’essere insorto è fuori;

Oh medianti canti di radici all’Italia,
che segue il rumore che vola e un po’ di argento vivo,
Belle membra della malinconia
Durante le notti che rendono più urgente la felicità,

Scuotete per noi la loro musica lasciva,
Mentre il fronte pesante nel buio delle nostre mani,
Sentiamo che il cuore è incrinato fino alle gengive.
E il piacere si allunga in un arco sovrumano.

Rottura del desiderio, acidità onirica,
intreccio di nervi e di sentimenti…
— Raccontaci i desideri, i rimpianti, il tempo coraggioso,
La barca, il bacio, l’ingrata fine dimenticata.

Cantate assiduamente, così che la notte calda
sia tutta commossa e svenga ai vostri giri,
Poveri amanti, rafforzati da tutti gli amori in agguato,
disperati dispensatori del triste, dolce bacio…

Mirando

Mio Dio, non posso dire quanto sia forte
Il mio cuore di questa mattina è diventato il sole d’oro,
davanti a tutto ciò che brilla e scintilla fuori.

Non devo mai esaurire la mia gioia
Di quest’acqua brilla, de quest’aria che mi annega,
Di tutto ciò che del tempo nella mia anima incipriata!

Verranno un giorno, in qualche paradiso,
Queste colline per le quali ho fatto molte cose e ne ho dette molte,
Mi porteranno il calore del profumo del mezzogiorno,

Il mio ingenuo io sarà ricompensato
Che gli alberi con i loro rami che si fanno avanti
mi presentino fiori di compiacimento?

Aspetto la fine e il paziente scompiglio
Dai rastrelli dell’estate che passano nei ciottoli
Come mani che hanno fatto un lavoro lungo e delicato.

Avrò case con tetti di tegole rosa,
Con il cielo intorno, che scivola e si posa
sui giardini, sulle strade, su tutte le cose…

Vedrò, quando il giorno giallo sta per sorgere,
Sulle radici, al lato del muro bianco di un convento,
passare dei carri con i tori davanti,

E vedrò un villaggio felice, con la loro folla
di domeniche, a passeggio, e ruscelli che scorrono
Vicino ai paddock coltivati a canapa ed erba cipollina;

Will I can, in en reprint taste the smell of the time,
E farmi il cuore così tenero e così ceduto,
Che gli uccelli dell’aria saranno ospitati dentro?

Oh piccola, divina, nobile e grandiosa terra,
ritmo dei giochi, luogo dei giorni e del mistero,
Poiché il desiderio umano in te si disseta,

Perché devo farlo, non l’ho ancora fatto,
Questo buon calmante dei corpi contesi e stanchi,
E che sempre il mio cuore verso di te si infrange…

Pioggia in estate

Oh, sera lavata dalla pioggia e setta dal vento,
Oh, sera e luna!
Un’ora si ritira e l’altra va avanti,
{\an8}Bellissimi tutti;

L’aria fresca sembra leggera a tutti gli sbiaditi,
delle loro angosce
Che nella sera d’estate guardano molti cuori
che un cuore opprime;

Questi sogni, questi sospiri, nell’aria sentimentale
dei crepuscoli,
Come se si allungassero, come se scivolassero e ferissero,
Come se girassero in tondo!

Ma la bella nuvola che fa nell’oscurità lascia
_ _ Scorre la sua onda
Sul tiepido della sera, di un amore troppo ferito,
Oh pace profonda;

Che calma! Il silenzio e la buona freschezza…
L’albero gocciola;
{\an8}Nessun rumore nelle case, chiuse come fiori,
Nulla sulla radice;

E nell’aria intrisa d’acqua dove più nulla siede
Dell’anima umana
Si alza un odore di edera e di prezzemolo
_ Che continua…

Il Consiglio

Andate, temete il destino:
Che non era questa mattina.
Arriva questa sera come la freccia,
Nel desiderio che non si spezza quasi…
Il domani non è tracciato:
Non sei sicuro del passato.
È per te, puoi prenderlo:
Ma, nell’oscurità che scenderà,
Nulla di ciò che è stato fatto non è noto a lui;
Sento come se il suo cuore fosse nudo,
tenero, brutale e silenzioso;
Non temere per la notte Vénus,
e quelli colpiti dall’amore.
Che viene audacemente, al suo giorno,
Guidando lo scintillio,
Ah! Molti di plaisir e di lacrime.

