Appunti su Joseph Haydn e le sue opere

Panoramica

Joseph Haydn (1732-1809) è stato un compositore austriaco e una delle figure più significative del periodo classico. Spesso definito “padre della sinfonia” e “padre del quartetto d’archi”, Haydn svolse un ruolo cruciale nello sviluppo di entrambi i generi. I suoi contributi allo stile classico gettarono le basi per compositori come Mozart e Beethoven, che ammirarono e furono influenzati dal suo lavoro.

La sua prima vita
Haydn nacque nel villaggio di Rohrau, in Austria, da una famiglia modesta. Il suo talento musicale fu evidente fin da subito e divenne corista presso la Cattedrale di Santo Stefano a Vienna. Dopo la rottura della voce, lavorò come musicista libero professionista, insegnante e compositore, ottenendo gradualmente il riconoscimento.

I punti salienti della carriera
Nel 1761, Haydn divenne Vice-Kapellmeister (e poi Kapellmeister) della famiglia Esterházy, una ricca casa nobiliare ungherese. Li servì per quasi 30 anni, componendo ed eseguendo musica per la loro orchestra privata e per i loro ensemble da camera. Le risorse e la libertà creativa offerte da questa posizione permisero a Haydn di sperimentare e perfezionare la sua arte.

Sinfonie: Haydn compose 104 sinfonie, molte delle quali mostrano la sua padronanza della forma, della melodia e dell’umorismo. Tra le più importanti vi sono le “Sinfonie di Londra”, scritte durante le sue visite in Inghilterra.
Quartetti per archi: I suoi 68 quartetti per archi sono pietre miliari della musica da camera. I quartetti op. 33, soprannominati “Quartetti russi”, furono particolarmente innovativi e influenti.
Musica sacra: Haydn scrisse diverse messe importanti, come la Messa di Nelson, e due oratori, La creazione e Le stagioni, che rimangono punti fermi del repertorio corale.
Musica per pianoforte: compose anche sonate e trii per tastiera, che dimostrano la sua arguzia e il suo fascino.
Stile e influenza
La musica di Haydn è caratterizzata da chiarezza, equilibrio e uso inventivo dei motivi. Aveva un’attitudine all’umorismo nella musica, utilizzando spesso pause inaspettate, cambi di tonalità sorprendenti e temi giocosi. Le sue opere influenzarono Mozart, di cui fu amico intimo, e Beethoven, che studiò con lui per un certo periodo.

Gli ultimi anni e l’eredità
Negli ultimi anni Haydn raggiunse una fama internazionale, in particolare durante le sue visite a Londra, dove fu celebrato per le sue sinfonie. Si ritirò a Vienna, dove continuò a comporre fino al declino della sua salute.

L’influenza di Haydn sullo stile classico è incommensurabile e la sua musica rimane una pietra miliare del repertorio classico occidentale. Il suo approccio innovativo alla forma, allo sviluppo tematico e all’orchestrazione ha stabilito uno standard che ha influenzato profondamente generazioni di compositori.

Storia

La vita di Joseph Haydn è la storia di un viaggio straordinario da umili origini fino a diventare uno dei compositori più influenti della storia della musica occidentale. Nato il 31 marzo 1732 nel piccolo villaggio austriaco di Rohrau, Haydn era il secondo di dodici figli di una famiglia di mezzi modesti. Il padre era un costruttore di ruote e la madre era stata cuoca in una casa nobile. Sebbene nessuno dei due genitori avesse ricevuto una formazione musicale formale, essi riconobbero presto il talento di Joseph e ne incoraggiarono l’amore.

Quando Haydn aveva solo sei anni, le sue capacità musicali attirarono l’attenzione di un lontano parente, Johann Matthias Franck, che lo invitò a vivere con lui a Hainburg e a ricevere un’istruzione formale. Haydn imparò a cantare, a suonare il clavicembalo e il violino. La vita a Hainburg era difficile – spesso soffriva la fame e viveva in condizioni disagiate – ma l’esperienza lo preparò per il passo successivo della sua carriera. All’età di otto anni fu reclutato per entrare nel coro della Cattedrale di Santo Stefano a Vienna. Lì ricevette una rigorosa formazione musicale e sviluppò le sue capacità.

La vita nel coro della cattedrale era disciplinata e impegnativa, ma offriva a Haydn la possibilità di entrare in un ambiente musicale ricco. Rimase fino a quando, alla fine dell’adolescenza, la sua voce si ruppe, dopodiché fu licenziato. Senza un soldo e senza una strada chiara per il futuro, Haydn lavorò come musicista indipendente, insegnando ed esibendosi ovunque potesse. Visse in condizioni misere, ma mantenne una feroce determinazione a migliorarsi. Durante questo periodo, imparò a comporre studiando le opere di Carl Philipp Emanuel Bach e di altri importanti compositori dell’epoca.

Nel 1757 la fortuna di Haydn cominciò a cambiare. Fu assunto come Kapellmeister per il nobile boemo conte Morzin. Questa posizione gli diede l’opportunità di comporre sinfonie e di perfezionare il suo stile. Il suo talento fu rapidamente riconosciuto e nel 1761 fu nominato vice-cappellano della famiglia Esterházy, una delle famiglie nobili più ricche d’Europa. Questo fu un momento cruciale della sua carriera.

Per quasi 30 anni Haydn servì gli Esterházy, prima sotto il principe Paul Anton e poi sotto il principe Nikolaus. Nel remoto palazzo della famiglia, Haydn ebbe a disposizione un’orchestra privata e una tela quasi illimitata per la sperimentazione. È qui che sviluppò il suo stile caratteristico, creando sinfonie, quartetti d’archi, opere e lavori da camera. Isolato da Vienna e dalle sue tendenze musicali, Haydn osservò in seguito: “Ero tagliato fuori dal mondo. Non c’era nessuno vicino che mi confondesse, così fui costretto a diventare originale”.

La reputazione di Haydn crebbe costantemente durante gli anni trascorsi con gli Esterházy, ma la sua fama raggiunse nuove vette negli anni 1780, quando le sue opere cominciarono ad essere ampiamente pubblicate. Fece amicizia con Mozart, che lo ammirava molto, e il loro rispetto reciproco divenne una delle amicizie più famose della storia della musica. L’influenza di Haydn si estese anche a una generazione più giovane: Beethoven studiò brevemente con lui negli anni 1790.

Nel 1790, il principe Nikolaus morì e il suo successore, il principe Anton, sciolse l’orchestra. Ciò permise a Haydn di accettare un invito a Londra, dove sperimentò un nuovo livello di celebrità internazionale. Durante le due visite in Inghilterra (1791-1792 e 1794-1795), Haydn compose alcune delle sue più grandi sinfonie, oggi note come “Sinfonie di Londra”, ricevendo l’adorazione del pubblico e della critica. Fu celebrato non solo come compositore, ma anche come icona culturale.

Negli ultimi anni Haydn tornò a Vienna, dove compose due oratori monumentali, La creazione (1798) e Le stagioni (1801), opere che riflettevano la sua profonda fede e il suo amore per la natura. A questo punto la salute di Haydn cominciò a declinare ed egli si ritirò gradualmente dalla composizione. Trascorse gli ultimi anni in un tranquillo ritiro, circondato da amici e ammiratori. Morì il 31 maggio 1809, durante le guerre napoleoniche, mentre le truppe francesi occupavano Vienna.