Eternità

Mélissa:

Ô Rhodon, i nostri due calori in noi sono versati,
Come se godessimo della loro acqua vivace
Così da mordere i frutti dei rami bassi,
appoggiandoci al pesco.

Rodone:

Tutti i tuoi giorni fino ad ora, i sorrisi e le danze,
e i dolori improvvisi, le speranze e le deviazioni,
hanno fatto apparire la mia venuta e preparato l’amore.
Ma i baci possiedono molti altri stridori.

Mélissa:

Sulle strade dove i miei occhi ti hanno visto arrivare,
Un giorno ti ho seguito, la palpebra chiusa,
per tornare all’ombra dei pensieri.
Tutta la forza del piacere.

Rhodon:

La stagione successiva non sarà più bella.
Vieni, lascia che la tua casa, le tue sorelle, i tuoi set sparsi,
Vedete, non c’è di voi, di me, dei nostri sguardi
Che come i picchi della foresta chiamano.

Mélissa:

Sto tremando, tutto svanisce, non c’è solo noi;
Il cielo vacilla, lo spazio si stringe.

Rhodon:

Non c’è più di te e di me sulla terra.
E il piccolo universo avvicina le nostre ginocchia.

Mélissa:

Intorno al mio corpo stanco della tua immagine
Porto tutto il giorno il tuo ricordo appassionato
arrotolato come un nastro di ansia e di desiderio.
che mi attanaglia e mi fa correre…

Rhodon:

Ah! Quale divino timore esita nella mia audacia!

Mélissa

Il mio cuore è come un bosco dove arrivano gli dei!…

La canzone di Daphnis

Non so più che l’aria è tenera, che il giorno
è lucente, il sale brillante, la cannella profumata,
La mia anima in tutte le cose ora scorre
se non nella certezza della felicità dell’amore.

-Quando per prendere un limone, si curva un ramo
e ti alzi un po’ verso le pietre della strada,
non vedo il frutto d’oro che così vedo la tua mano,
e il colore del giorno che dalla tua gamba bianca.

So che non esiste almeno dove non si mischiano
Il tuo desiderio e la miniera schiava e feroce,
E non ho sete dell’acqua se metti la tua bocca
Sul bordo del ruscello bellezza piena di ciottoli rotola.

Non credo al tempo, al sole, alle tempeste,
Non credo che all’amore triste e dolce soltanto.
–È il giorno in cui si ride e la notte in cui si giace,
E l’infinito si esaurisce nel lago dei due volti.
Quando il mio tormento avido aspira il tuo tormento…

L’inseguimento

I cuori vorrebbero conoscere bene,
Ma l’amore danza tra gli esseri,
passa dall’uno all’altro in attesa
E come il vento colpisce le piante
mescola dolci essenze;
Ma le anime che si allontanano
sono più rapide nella loro corsa
Che l’aria, il profumo e la fonte
E insegnano invano a ottenere,
L’amore non è né felice né tenero…

Le piante di Ariane

Il vento che fa cadere le prugne,
_ _ Le verdi mele cotogne,
Che fa oscillare la luna,
Il vento che porta al mare,

Il vento che rompe e strappa,
_ _ Il vento freddo,
Che viene e che infuria
Sul mio cuore in disordine,

Che viene come nelle foglie,
_ _ Il vento chiaro,
Sul mio cuore, et che lo coglie.
Il mio cuore e la sua linfa amara.

Ah! Che la tempesta venga
_ _ A passi da gigante.
Che mi prende in testa
Il mio dolore che si piega in tondo.

Ah! che viene e che si porta via
_ _ Fugge via,
Il mio cuore pesante come una porta
che si apre e si apre al vento.

Che si apre e si apre al vento.
_ _ I pezzi
Alla luna, all’albero, alle bestie,
nell’aria, nell’ombra, nell’acqua,

Per questo tornano a me meno che mai.
_ _ Per sempre,
Per l’anima mia e per la sua stessa anima
_ _ Che ho amato…

L’ispirazione

Quando il desiderio ardente in fondo al cuore scende,
La bella posizione nasce e prolunga il sangue.

E quando la verde foresta ai margini del sogno trema,
il verde che si muove lo imita e gli somiglia.

Rifiutando a fatica il timoroso imbarazzo
Il discorso ravvicinato si spegne come le braccia;

E, rimbalzando in modo che le fonti feroci,
Le parole vanno, premendo, gridando come le bocche,

Armate di sperone, ali e dardo
Le parole scendono o lampeggiano vivaci come uno sguardo,

Così, legando questi fiori al più alto dell’albero,
L’esaltazione fuma e batte come il tempo,

E questo è il sorriso di essere guardati
I desideri in tutti i luoghi conducono i loro piedi divini.

Quanto più rudi sono i canti, tanto più forti sono quelli
che i brividi vivi con i sogni fanno;

Tutto è luminoso il pensatore che il suo tormento tormenta,
stringendo le dita nei suoi profondi capelli,
Ritirandosi bruciato da scintille umane.

Il primo colpo al cuore

Camminiamo d’estate nella polvere alta
di strade bianche, bordi d’erba e di saponaria.

Il sus discendente si dipanava su di noi,
Ho visto i tuoi capelli, le tue braccia e le tue ginocchia.

L’enorme profumo del sogno e dell’alterità
Era come un cespuglio di rose che fiorisce e che benedice.

Ho sospirato molte volte per questo
Per questo un po’ della mia anima in soffio se ne andò.

La sera volò via, la sera così inclinata e così triste,
Era come la fine di tutto ciò che esiste.

Vedevo che nulla di me ti preoccupava,
In casa mia questa angoscia e in casa tua questa pace!

Sentivo anche che il mio dolore era vano,
qualcosa che finiva e passava nelle mie vene.

E come i bambini che si preoccupano della loro serietà,
ti ho parlato, con questa ferita al fianco…

-. Ho spinto via le reti spinose mentre andavo.
Per questo non sono venuti a strapparti il viso,

Siamo andati, ho sospirato del freddo delle tue dita nude,
E quando alla fine la sera fu visitata

ascoltavo, senza vedere nulla sulla radice che seguiva,
I tuoi passi fremono dentro di me e camminano

Siamo tornati così al giardino frusciante,
L’umidità volava, ho sentito di sfuggita

–Ah! Come quel rumore permesso nella mia memoria-.
Nell’aria calda e in movimento, cigolante dondolo

E tornai così, ubriaco del tempo dell’estate,
stufo di tutto questo, di passare l’estate

Io, il ragazzo audace e vivace, e tu, la donna,
E di portarti tutto il giorno sulla mia anima…

Elenco delle traduzioni di poesie
(Français, English, Español, Italiano, Deutsch, Nederlands, Svenska)
W. B. Yeats, Rupert Brooke, Anna de Noailles, Léon-Paul Fargue

Traducción | La sombra de los días de Anna de Noailles (1902)

Canciones en la noche

El lado son los fuegos salpicados de azul y verde,
Ginebra luminosa y pacífica esta noche
Duerme en el agua del lago, movida y derramada,
La media luna llega a la altura de la montaña y estancia

— Desmayo del aire húmedo y desvanecido
Que cae depilado sobre los flujos cansados y débiles;
Un barco espera venir a dormir en la rada,
Oye un cruce, luego remolino decreciente.

Los transeúntes van, cantan a los bravos aventureros,
Oye el agua soñolienta chapotear
En la noche grande y llana donde el carro esponjoso
Hacen un ruido sordo de pasos y campanas.

Un poco de viento cae sobre las colinas cercanas
Por ahora, vientos de hormiga hasta los árboles cansados,
Fluye suavemente un olor de cocina
A las puertas de los hoteles abiertos en los muelles.

— Y esto es de repente, extraño estallido
El grito de violines en la sombra que calla,
Es como si la noche se iluminara de escarlata
Y que todo deseo de la ciudad cantara…

Por violines, por cantos de Napoli o de Venise,
Música de miseria et de aturdimiento,
Es como si la noche misma tuviera esta crisis
De risas, de suspiros, de lágrimas, ¡extrañamente!