La vita di Joseph Haydn fu all’insegna della creatività, della resilienza e dell’ottimismo. Reduce dalla povertà, divenne una figura di spicco dell’era classica, dando forma alla sinfonia, al quartetto d’archi e a gran parte delle basi strutturali della musica occidentale. La sua eredità non è solo nella sua musica, ma anche nell’ispirazione che ha fornito a compositori come Mozart e Beethoven, assicurando il suo posto nel pantheon dei grandi compositori.

Cronologia

1732: nasce il 31 marzo a Rohrau, in Austria, da un carrellista e da una cuoca.
1738: si trasferisce a Hainburg per vivere con un parente e iniziare la formazione musicale.
1740: Entra nel coro della Cattedrale di Santo Stefano a Vienna.
1749: viene licenziato dal coro in seguito alla rottura della voce; inizia a lavorare come musicista indipendente.
1757: diventa Kapellmeister del conte Morzin e compone le sue prime sinfonie.
1761: Viene nominato vice-cappellano della famiglia Esterházy.
1766: promosso Kapellmeister; compone ampiamente per l’orchestra Esterházy.
1780s: Guadagna fama internazionale con le opere pubblicate, fa amicizia con Mozart.
1790: Muore il principe Nikolaus Esterházy; Haydn è libero di viaggiare.
1791-1792: Prima visita a Londra; compone sinfonie e riceve ampi consensi.
1794-1795: seconda visita a Londra; scrive le “London Symphonies”.
1798: Compone l’oratorio La creazione.
1801: Completa l’oratorio Le stagioni.
1809: muore il 31 maggio a Vienna durante l’occupazione napoleonica della città.

Caratteristiche della musica

La musica di Joseph Haydn si caratterizza per la chiarezza, l’equilibrio, l’innovazione e l’umorismo, caratteristiche dello stile classico. Ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo di forme e generi che sono diventati centrali nella musica classica occidentale, come la sinfonia e il quartetto d’archi. Ecco le caratteristiche principali della musica di Haydn:

1. Struttura e forma

Haydn fu un maestro della forma musicale, in particolare nelle sinfonie, nei quartetti per archi e nelle sonate. Aderì agli ideali classici di chiarezza e simmetria, perfezionando forme come la sonata-allegro e il rondò.
Le sue opere presentano spesso una progressione logica e un equilibrio tra le sezioni, che le rendono coese e facili da seguire.

2. Sviluppo tematico

Haydn aveva il dono di creare temi memorabili e di svilupparli in modo innovativo.
Spesso utilizzava un singolo motivo o tema e lo trasformava nel corso di un movimento, una tecnica che ha influenzato compositori successivi come Beethoven.

3. Giocosità e umorismo

La musica di Haydn è nota per la sua arguzia e le sue sorprese, che gli valsero il soprannome di “Papa Haydn”.
Alcuni esempi sono:
Sinfonia “a sorpresa” (n. 94): Presenta un accordo forte e inaspettato in un passaggio tranquillo.
Uso di falsi finali e cambi di tonalità inaspettati per divertire o ingannare gli ascoltatori.

4. Innovazione

Quartetti d’archi: Haydn elevò il quartetto d’archi alla ribalta, sviluppando il suo stile colloquiale in cui tutti gli strumenti hanno la stessa importanza.
Sinfonie: Ha ampliato la portata e la profondità emotiva della sinfonia, influenzando profondamente il genere.
Orchestrazione: La sua scrittura orchestrale è inventiva e spesso mette in mostra combinazioni strumentali e timbriche uniche.

5. Espressività

Sebbene gran parte della musica di Haydn sia leggera, egli scrisse anche opere profondamente espressive, soprattutto durante il suo periodo di “Sturm und Drang” (tempesta e stress) negli anni 1760 e 1770.
Opere come la Sinfonia n. 44 (Trauer) e la Sinfonia n. 45 (Addio) riflettono una maggiore intensità emotiva e toni più cupi.

6. Uso di elementi popolari

Haydn incorporò spesso elementi di musica popolare provenienti dalle sue origini austriache e ungheresi nelle sue melodie, nei ritmi e nelle forme di danza.

7. Musica corale e vocale

Le opere sacre di Haydn, come La creazione e Le stagioni, sono esempi monumentali di musica vocale del periodo classico. Sono caratterizzate da contrasti drammatici, da una vivida pittura di parole e da cori grandiosi.
Le sue opere e le sue canzoni, anche se meno famose, mostrano la sua abilità nello scrivere per la voce umana.

8. Creatività armonica

Haydn era avventuroso con l’armonia, utilizzando sorprendenti modulazioni di tonalità e inaspettate progressioni di accordi per mantenere la sua musica fresca e coinvolgente.

9. Economia ed efficienza

Haydn era abile nel raggiungere il massimo impatto con un materiale minimo. Spesso costruiva interi movimenti a partire da piccoli motivi o semplici temi, mettendo in mostra la sua ingegnosità compositiva.

10. Influenza sui compositori successivi

Le innovazioni di Haydn gettarono le basi dello stile classico e influenzarono contemporanei come Mozart e compositori più giovani come Beethoven, che ampliarono i suoi principi.

Relazioni con altri compositori

Joseph Haydn ebbe rapporti diretti e significativi con diversi compositori importanti del suo tempo e la sua influenza sugli altri fu profonda. Ecco i collegamenti principali:

1. Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Amicizia: Haydn e Mozart condividevano una profonda ammirazione reciproca. Si incontrarono per la prima volta a Vienna all’inizio del 1780 e spesso suonavano insieme, in particolare quartetti per archi.
Influenza: I quartetti per archi di Haydn, in particolare l’Op. 20, ispirarono i Quartetti Haydn di Mozart (K. 387-K. 465). Mozart dedicò questi sei quartetti ad Haydn con una toccante prefazione che esprimeva gratitudine per la sua guida.
Citazioni: Haydn disse al padre di Mozart, Leopold, “Tuo figlio è il più grande compositore che io conosca, sia di persona che di nome”.
Linguaggio musicale condiviso: Entrambi i compositori hanno arricchito lo stile classico e la loro musica riflette un’influenza reciproca nell’armonia, nel contrappunto e nello sviluppo tematico.

2. Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Rapporto insegnante-allievo: Haydn insegnò a Beethoven per un breve periodo tra il 1792 e il 1794, quando Beethoven si trasferì a Vienna.
Tensioni: Sebbene Beethoven rispettasse Haydn, il loro rapporto non era privo di tensioni. Beethoven riteneva spesso che Haydn non gli prestasse sufficiente attenzione o critica durante le lezioni. Haydn, d’altro canto, riconosceva l’immenso talento di Beethoven, ma poteva essere perplesso dallo stile ambizioso del giovane compositore.
Influenza: La padronanza della forma e lo sviluppo tematico di Haydn influenzarono fortemente le prime opere di Beethoven, tra cui i quartetti per archi op. 18 e le prime due sinfonie. Le opere successive di Beethoven ampliarono le innovazioni di Haydn.

3. Michael Haydn (1737-1806)

Fratello: Il fratello minore di Joseph, Michael Haydn, fu un compositore di spicco, noto per la sua musica sacra e le sue sinfonie.
Rapporto: Joseph sostenne la carriera di Michael e ne riconobbe il talento. Sebbene i loro stili fossero diversi, Joseph aveva un’alta considerazione per le opere corali di Michael.