El corazón más desbordado en este instante
Como un cautivo atado que respira tan fuerte
que su aliento parece aligerar la cuerda
Hasta que todo el ser insurgente salga;

Oh medianeros cantores de raíces a Italia,
Que sigue el ruido volando y poco vivo de plata,
Hermosos miembros de la melancolía
Durante las noches que hacen la felicidad más urgente,

Sacudan para nosotros su música lasciva,
Mientras el frente pesado en la oscuridad de nuestras manos,
Sentimos que el corazón se agrieta hasta las encías.
Y el placer en alargando un arco sobrehumano.

Ruptura del deseo, acidez soñadora,
Enredo de los nervios y de lo sentimental…
— Cuéntanos los deseos, los pesares, el tiempo valiente,
la barca, el beso, el ingrato olvido final.

Cantad asiduamente, para que la noche caliente
Esté junto a ti conmovida y desmayada a tus vueltas,
Pobres amantes fortalecidos por todos los amores que acechan,
desesperados dadores del triste y dulce beso…

Maravillando

Dios mío, no puedo decir cómo es fuerte
Mi corazón de esta mañana convertido en el sol de oro,
Ante todo lo que brilla y centellea fuera.

Nunca debo agotar mi alegría
De esta agua que brilla, de este aire que me ahoga,
¡De todo lo que del tiempo en mi alma empolvada!

Vendrán un día, en algún paraíso,
Estas colinas por las que he hecho muchas y dicho muchas,
Tráiganme el calor del perfume del mediodía,

¿Será recompensado mi yo ingenuo
Que los árboles con sus ramas que se adelantan
¿Me regalen flores de complacencia?

¿Espero el fin et paciente agitación
De rastrillos del verano que pasan en los guijarros
Como las manos que hicieron un trabajo largo y delicado.

¿Tendré casas con tejados de tejas rosas,
Con el cielo alrededor, que se desliza y descansa
Sobre los jardines, sobre los caminos, sobre todas las cosas…

Veré, cuando el día amarillo se vaya levantando,
Sobre las raíces, al lado del muro blanco de un convento,
Pasar de carros con los toros delante,

Y veré un pueblo feliz, avec su multitud
De los domingos, paseando, y arroyos que corren
Cerca de potreros sembrados de cáñamo y cebollinos;

Will I can, en en reprint saborear el olor del tiempo,
Et hacerme el corazón tan tierno et tan cedido,
¿Que los pájaros del aire se acomodarán dentro?

Oh tierra pequeña, divina, noble y grandiosa,
Ritmo de los juegos, lugar de los días y del misterio,
Ya que el deseo humano en ti saciar su sed,

¿Por qué tengo que, Todavía no tengo esto,
Este buen calmante de los cuerpos contendientes y cansados,
Y que siempre mi corazón hacia ti se destrozan …

Lluvia en verano

Oh, tarde lavada por la lluvia y septada por el viento,
¡Oh, tarde y luna!
Una hora se retira y la otra se adelanta,
hermosos todos;

El aire fresco parece luz todos los desvanecidos,
_ _ De sus angustias
Que en la tarde del verano velan muchos corazones
_ Que un corazón oprimen;

Estos sueños, estos suspiros, en el aire sentimental
De los crepúsculos,
Como se estiran, como se deslizan y duelen,
Como dan vueltas.

Pero la hermosa nube en la oscuridad deja
Fluir su onda
Sobre la tibieza de la tarde, de demasiado amor herida,
_ _ Oh profunda paz;

¡Qué calma! El silencio et la buena frescura…
_ _ El árbol gotea;
Nada de ruido en las casas, cerradas como flores,
_ _ Nada en la raíz;

Y en el aire empapado de agua donde más nada se asienta
_ _ Del alma humana
Se levanta un olor de hiedra y de perejil
_ _ Que sigue…

El Consejo

Ve, teme al destino:
Que no fue esta mañana.
Que viene esta tarde como la flecha,
En el deseo que no rompe casi…
El mañana no se traza :
No estás seguro del pasado.
Es a usted, usted puede tomarlo:
Pero, en la oscuridad que bajará,
Nada de hasard no se le conoce;
Siento como su corazón está desnudo,
Tierno, brutal et silencioso;
No temáis por la noche Vénus,
Y los afectados por el amor.
Que viene audaz, a su día,
Llevando la chispeante,
¡Ah! Muchos de plaisir y de lágrimas.