4. Antonio Salieri (1750-1825)

Interazione professionale: Haydn e Salieri lavorarono in circoli sovrapposti a Vienna e occasionalmente collaborarono a progetti per la corte imperiale.
Rispetto reciproco: Sebbene i loro stili differissero – Haydn e Salieri erano più concentrati sull’opera e Haydn sulle forme strumentali – c’era un cameratismo professionale tra loro.

5. Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)

Influenza ispiratrice: Haydn non conobbe personalmente C.P.E. Bach, ma la musica di Bach, in particolare le sue opere per tastiera espressive e innovative, influenzarono notevolmente lo stile compositivo di Haydn durante gli anni della sua formazione. Haydn lo considerava una delle sue prime influenze più importanti.

6. Johann Peter Salomon (1745-1815)

Collaboratore: Salomon, violinista e impresario tedesco, invitò Haydn a Londra per due visite (1791-1792 e 1794-1795). Durante questo periodo, Haydn compose le Sinfonie di Londra, che furono tra le sue opere più importanti. Salomon ebbe un ruolo cruciale nell’ampliare la fama di Haydn.

7. Franz Schubert (1797-1828)

Collegamento indiretto: Schubert fu profondamente influenzato dalle sinfonie e dai quartetti di Haydn, anche se non si incontrarono mai. Lo stile strutturato e lirico di Haydn lasciò un’impressione duratura sulla musica di Schubert.

8. Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Influenza postuma: Haydn fu esposto all’opera di J.S. Bach più tardi nella vita, in particolare attraverso l’influenza di C.P.E. Bach. Sebbene la musica di Haydn sia più rappresentativa dello stile classico, egli ammirava la maestria contrappuntistica di Bach, che influenzò sottilmente alcune delle sue opere successive.

9. Niccolò Piccinni (1728-1800)

Rivalità amichevole: Haydn incontrò Piccinni, un compositore d’opera italiano, durante i suoi viaggi in Europa. Sebbene i loro interessi musicali differissero, si rispettavano a vicenda per la loro abilità artistica.
Questi legami illustrano il ruolo centrale di Haydn come mentore e innovatore nel periodo classico.

Relazione con Wolfgang Amadeus Mozart

Il rapporto tra Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart fu di profonda ammirazione, rispetto e amicizia reciproca. Nonostante la differenza di età – Haydn aveva 24 anni in più di Mozart – i due compositori condivisero uno stretto legame, sia personale che musicale. Ecco una panoramica del loro rapporto:

1. Incontro e amicizia

Haydn e Mozart si incontrarono probabilmente a Vienna all’inizio del 1780, quando entrambi erano attivi nella vivace scena musicale della città.
I due divennero amici grazie al loro comune coinvolgimento nella musica da camera. Haydn e Mozart suonavano spesso insieme quartetti d’archi, con Haydn al violino e Mozart alla viola.

2. Ammirazione reciproca

Haydn su Mozart: Haydn lodò notoriamente il genio di Mozart. In una conversazione con il padre di Mozart, Leopold, Haydn disse,
“Davanti a Dio e come uomo onesto, ti dico che tuo figlio è il più grande compositore che io conosca, sia di persona che di nome”.
Mozart su Haydn: Mozart ammirava profondamente la musica di Haydn, soprattutto i suoi quartetti per archi e le sue sinfonie. Si riferiva ad Haydn come al suo mentore e traeva ispirazione dalle sue opere.

3. Influenza reciproca

Influenza di Mozart su Haydn: La maestria di Mozart nella complessità armonica e nella profondità emotiva influenzò le opere successive di Haydn, in particolare i quartetti per archi e la musica sacra.
Influenza di Haydn su Mozart: i quartetti per archi di Haydn, in particolare i Quartetti op. 20 (1772), ispirarono Mozart a scrivere i suoi Quartetti Haydn (K. 387-465), che dedicò a Haydn con una sentita prefazione.

prefazione:
“Al mio caro amico Haydn, questi sei quartetti sono il frutto di un lungo e laborioso impegno”.

4. Collaborazione e ideali musicali condivisi

Entrambi i compositori furono innovatori dello stile classico, condividendo l’attenzione per la chiarezza, l’equilibrio e lo sviluppo tematico.
Avevano gusti simili in fatto di armonia, contrappunto e uso dell’umorismo nelle loro composizioni.

5. Legame personale

L’amicizia tra Haydn e Mozart andava oltre la musica. Amavano la compagnia reciproca e il loro cameratismo era evidente nelle loro interazioni.
Haydn, che non aveva figli propri, potrebbe aver visto Mozart come una sorta di protetto o figlio spirituale.

6. Reazione di Haydn alla morte di Mozart

Quando Mozart morì inaspettatamente nel 1791 all’età di 35 anni, Haydn ne fu sconvolto. Secondo quanto riferito, disse,
“Una tale perdita è irreparabile”.
Haydn visse altri 18 anni dopo la morte di Mozart e continuò ad avere a cuore la musica di Mozart, parlando spesso di lui con grande affetto.

7. L’eredità della loro relazione

La loro amicizia rappresenta una delle relazioni personali e artistiche più significative della storia della musica occidentale.
La guida di Haydn e l’influenza reciproca di Mozart contribuirono a definire l’epoca classica e a gettare le basi per la musica di Beethoven e oltre.

Come esecutore o direttore d’orchestra

Joseph Haydn era noto soprattutto come compositore, ma nel corso della sua carriera ha svolto un ruolo significativo anche come esecutore e direttore d’orchestra. Ecco una panoramica delle sue attività in questi settori:

1. Come esecutore

Strumenti:
Haydn era abile in diversi strumenti, tra cui:

Violino: suonò ampiamente il violino nei primi anni di vita, in particolare durante il periodo trascorso presso la Cattedrale di Santo Stefano a Vienna e come giovane musicista indipendente.
Strumenti a tastiera: Haydn era abile al clavicembalo e più tardi al fortepiano, dove spesso eseguiva le sue composizioni.
Violoncello: è provato che Haydn avesse una certa esperienza con il violoncello, in particolare durante il periodo trascorso alla corte di Esterházy.
Esecutore di musica da camera:
Haydn si esibiva spesso in contesti di musica da camera, in particolare con quartetti d’archi. Spesso suonava il primo violino in questi ensemble, mostrando la sua capacità di impegnarsi direttamente con la musica che componeva. Durante la sua amicizia con Mozart, i due suonarono insieme dei quartetti, con Haydn al violino e Mozart alla viola.

Improvvisatore:
Haydn era un eccellente improvvisatore sugli strumenti a tastiera. Questa abilità era essenziale nel suo ruolo di compositore di sinfonie, concerti e altre opere in cui l’improvvisazione era talvolta prevista durante le esecuzioni.

2. Come direttore d’orchestra

Kapellmeister per la famiglia Esterházy:
Haydn fu Kapellmeister (direttore musicale) della famiglia Esterházy dal 1761 al 1790. In questo ruolo era responsabile di:

Dirigere l’orchestra nelle esecuzioni delle sue sinfonie, opere e altri lavori.
Dirigere la musica da camera e le esecuzioni vocali per gli eventi di corte.
Stile di direzione d’orchestra:
All’epoca di Haydn, i direttori d’orchestra non stavano in piedi davanti all’orchestra con una bacchetta come fanno i direttori moderni. Al contrario, Haydn spesso dirigeva le esecuzioni dal clavicembalo o dal primo violino. Era noto per la sua chiara direzione e per la sua capacità di ispirare i musicisti.