Eternidad

Mélissa:

Ô Rhodon, nuestros dos calores en nosotros se derraman,
Como si disfrutáramos de su agua vivaz
Así que mordimos los frutos de ramas bajas,
Apoyados en el melocotonero.

Rhodon:

Todos tus días hasta ahora, las sonrisas y los bailes,
Y las penas repentinas, la esperanza y los desvíos,
Apareció mi venida y preparó el amor.
Pero los besos poseen muchas otras estridencias.

Mélissa:

En los caminos por donde mis ojos te vieron venir,
Un día te seguí, el párpado cerrado,
Para volver a la sombra de los pensamientos.
Toda la fuerza del placer.

Rhodon:

La siguiente estación no será más hermosa.
Ven, deja que tu casa, tus hermanas, tus conjuntos dispersos,
Vean, no hay de ti, de mí, de nuestras miradas
Que como los pájaros carpinteros en el bosque llaman.

Mélissa:

Tiemblo, todo se desvanece, hay más que nosotros;
El cielo se tambalea, el espacio se aprieta.

Rhodon:

No hay más de ti ni de mí en la tierra.
Y el pequeño universo acerca nuestras rodillas.

Mélissa:

Alrededor de mi cuerpo cansado de tu imagen
Traigo todo el día tu recuerdo apasionado
Enrollado como una cinta de ansiedad y de deseo
Que me atenaza y me precipita…

Rodón:

¡Ah! qué divino temor en mi osadía vacila!

Mélissa

Mi corazón es como un bosque donde vendrán los dioses!…

La canción de Dafnis

No sé más que el aire es tierno, que el día
Es brillante, la sal brillante, la canela perfumada,
Mi alma en todo fluye ahora
Excepto en la certeza de la felicidad del amor

–Cuando por tomar un limón, se curva una rama
Y sube un poco a las piedras del camino,
No veo la fruta dorada que así veo tu mano,
Y el color del dia que por tu pierna blanca.

Sé que no existe menos donde no se mezcla
Tu deseo et la mina esclavizada y fiera,
Y no tengo sed del agua si pones tu boca
En el borde de la belleza arroyo lleno de guijarros rollos.

No creo que al tiempo, al sol, a las tormentas,
No creo que al amor triste y dulce sólo.
–Es el día cuando ríes, y la noche cuando yaces,
Y el infinito se agota en el lago de dos caras
Cuando mi tormento ávido aspire tu tormento…

La Persecución

Bien quisieran los corazones saber bien,
Pero el amor danza entre los seres,
Va del uno al otro esperando
Y como el viento afecta a las plantas
Mezcla dulces esencias;
Pero las almas que se distancian
Son más rápidas en su carrera
Que el aire, el perfume y la fuente
Y enseñan en vano a obtener,
El amor no es ni feliz ni tierno…

Las plantas de Ariane

El viento que hace caer las ciruelas,
_ _ Los membrillos verdes,
Que bambolea la luna,
El viento que lleva al mar,

El viento que rompe y desgarra,
_ _ El viento frío,
Que viene y que se ensaña
Sobre mi corazón en desorden,

Que viene como en las hojas,
_ _ El viento claro,
Sobre mi corazón, et que lo recoge.
Mi corazón et su savia amarga.

Ah! que la tormenta wii viene
_ _ Salto a salto.
Que toma en mi cabeza
Mi dolor que se dobla en la ronda.

¡Ah! que viene y que se lleva
_ _ Huyendo,
Mi pesado corazón como una puerta
Que se abre et aletea en el viento

Que lo bing ant que es un knockout
_ _ Los pedazos
A la luna, al árbol, a las bestias,
En el aire, en la sombra, en el agua,

Para que vuelvan a mí menos
_ _ Por siempre,
Por mi alma y de ella propia
Que amé…

La Inspiración

Cuando el deseo ardiente en el fondo del corazón desciende,
La hermosa postura nace y prolonga la sangre.

Y cuando el bosque verde al borde del temblor sueña,
El verde que se conmueve que imitar y asemejarse a él.

Rechazando apenas la temerosa vergüenza
La charla cercana apagada como los brazos;

Y, rebotando para que las fuentes feroces,
Las palabras van, presionando, llorando comme las bocas,

Armado con espuela, alas y dardo
Las palabras descienden o parpadean vivas como una mirada,

Así, atando estas flores en lo más alto del fuste,
La exaltación humea y late como el tiempo,

Y esto es que sonriendo al ser mirado
Los deseos en todas partes conducen sus pies divinos.

Los cantos más rudos, más fuertes son aquellos
Que los vivos estremecimientos con sueños hacen;

Todo es brillante el pensador que su tormento acosa,
Apretando sus dedos en sus cabellos profundos,
Retirándose abrasado por chispas humanas.

La primera angustia

Caminamos en verano por el polvo alto
De caminos blancos, bordes de hierba y de soapwort.

El sus descendente se deshizo sobre nosotros,
Je vi tus cabellos, tus brazos y tus rodillas.

El inmenso perfume del sueño y de la otredad
Era como un rosal que florece y que bendice.

Suspiré muchas veces por eso
Por eso un poco de mi alma en soplo se fue.

La tarde voló lejos, la tarde tan inclinada y tan triste,
Era como el fin de todo lo que existe.

Pude ver que nada de mi te molestaba,
¡En mi casa esta angustia et en tu casa esta paz!

Sentí, incluso que mi dolor era vano,
Algo terminando et pasando en mis venas.

Y como los niños garde su seriedad,
Te hablé, con esta herida al lado…

–Hice a un lado las redes espinosas a mi paso.
Para que no vinieran a rasgar tu cara,

Fuimos, suspiré del frío de tus dedos desnudos,
Y cuando al final se visitó la tarde

Yo escuchaba, sin ver nada en la raíz que seguía,
Tus pasos tiemblan dentro de mi y caminan

Volvimos así al susurro del jardín,
La humedad volaba, oí al pasar

-¡Ah ! como ese ruido permitir en mi memoria–
En el aire en movimiento y caliente, chirriante balanceo

Y volví así, borracho del tiempo de verano,
Harto de todo, pasando de tener verano

Yo, el niño atrevido y vivaz, y tú, la mujer,
Y de traerte todo el día sobre mi alma…

Lista de traducciones de poesía
(Français, English, Español, Italiano, Deutsch, Nederlands, Svenska)
W. B. Yeats, Rupert Brooke, Anna de Noailles, Léon-Paul Fargue

Traducción | Para la música de Léon-Paul Fargue

A Francis Jourdain

Sueños

Un niño pequeño
Alrededor de las canicas..
Una voz apagada
De altos alrededores..

Los ojos si pesan
De los que te aman
Reflexionando y pasando
Entre los árboles..

En el gran órgano
De qué estación
Haz grande la ola
Por viejas partidas..

En un viejo sueño
A las tierras lejanas
De cosas valientes
Rompen sabios.

Arbores

Lagunas de vidrieras destellan el silencio
En las glorietas a los ojos verdes donde sonríe Marie…
Pasado bajo el arco verde…

Un brazo de columpio inciensa el silencio
¡Con un final de bata que miran et que cantan!
Los que se habla causa por viejos domingos
En honor del pasado.

El brillo de sus manos reflejan el silencio
Que raya
Sobre la raíz, al exterior, ciclistas que hacen
Un ruido de libélula – qué punto et qué pliegue…

Bajo el arco verde que palidece, ella sonríe…

Mi corazón golpea la puerta
En la oscuridad..
Me gusta muy horrible el dicho…
Pasa en mi vaso,
Como las alas claras,
Sus gestos, su sonrisa…

Órgano en la ventana

Aquellos que fue capaz de bordar tu corazón, en la ventana
longtemps, contre leur cœur, vous ne verrez plus…

… Un niño juega y llora
En la esquina caliente y rubia
Donde el sol describió
Las cosas que existen…

El órgano muestra su queja donde danza un corazón arde
Como en boquillas de agua disparando
Montones de huevos apuntados…

Este vals debe complacer al archiduque Rodolphe…
Las gafas se abrieron en la sombra su travesía…

Un gesto de frenado se enciende
El bulto a ojos se cierra,
Un enrojecimiento aflora a los paseos de la noche…

Sobre aquel Sable d’Olonne ou en aquel Dieulouard
Encontré el olvido de su cara pálida…