Sinfonie di Londra:
Durante i suoi due viaggi a Londra (1791-1792 e 1794-1795), Haydn diresse le sue famose Sinfonie di Londra. Queste esecuzioni furono eventi importanti, con Haydn che dirigeva grandi orchestre davanti a un pubblico entusiasta. La sua direzione a Londra cementò la sua reputazione di compositore ed esecutore di levatura internazionale.

Direzione delle prove:
Haydn era noto per la sua meticolosa preparazione durante le prove. Lavorava a stretto contatto con i musicisti, assicurandosi che la sua musica fosse eseguita con precisione ed energia. Il suo umorismo e la sua personalità bonaria lo aiutavano a mantenere rapporti positivi con i suoi ensemble.

3. Eredità come esecutore-conduttore

Il doppio ruolo di Haydn, compositore ed esecutore, gli permise di mantenere un controllo diretto sull’interpretazione della sua musica, assicurando che le esecuzioni catturassero le sue intenzioni artistiche.
Il suo stile di direzione, caratterizzato da chiarezza, disciplina e calore, ha ispirato i musicisti e ha stabilito uno standard per i direttori-compositori del periodo classico.
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Come insegnante di musica

Il ruolo di Joseph Haydn come insegnante di musica fu una parte importante ma meno enfatizzata della sua carriera. Sebbene sia conosciuto soprattutto come compositore e direttore d’orchestra, il suo insegnamento ebbe un impatto significativo su alcuni dei più importanti musicisti del suo tempo, in particolare grazie alla sua guida di Ludwig van Beethoven e altri. Ecco una panoramica del lavoro di Haydn come insegnante di musica e dei suoi contributi:

1. Stile e filosofia di insegnamento

Approccio pratico: L’insegnamento di Haydn si concentrava sulle abilità pratiche, sottolineando la chiarezza della composizione, la padronanza delle forme musicali (come la sonata e il quartetto d’archi) e il contrappunto.
Ispirazione attraverso l’esempio: Piuttosto che un’istruzione rigida, Haydn fungeva spesso da mentore che insegnava con l’esempio. Le sue stesse opere fornivano modelli di struttura classica e di innovazione.
Adattabilità: Haydn adattò il suo insegnamento alle esigenze dei singoli studenti, aiutandoli a sviluppare la propria voce.

2. Studenti degni di nota

Ludwig van Beethoven (1770-1827):

Rapporto insegnante-studente: Beethoven studiò con Haydn tra il 1792 e il 1794, dopo essersi trasferito a Vienna. Questo periodo viene spesso definito come la prima “scuola viennese” di Beethoven.
Focus delle lezioni: Haydn insegnò a Beethoven la composizione e il contrappunto, abilità essenziali su cui Beethoven si basò in seguito per creare il suo stile rivoluzionario.
Rapporto teso: Il rapporto tra i due non fu del tutto sereno. Beethoven spesso riteneva che Haydn non gli dedicasse sufficiente attenzione o critica costruttiva, mentre Haydn riconosceva l’immenso talento di Beethoven ma poteva essere perplesso per le tendenze ambiziose e anticonformiste del giovane compositore.
Eredità: Nonostante le difficoltà, le prime opere di Beethoven, come i quartetti per archi op. 18 e le prime due sinfonie, mostrano l’influenza di Haydn nella loro chiarezza e struttura.

Ignaz Pleyel (1757-1831):

Il contesto: Pleyel fu uno degli studenti di maggior successo di Haydn e divenne compositore, editore musicale e costruttore di pianoforti.
Relazioni: Pleyel studiò con Haydn nel 1770 e lo considerava una figura paterna. Haydn stimava molto Pleyel, definendolo un compositore talentuoso e diligente.
Contributo all’editoria musicale: il lavoro editoriale di Pleyel contribuì a diffondere la musica di Haydn in tutta Europa.

Altri allievi:

Haydn insegnò e influenzò anche molti musicisti e compositori meno noti, alcuni dei quali divennero figure di spicco nei circoli musicali locali.

3. Contributo all’educazione musicale

Sviluppo delle tecniche di composizione:

L’enfasi di Haydn sulla chiarezza, la struttura e lo sviluppo tematico divenne fondamentale per l’educazione musicale classica.
La sua padronanza della forma sonata, della scrittura dei quartetti d’archi e della struttura sinfonica influenzò l’insegnamento della composizione per generazioni.
Espansione delle reti musicali:

Facendo da mentore a compositori come Beethoven e Pleyel, Haydn contribuì a formare la generazione successiva di musicisti che avrebbero portato avanti lo stile classico nell’era romantica.
Insegnare con l’esempio:

La prolifica produzione di Haydn – che comprende oltre 100 sinfonie, 68 quartetti d’archi e innumerevoli altre opere – servì da manuale per gli aspiranti compositori.

4. Influenza più ampia

Anche se Haydn non fondò formalmente una scuola o non scrisse trattati di musica, la sua influenza come insegnante si estese oltre i suoi studenti diretti. Le sue opere divennero una pietra miliare dell’educazione musicale, studiate da compositori, direttori d’orchestra ed esecutori. L’equilibrio, l’innovazione e l’umorismo della sua musica lo hanno reso una figura duratura nello sviluppo della pedagogia della musica classica.

Opere notevoli per pianoforte solo

Joseph Haydn ha composto un corpus sostanziale di musica per pianoforte, per lo più sotto forma di sonate e pezzi minori. Le sue opere per tastiera riflettono la sua padronanza della forma, dell’equilibrio e dello sviluppo tematico e sono state scritte principalmente per il clavicembalo o il fortepiano. Ecco alcune delle sue opere più importanti per pianoforte solo:

1. Sonate per pianoforte

Haydn scrisse 52 sonate per pianoforte (secondo il catalogo Hoboken), che variano per stile e complessità. Queste sonate mostrano la sua capacità di bilanciare leggerezza e profondità, umorismo e dramma. Tra i brani più significativi ricordiamo:

Primo periodo (prima del 1770):

Sonata in sol maggiore, Hob. XVI:6
Un pezzo affascinante e semplice con movimenti chiari e danzanti.

Sonata in do maggiore, Hob. XVI:10
Caratterizzata dall’eleganza e dalla chiarezza tipiche delle prime opere di Haydn.

Periodo medio (1770-1784):

Sonata in Re maggiore, Hob. XVI:37
Nota per il suo fascino melodico e il suo carattere spensierato.

Sonata in do maggiore, Hob. XVI:35
Un’opera brillante e vivace con un finale brillante che viene spesso eseguita.

Periodo tardo (dopo il 1784):

Sonata in Mi bemolle maggiore, Hob. XVI:52
Considerata la più grande sonata per pianoforte di Haydn. È audace, virtuosistica e drammatica, e mostra la sua maturità come compositore. Scritta nel 1794 durante le sue visite a Londra, riflette le capacità espressive del fortepiano.

Sonata in do minore, Hob. XVI:20
Un’opera più seria e drammatica che anticipa l’approccio di Beethoven alla sonata per pianoforte.

2. Variazioni

Haydn scrisse diverse serie di variazioni che evidenziano la sua inventiva e la sua capacità di trasformare un tema:

Variazioni in fa minore, Hob. XVII:6 (“Un piccolo divertimento”)
Una delle opere pianistiche più profonde di Haydn, che alterna malinconia ed eleganza. Spesso considerata un precursore dello stile romantico.

3. Opere varie

Haydn scrisse anche pezzi minori per tastiera sola, che sono deliziosi e mostrano il suo lato giocoso:

Andante con variazioni in la maggiore, Hob. XVII:2
Un’opera affascinante e inventiva con variazioni frizzanti.

Capriccio in sol maggiore, Hob. XVII:1 (“Acht Sauschneider müssen sein”)
Un pezzo umoristico basato su una canzone popolare, che dimostra l’arguzia di Haydn.

Fantasia in do maggiore, Hob. XVII:4
Un pezzo libero e improvvisato che mette in mostra la creatività e il virtuosismo tastieristico di Haydn.

4. Influenza sulla musica per pianoforte

Le opere pianistiche di Haydn colmano il divario tra la tradizione barocca del clavicembalo e lo stile più espressivo del fortepiano classico. La sua esplorazione della forma, della tessitura e dell’umorismo nella scrittura pianistica influenzò notevolmente Mozart e Beethoven, e le sue ultime sonate in particolare sono considerate i precursori del repertorio pianistico romantico.

Opere degne di nota

Joseph Haydn è stato uno dei compositori più prolifici e influenti del periodo classico, con una vasta opera che comprende sinfonie, musica da camera, musica corale, opere e altro ancora. Ecco una panoramica di alcune delle sue opere più importanti in vari generi, esclusa la musica per pianoforte solo:

1. Sinfonie

Haydn ha composto 104 sinfonie, che costituiscono il nucleo della sua eredità orchestrale. Tra le più famose e innovative ricordiamo:

Sinfonia n. 6 in re maggiore, Hob. I:6 (“Le Matin”)
Una sinfonia vibrante dal carattere leggero e allegro, che riflette il tema del “Mattino” attraverso contrasti dinamici e un’orchestrazione delicata.

Sinfonia n. 45 in fa diesis minore, Hob. I:45 (“Addio”)
Nota per il suo finale drammatico, in cui i musicisti lasciano gradualmente il palcoscenico, a significare la richiesta di Haydn al suo mecenate di porre fine al lungo soggiorno a Esterházy.

Sinfonia n. 49 in fa minore, Hob. I:49 (“La Passione”)
Un’opera dal carattere profondo ed emotivo, spesso considerata una delle sinfonie più drammatiche di Haydn.

Sinfonia n. 94 in sol maggiore, Hob. I:94 (“Sorpresa”)
Famosa per l’accordo forte e inaspettato del secondo movimento, che aveva lo scopo di spaventare il pubblico. Questa sinfonia è una delle più popolari di Haydn.

Sinfonia n. 104 in re maggiore, Hob. I:104 (“Londra”)
L’ultima sinfonia di Haydn, composta durante il suo secondo viaggio a Londra. Riflette la sua maestria nell’orchestrazione, nell’equilibrio e nello sviluppo tematico ed è ampiamente considerata come una delle sue migliori.

2. Quartetti per archi

A Haydn si attribuisce il merito di aver contribuito alla formazione del quartetto d’archi come genere principale. I suoi 68 quartetti per archi sono considerati opere monumentali. Tra i più importanti ricordiamo:

Quartetto per archi in do maggiore, op. 33 n. 3, Hob. III:38 (“L’uccello”)

Il carattere giocoso e vivace di questo quartetto si riflette nel suo soprannome, con il secondo movimento che imita i richiami degli uccelli.
Quartetto per archi in re minore, op. 76 n. 2, Hob. III:77 (“Quinte”)

Noto per il suo distinto intervallo di apertura (l’intervallo di quinta) e per il suo carattere audace e drammatico.
Quartetto per archi in do maggiore, op. 76 n. 3, Hob. III:80 (“Imperatore”)

Famoso per il suo secondo movimento, che divenne la base dell’inno nazionale tedesco. Questo quartetto dimostra la maestria di Haydn nella variazione tematica.

3. Opere corali e vocali

La Creazione, Hob. XXI:2
Una delle opere corali più famose di Haydn, La Creazione è un oratorio che descrive la storia biblica della creazione del mondo. È un’opera grandiosa e drammatica, che mette in luce la sua profonda conoscenza dell’orchestrazione e della scrittura vocale.

Le Stagioni, Hob. XXI:3
Un altro oratorio, Le stagioni riflette il fascino di Haydn per la natura e l’alternarsi delle stagioni. È meno frequentemente eseguito rispetto alla Creazione, ma è anche molto apprezzato per la sua bellezza lirica e la sofisticata orchestrazione.

Messa in si bemolle maggiore, Hob. XXII:14 (“Messa Nelson”)
Composta durante il secondo viaggio di Haydn a Londra, questa messa presenta una scrittura corale audace e drammatica. Il suo soprannome, “Messa Nelson”, deriva dall’associazione con l’ammiraglio Nelson, che era un eroe per il compositore.

Missa in Angustiis, Hob. XXII:11 (“Messa di Lord Nelson”)
Un’altra potente opera corale, scritta sulla scia delle conquiste militari di Napoleone. Trasmette un senso di urgenza e drammaticità.

4. Oratori e opere sacre

Haydn scrisse una serie di oratori e composizioni sacre, molte delle quali monumentali:

Le sette ultime parole di Cristo, Hob. XX/1
Originariamente scritto come quartetto d’archi, Haydn lo arrangiò successivamente per orchestra. Quest’opera profondamente meditativa cattura il peso emotivo degli ultimi momenti di Cristo sulla croce.

5. I concerti

Sebbene Haydn abbia composto meno concerti che sinfonie, ha comunque dato un contributo significativo al genere del concerto:

Concerto per tromba in mi bemolle maggiore, Hob. VIIe/1

Questo concerto è considerato uno dei migliori concerti per tromba mai composti, con i suoi passaggi brillanti e virtuosistici e il secondo movimento lirico.
Concerto per violoncello in do maggiore, Hob. VIIb/1

Questo concerto è spesso considerato una delle migliori opere per violoncello, con passaggi virtuosistici ed espressioni liriche. È stato riscoperto nel XX secolo e da allora è diventato una pietra miliare del repertorio per violoncello.

6. Opere liriche

Haydn scrisse numerose opere, ma molte di esse non sono oggi molto conosciute. Tuttavia, alcune sono ancora considerate opere importanti:

L’infedeltà delusa, Hob. XXVIII:4

Una delle opere di Haydn che unisce la leggerezza a momenti più seri. È un esempio del suo lavoro nel genere dell’opera comica.

Orlando Paladino, Hob. XXVIII:11

Un’opera comica vibrante ed energica, con una storia basata sull’epopea italiana dell’Orlando Furioso.

7. Opere per tastiera (pianoforte non solista)

Concerto per due corni in mi bemolle maggiore, Hob. VIId/3
Un concerto unico e virtuosistico per due corni e orchestra, che mette in luce l’eccezionale abilità di Haydn nell’orchestrazione e la sua capacità di scrivere per strumenti a fiato.