En tierras

Un nombre: Cromac, nos hace hablar
En un golfe oscuro… Oh muerte de amor,
Sé menos triste de tener lágrima
Por otros nombres, por otros días

O fueras como ciego
Que miran en la sombra roja
Y juega con sus manos arañadas
En el viejo banco de su infancia…

Como ciego, cuando considera
Y refunfuña, y que su corazón gruñe
Contra la belleza del cuerpo tibio
Que lo mira, todo de lágrimas…

Cromac. La casa bajo las ramas,
Donde la ventana con los ojos floridos
Mueve sus largas manos blancas,
Suavemente, sin ruido, sobre su corazón…

Interior

Lienzos, cosas secas durante a rayos de sol…
El viejo rifle mira fijamente
En la pared claro..
Sueño a tono gris. Todo es como tiempo pasado. Escucha…
La alta chimenea
Borra su antigua queja y su olor
Y ahueca su espinazo de viejo pájaro negro…
Tiene aún al frente sus imágenes de alma cruel
Y sus jarrones de lotería a nombre de oro..
Y el click recluso en la sombra et la caja
Hogweed su corazón con una dulzura oscura…

Igual a las caras rond de espectadores
Las placas se inclinan en los balcones de viejo aparador
Donde las líneas de fruta que hace cadena, florecen
En su callejón de sombra color de berenjena..
Abro un cajón donde veo nueces vacías
Y la sombra de mis manos que se deslizan sobre las cosas…
Y hay colores vivos, fríos…
Y hay olores de intimidades seguras…
Esto huele la caja, y la pimienta de viejas partidas,
y el libro de clase, y la capilla desaparecida..

Una ventana apretada empuja avispas
Frapping a la claraboya azul…
Un gato grande pasó suavemente como susurra,
Y usted levanta una mirada donde mira el ennui sabio
Por el sol en el fluke a lente verde dorado..

Estaría tranquilo. Todo está allí como el tiempo pasado. Escucha…

En vacaciones

La bonita rama redonda del camino
Conduce a la iglesia del pueblo,
Donde Camélia tira de las manos
La vejez y la frialdad del armonio
Para la misa de mañana…

Je la escucho cantar
De aquí, donde estaba
Como me iré del castañar
Por el camino cubierto donde planean los argynnes
Que persiguen le ruido del molino de viento…

Hizo tan bien, este canto de granizo,
Como un placer superpuesto al viejo,
Que llegó redondeando lentamente,
Cortó los delgados gritos de los pájaros,
En los perfumes y en los ruidos,
Hasta que en el verde hallow muchos horribles insectos que cosen
Donde olvidé mi ciudad, donde olvidé mis noches

El señor de Beaufort que es un soñador
Como yo, creo,
Escúchalo también, en su ventana,,,
Él, mañana, domingo, tocará la trompa
Hasta el mediodía…

Romance

Seguro que te amamos,
Marie… Tú lo sabes,
¿verdad? ¿Te acuerdas?…

Una noche
(Salimos por la noche
Arthème y yo), fuimos sin ruido ves
En el ábside del cielo de verano, como a la iglesia…

Había luz y se leía…

Guardamos los dessins
Por tres lápices, et los pájaros por tinta azul
Que hacías…

¡Ah! ¡Marie, cantabas tan bien!
Fue en la época
Donde eras feliz en la escuela de las hermanas
Donde el desfile todas las flores pálidas
Cantó dans el desierto del domingo…,
Temblando
Estaba contigo todo de blanco…
El órgano hablaba a la sombra en la iglesia…
En brillo durante el día azul…
Por las heridas fu vidriera, la llamada de golpe
Donde derretir un gran abejorro de ónice! perseguía el fuego
De velas, a ti eran grises
Por la luz y los gatos sabios…

Como pasa la hora pálida

Un día, al atardecer, pasa, antes de la lluvia,
A lo largo de las paredes de un parque donde sueña la belleza árboles ..
Les sigue mucho tiempo, el tiempo pasa
Que las manos de la noche se cuelan en las paredes viejas…