8. Musica da camera (oltre ai quartetti per archi)

La musica da camera di Haydn era varia ed esplorava varie combinazioni strumentali:

Divertimenti, Hob. IV

Una serie di opere per piccoli ensemble, tipicamente per strumenti a fiato o ad arco. Questi pezzi sono leggeri, affascinanti e spesso scritti per occasioni specifiche.

Trio in sol maggiore, Hob. XV:25 (“Zingaro”)

Questo trio per pianoforte incorpora elementi di musica popolare, riflettendo l’approccio giocoso e inventivo di Haydn alla forma.

9. Sinfonia concertante in si bemolle maggiore, Hob. I:105

Un’opera che fonde la struttura sinfonica con passaggi da concerto per più strumenti solisti (violino, violoncello, oboe e fagotto), mostrando la maestria di Haydn nel colore orchestrale.

Le opere di Haydn abbracciano un’ampia varietà di generi, ognuno dei quali ha contribuito allo stile classico e ha influenzato generazioni di compositori. Le sue sinfonie, i quartetti d’archi, le opere corali e i concerti strumentali rimangono centrali nel canone della musica classica.

(Questo articolo è stato generato da ChatGPT. È solo un documento di riferimento per scoprire la musica che non conoscete ancora.)

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Apuntes sobre Joseph Haydn y sus obras

Presentación

Joseph Haydn (1732-1809) fue un compositor austriaco y una de las figuras más significativas del periodo clásico. Conocido a menudo como el «Padre de la Sinfonía» y el «Padre del Cuarteto de Cuerda», Haydn desempeñó un papel crucial en el desarrollo de ambos géneros. Sus contribuciones al estilo clásico sentaron las bases para compositores como Mozart y Beethoven, que admiraron su obra y se vieron influidos por ella.

Vida temprana
Haydn nació en el pueblo de Rohrau, Austria, en el seno de una familia modesta. Sus dotes musicales se hicieron evidentes muy pronto, y llegó a ser niño del coro de la catedral de San Esteban de Viena. Tras quebrarse la voz, trabajó como músico independiente, profesor y compositor, y poco a poco fue ganando reconocimiento.

Lo más destacado de su carrera
En 1761, Haydn se convirtió en Vice-Kapellmeister (y más tarde Kapellmeister) de la familia Esterházy, una acaudalada casa noble húngara. Estuvo a su servicio durante casi 30 años, componiendo e interpretando música para su orquesta privada y conjuntos de cámara. Los recursos y la libertad creativa que le proporcionaba este puesto permitieron a Haydn experimentar y perfeccionar su arte.

Sinfonías: Haydn compuso 104 sinfonías, muchas de las cuales muestran su dominio de la forma, la melodía y el humor. Destacan las «Sinfonías de Londres», escritas durante sus visitas a Inglaterra.
Cuartetos de cuerda: Sus 68 cuartetos de cuerda son hitos de la música de cámara. Los cuartetos Op. 33, apodados los «Cuartetos Rusos», fueron especialmente innovadores e influyentes.
Música sacra: Haydn escribió varias misas importantes, como la Misa de Nelson, y dos oratorios, La Creación y Las Estaciones, que siguen siendo elementos básicos del repertorio coral.
Música para piano: también compuso sonatas y tríos para teclado, que demuestran su ingenio y encanto.
Estilo e influencia
La música de Haydn se caracteriza por la claridad, el equilibrio y el uso inventivo de los motivos. Tenía un don para el humor en la música, utilizando a menudo pausas inesperadas, cambios de tonalidad sorprendentes y temas juguetones. Sus obras influyeron en Mozart, de quien fue amigo íntimo, y en Beethoven, que estudió con él durante un tiempo.

Años posteriores y legado
En sus últimos años, Haydn alcanzó fama internacional, sobre todo durante sus visitas a Londres, donde fue célebre por sus sinfonías. Se retiró en Viena, donde continuó componiendo hasta que su salud declinó.

La influencia de Haydn en el estilo clásico es inconmensurable, y su música sigue siendo una piedra angular del repertorio clásico occidental. Su innovador enfoque de la forma, el desarrollo temático y la orquestación marcaron una pauta que influyó profundamente en generaciones de compositores.

Historia

La vida de Joseph Haydn es la historia de un extraordinario viaje desde sus humildes comienzos hasta convertirse en uno de los compositores más influyentes de la historia de la música occidental. Nacido el 31 de marzo de 1732 en el pequeño pueblo austriaco de Rohrau, Haydn fue el segundo de doce hijos de una familia de medios modestos. Su padre era carretero y su madre había sido cocinera en una casa noble. Aunque ninguno de sus progenitores había recibido formación musical, reconocieron pronto el talento de Joseph y fomentaron su amor por la música.

Cuando Haydn tenía sólo seis años, sus habilidades musicales llamaron la atención de un pariente lejano, Johann Matthias Franck, que le invitó a vivir con él en Hainburg y recibir una educación formal. Haydn aprendió a cantar, a tocar el clavicordio y el violín. La vida en Hainburg era difícil -a menudo pasaba hambre y vivía en malas condiciones-, pero la experiencia le preparó para el siguiente paso en su carrera. A los ocho años fue reclutado para formar parte del coro de la catedral de San Esteban de Viena. Allí recibió una rigurosa formación musical y desarrolló sus habilidades.

La vida en el coro de la catedral era disciplinada y exigente, pero ofrecía a Haydn un rico entorno musical. Permaneció allí hasta que se le quebró la voz al final de su adolescencia, tras lo cual fue despedido. Sin dinero y sin un camino claro, Haydn trabajó como músico independiente, enseñando y actuando donde podía. Vivía en condiciones precarias, pero mantenía una férrea determinación por mejorar. Durante este tiempo, aprendió composición estudiando obras de Carl Philipp Emanuel Bach y otros compositores destacados de la época.

En 1757, la suerte de Haydn empezó a cambiar. Fue contratado como Kapellmeister del noble bohemio Conde Morzin. Este puesto le permitió componer sinfonías y perfeccionar su estilo. Su talento fue rápidamente reconocido y, en 1761, fue nombrado vicecapellán de la familia Esterházy, una de las familias nobles más ricas de Europa. Este fue un momento crucial en su carrera.

Durante casi 30 años, Haydn sirvió a los Esterházy, primero a las órdenes del príncipe Paul Anton y después a las del príncipe Nikolaus. En el remoto palacio de la familia, Haydn tenía una orquesta privada a su disposición y un lienzo casi ilimitado para la experimentación. Fue aquí donde desarrolló su estilo característico, creando sinfonías, cuartetos de cuerda, óperas y obras de cámara. Aislado de Viena y de sus tendencias musicales, Haydn comentó más tarde: «Estaba aislado del mundo. No había nadie cerca que me confundiera, así que me vi obligado a ser original».

La reputación de Haydn creció constantemente durante sus años con los Esterházy, pero su fama alcanzó nuevas cotas en la década de 1780, cuando sus obras empezaron a publicarse ampliamente. Entabló amistad con Mozart, que le admiraba mucho, y su respeto mutuo se convirtió en una de las amistades más famosas de la historia de la música. La influencia de Haydn se extendió también a una generación más joven: Beethoven estudió brevemente con él en la década de 1790.