Pero lo que son problemas que a medida que pasa la hora pálida
¿Quién rizos a manos negras de rejas?
Esta tarde, la calma después de la lluvia tiene algo
Que hacen considerar del exilio et a la noche
Oye muchos ruidos
De hojas por todas partes
Como un fuego que toma..
Ramas que destellan. El silencio
Amor
Et pasa de olores si penetra
Que olvidó que había otros
E hicieron el olor igual que la vida…

Más después, pedacito del Sol dorado
¡Una hoja, et dos, et luego todo!
Luego, el nuevo pájaro que se atreve el primero
Después de la lluvia

¡Canta!
Y como una flor punzante sale de la lámpara apagada
Aparece en mi corazón el regalo de un viejo sueño…

Un rayo al acecho de nuevo en la cresta de la pared,
Se desliza a la mano tranquila et nos lleva a la sombra…
¿Es la lluvia? ¿Es la lluvia?
A lo lejos, de no viejo y negro
Alejándose
A lo largo de las paredes del parque o los viejos árboles sueñan…

Domingos

Sobre campos como el mar, el olor ronco de las hierbas,
Un viento de campana en las flores antes de la lluvia,
De voces claras de niños en el parque azul de la lluvia

Un sol sombrío abierto a las miserias, todo allí
De moda en la languidez de esta tarde..
La hora del canto. Debe ser dulce. Los que me aman están allí…

Oigo las palabras de los niños, tranquilas como el mediodía.
La mesa puesta simple y alegre con las cosas
Puro como un silencio de velas aquí…

El cielo da su triste fiebre como un beneficio…
Un gran día de pueblo encanta las ventanas…
La gente mantiene la lámpara es festival y de flores…

A lo lejos un órgano joue su miel sob…
Oh, quiero decir por ti…

Amaneceres

Que el alba tome viento nuevo
Y que juega a cuatro esquinas
Con nostalgia en los pueblos
En los cruces espejos decorados
Que atraen las viejas miradas
Sutilmente al fondo de las tumbas lejanas..

Que las ratas que conducen sin ruido
De árbol en árbol, fuera de sus rejas
En el arroyo que el tiempo desvaneció
A través de tu gran sombra.
Cuando las cosas te miran
Lo mismo rápidamente que las miran..

Que abrió por sí mismo por terrible malo
Las corolas des carniceros
Donde gotea de la sangre que yace
Y que el cielo se levanta a golpes apagados
Donde un remarker amarra y fuma
De una sombra de la nariz contra el sol…

Que el mecanicista cierra el horno
Donde se cuece la vieja ceniza
Y que una mujer vigila
A ojos de padre et de criado
Sobre una puerta donde el viento se hincha
Sopla su humo que canta
Y verso el Negro de manos lentas.

Que el alba enreda el viento áspero
En el árbol donde peina la luna
Et que sueña la playa
Cubre a un orybe abajo
Donde de extranjeros tiemblan los insectos
Sensibles como las escamas
En una nube vieja que duerme

Sopla — por la que se canta
Una canción baja, fuera de lugar
Donde es pregunta a las mujeres
De blues vuelve al campo,
De promesas y de poemas,
— Y que tu corazón sigue y llora
De llanto de lágrimas antiguas.

Canción

El juego de los fabricantes
Para nuestro uso, los objetos
Usualmente — Los objetos aman…

El ruido de cristal evocó
Lo mismo a un sueño superficial
No ha preocupado, no ha preocupado
La gente — de su prosperidad..

Hacen en las cantidades
Sin conmoverse de su belleza
Y, para satisfacer a las ventas,
Nuestra hermana pequeña la lámpara,
La lámpara que ve nuestros abrazos…

Nuestra hermanita la lámpara
A la ronda ver nuestros abrazos.
Como los transeúntes ella dormía
Sin ruido, en el hueco del montículo verde..

Todos los días se encerraba
En su rollo y se recogía
Y callaba como calla
Una colmena, sin ruido del invierno…

Pero es el tiempo Un pequeño
Estrella de álamo y periclita…
A la tristeza azul de cruzar
La mosca silencia su ruido..

Y la lámpara hace su luz
Suave y pálida, color de playas
Color de trigo, color de arenas,
Color de arenas del desierto..

En una casa que ignora
La tarde se levanta rayo de peligro
Y espera en un rellano
En el frente de una puerta marcada.

1898

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