En 1790 murió el príncipe Nikolaus y su sucesor, el príncipe Anton, disolvió la orquesta. Esto liberó a Haydn para aceptar una invitación a Londres, donde experimentó un nuevo nivel de celebridad internacional. Durante dos visitas a Inglaterra (1791-1792 y 1794-1795), Haydn compuso algunas de sus mejores sinfonías, ahora conocidas como las «Sinfonías de Londres», y fue recibido con adulación tanto por el público como por la crítica. Fue celebrado no sólo como compositor, sino también como icono cultural.

En sus últimos años, Haydn regresó a Viena, donde compuso dos oratorios monumentales, La Creación (1798) y Las Estaciones (1801), obras que reflejaban su profunda fe y su amor por la naturaleza. Para entonces, la salud de Haydn había empezado a declinar, y poco a poco se fue retirando de la composición. Pasó sus últimos años en un tranquilo retiro, rodeado de amigos y admiradores. Falleció el 31 de mayo de 1809, durante las guerras napoleónicas, mientras las tropas francesas ocupaban Viena.

La vida de Joseph Haydn fue un ejemplo de creatividad incesante, resistencia y optimismo. Saliendo de la pobreza, se convirtió en una figura definitoria de la era clásica, dando forma a la sinfonía, al cuarteto de cuerda y a gran parte de los fundamentos estructurales de la música occidental. Su legado perdura no sólo en su música, sino también en la inspiración que proporcionó a compositores como Mozart y Beethoven, asegurando su lugar en el panteón de los grandes compositores.

Cronología

1732: Nace el 31 de marzo en Rohrau (Austria), hijo de un carretero y una cocinera.
1738: Se traslada a Hainburg para vivir con un pariente y comenzar su formación musical.
1740: Ingresa en el coro de la catedral de San Esteban de Viena.
1749: es expulsado del coro tras quebrársele la voz; comienza a trabajar como músico independiente.
1757: Se convierte en Kapellmeister del Conde Morzin, componiendo sus primeras sinfonías.
1761: Es nombrado vicemaestro de la familia Esterházy.
1766: asciende a Kapellmeister; compone mucho para la orquesta de los Esterházy.
1780s: Adquiere fama internacional con sus obras publicadas, entabla amistad con Mozart.
1790: Muere el príncipe Nikolaus Esterházy; Haydn puede viajar libremente.
1791-1792: Primera visita a Londres; compone sinfonías y recibe una gran acogida.
1794-1795: Segunda visita a Londres; escribe sus «Sinfonías de Londres».
1798: Compone el oratorio La Creación.
1801: Termina el oratorio Las estaciones.
1809: Muere el 31 de mayo en Viena durante la ocupación napoleónica de la ciudad.

Características de la música

La música de Joseph Haydn se caracteriza por su claridad, equilibrio, innovación y humor, señas de identidad del estilo clásico. Desempeñó un papel fundamental en el desarrollo de formas y géneros que se convirtieron en elementos centrales de la música clásica occidental, como la sinfonía y el cuarteto de cuerda. Estas son las principales características de la música de Haydn:

1. Estructura y forma

Haydn fue un maestro de la forma musical, especialmente en sinfonías, cuartetos de cuerda y sonatas. Se adhirió a los ideales clásicos de claridad y simetría, refinando formas como las estructuras de sonata-allegro y rondó.
Sus obras muestran a menudo una progresión lógica y un equilibrio entre las secciones, lo que las hace cohesivas y fáciles de seguir.

2. Desarrollo temático

Haydn tenía el don de crear temas memorables y desarrollarlos de forma innovadora.
A menudo utilizaba un único motivo o tema y lo transformaba a lo largo de un movimiento, una técnica que influyó en compositores posteriores como Beethoven.

3. Diversión y humor

La música de Haydn es conocida por su ingenio y sus sorpresas, lo que le valió el apodo de «Papá Haydn».
Algunos ejemplos son:
Sinfonía «Sorpresa» (nº 94): Presenta un inesperado acorde fuerte en un pasaje tranquilo.
Uso de falsos finales y cambios de tonalidad inesperados para divertir o engañar a los oyentes.

4. Innovación

Cuartetos de cuerda: Haydn elevó el cuarteto de cuerda a la prominencia, desarrollando su estilo conversacional en el que todos los instrumentos tienen la misma importancia.
Sinfonías: Amplió el alcance y la profundidad emocional de la sinfonía, influyendo profundamente en el género.
Orquestación: Su escritura orquestal es inventiva, mostrando a menudo combinaciones instrumentales y timbres únicos.

5. Expresividad

Aunque gran parte de la música de Haydn es desenfadada, también escribió obras profundamente expresivas, especialmente durante su periodo de «Sturm und Drang» (Tormenta y tensión) en las décadas de 1760 y 1770.
Obras como la Sinfonía nº 44 (Trauer) y la Sinfonía nº 45 (Farewell) reflejan una mayor intensidad emocional y tonos más oscuros.

6. Uso de elementos folclóricos

Haydn incorporó con frecuencia elementos de música folclórica de su herencia austriaca y húngara en sus melodías, ritmos y formas de danza.

7. Música coral y vocal

Las obras sacras de Haydn, como La Creación y Las Estaciones, son ejemplos monumentales de la música vocal del periodo clásico. Presentan contrastes dramáticos, una vívida pintura de la palabra y grandes coros.
Sus óperas y canciones, aunque menos conocidas, muestran su habilidad para escribir para la voz humana.

8. Creatividad armónica

Haydn se aventuró con la armonía, utilizando sorprendentes modulaciones tonales e inesperadas progresiones de acordes para mantener su música fresca y atractiva.

9. Economía y eficacia

Haydn era experto en lograr el máximo impacto con el mínimo material. A menudo construía movimientos enteros a partir de pequeños motivos o temas sencillos, haciendo gala de su ingenio compositivo.

10. Influencia en compositores posteriores

Las innovaciones de Haydn sentaron las bases del estilo clásico e influyeron en contemporáneos como Mozart y en compositores más jóvenes como Beethoven, que ampliaron sus principios.

Relaciones con otros compositores

Joseph Haydn mantuvo relaciones directas y significativas con varios compositores importantes de su época, y su influencia sobre los demás fue profunda. He aquí las conexiones clave:

1. Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Amistad: Haydn y Mozart compartían una profunda admiración mutua. Se conocieron en Viena a principios de la década de 1780 y a menudo tocaban música juntos, sobre todo cuartetos de cuerda.
Influencia: Los cuartetos de cuerda de Haydn, especialmente el conjunto Op. 20, inspiraron los Cuartetos Haydn de Mozart (K. 387-K. 465). Mozart dedicó estos seis cuartetos a Haydn con un emotivo prefacio en el que expresa su gratitud por su tutoría.
Citas: Haydn dijo célebremente al padre de Mozart, Leopold: «Tu hijo es el mejor compositor que conozco, ya sea en persona o por su nombre.»
Lenguaje musical compartido: Ambos compositores enriquecieron el estilo clásico, y su música refleja una influencia mutua en armonía, contrapunto y desarrollo temático.

2. Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Relación maestro-alumno: Haydn enseñó brevemente a Beethoven entre 1792 y 1794, cuando Beethoven se trasladó a Viena.
Tensión: Aunque Beethoven respetaba a Haydn, su relación no estaba exenta de tensiones. A menudo, Beethoven consideraba que Haydn no le prestaba suficiente atención ni le criticaba durante las clases. Haydn, por su parte, reconocía el inmenso talento de Beethoven, pero puede que se sintiera perplejo ante el ambicioso estilo del joven compositor.
Influencia: El dominio de la forma y el desarrollo temático de Haydn influyeron notablemente en las primeras obras de Beethoven, incluidos sus cuartetos de cuerda Op. 18 y las dos primeras sinfonías. Las obras posteriores de Beethoven ampliaron las innovaciones de Haydn.

3. Michael Haydn (1737-1806)

Hermano: El hermano menor de Joseph, Michael Haydn, fue un destacado compositor por derecho propio, conocido por su música sacra y sus sinfonías.
Relación: Joseph apoyó la carrera de Michael y reconoció su talento. Aunque sus estilos eran diferentes, Joseph tenía en alta estima las obras corales de Michael.

4. Antonio Salieri (1750-1825)

Interacción profesional: Haydn y Salieri trabajaron en círculos coincidentes en Viena y colaboraron ocasionalmente en proyectos para la corte imperial.
Respeto mutuo: Aunque sus estilos diferían -Salieri estaba más centrado en la ópera y Haydn en las formas instrumentales-, existía una camaradería profesional entre ellos.

5. Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)

Influencia inspiradora: Haydn no conoció personalmente a C.P.E. Bach, pero la música de Bach, en particular sus expresivas e innovadoras obras para teclado, influyeron enormemente en el estilo compositivo de Haydn durante sus años de formación. Haydn lo consideraba una de sus primeras influencias más importantes.

6. Johann Peter Salomon (1745-1815)

Colaborador: Salomon, violinista y empresario alemán, invitó a Haydn a Londres en dos ocasiones (1791-1792 y 1794-1795). Durante este periodo, Haydn compuso las Sinfonías de Londres, que figuran entre sus obras más importantes. Salomon desempeñó un papel crucial en la ampliación de la fama de Haydn.

7. Franz Schubert (1797-1828)

Conexión indirecta: Schubert estuvo profundamente influido por las sinfonías y cuartetos de Haydn, aunque nunca llegaron a conocerse. El estilo estructurado y lírico de Haydn dejó una impresión duradera en la música de Schubert.

8. Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Influencia póstuma: Haydn conoció la obra de J.S. Bach más tarde, sobre todo a través de la influencia de C.P.E. Bach. Aunque la música de Haydn es más representativa del estilo clásico, admiraba la maestría contrapuntística de Bach, que influyó sutilmente en algunas de sus obras posteriores.

9. Niccolò Piccinni (1728-1800)

Rivalidad amistosa: Haydn conoció a Piccinni, un compositor de ópera italiano, durante sus viajes por Europa. Aunque su enfoque musical difería, ambos se respetaban mutuamente.
Estas conexiones ilustran el papel fundamental de Haydn como mentor e innovador en el periodo clásico.

Relación con Wolfgang Amadeus Mozart

La relación entre Joseph Haydn y Wolfgang Amadeus Mozart fue de profunda admiración, respeto y amistad mutuos. A pesar de su diferencia de edad -Haydn era 24 años mayor que Mozart-, ambos compositores compartieron un estrecho vínculo, tanto personal como musical. He aquí un resumen de su relación:

1. 1. Encuentro y amistad

Haydn y Mozart se conocieron probablemente en Viena a principios de la década de 1780, cuando ambos participaban activamente en la vibrante escena musical de la ciudad.
Se hicieron amigos gracias a su participación en la música de cámara. Haydn y Mozart solían tocar juntos cuartetos de cuerda, con Haydn al violín y Mozart a la viola.

2. Admiración mutua

Haydn sobre Mozart: Haydn elogió el genio de Mozart. En una conversación con el padre de Mozart, Leopold, Haydn dijo,
«Ante Dios y como hombre honesto, le digo que su hijo es el mejor compositor que conozco, ya sea en persona o por su nombre».
Mozart sobre Haydn: Mozart admiraba profundamente la música de Haydn, especialmente sus cuartetos de cuerda y sus sinfonías. Se refería a Haydn como su mentor y se inspiraba en las obras de Haydn.

3. Influencia mutua

Influencia de Mozart en Haydn: La maestría de Mozart en la complejidad armónica y la profundidad emocional influyeron en las obras posteriores de Haydn, especialmente en sus cuartetos de cuerda y su música sacra.
Influencia de Haydn en Mozart: Los cuartetos de cuerda de Haydn, especialmente los Cuartetos Op. 20 (1772), inspiraron a Mozart para escribir sus propios Cuartetos Haydn (K. 387-465), que dedicó a Haydn con un sentido

prólogo:
«A mi querido amigo Haydn, estos seis cuartetos son el fruto de un largo y laborioso esfuerzo».

4. Colaboración e ideales musicales compartidos

Ambos compositores fueron innovadores del estilo clásico, compartiendo su interés por la claridad, el equilibrio y el desarrollo temático.
Tenían gustos similares en armonía, contrapunto y el uso del humor en sus composiciones.

5. Vínculo personal

La amistad de Haydn y Mozart iba más allá de la música. Disfrutaban de su mutua compañía y su camaradería era evidente en sus interacciones.
Haydn, que no tenía hijos propios, pudo haber visto a Mozart como una especie de protegido o hijo espiritual.

6. La reacción de Haydn ante la muerte de Mozart

Cuando Mozart murió inesperadamente en 1791 a la edad de 35 años, Haydn quedó devastado. Al parecer, dijo,
«Una pérdida así es irreparable».
Haydn vivió otros 18 años tras la muerte de Mozart, y siguió apreciando la música de Mozart, hablando a menudo de él con gran afecto.

7. El legado de su relación

Su amistad representa una de las relaciones personales y artísticas más significativas de la historia de la música occidental.
La tutoría de Haydn y la influencia recíproca de Mozart ayudaron a definir la era clásica y sentaron las bases para la música de Beethoven y posteriores.

Como intérprete o director

Joseph Haydn fue conocido principalmente como compositor, pero también desempeñó un importante papel como intérprete y director de orquesta a lo largo de su carrera. He aquí un resumen de sus actividades en estas áreas:

1. Como intérprete

Instrumentos:
Haydn dominaba varios instrumentos, entre ellos:

Violín: Tocó mucho el violín en sus primeros años, sobre todo durante su estancia en la catedral de San Esteban de Viena y como joven músico independiente.
Instrumentos de teclado: Haydn dominaba el clavicémbalo y, más tarde, el fortepiano, y a menudo interpretaba sus propias composiciones.
Violonchelo: Hay indicios de que Haydn tenía cierta experiencia con el violonchelo, sobre todo durante su estancia en la corte de Esterházy.
Intérprete de música de cámara:
Haydn actuaba con frecuencia en música de cámara, especialmente con cuartetos de cuerda. A menudo tocaba el primer violín en estos conjuntos, mostrando su capacidad para comprometerse directamente con la música que componía. Durante su amistad con Mozart, tocaron cuartetos juntos, con Haydn al violín y Mozart a la viola.

Improvisador:
Haydn era un excelente improvisador con instrumentos de teclado. Esta habilidad era esencial en su papel de compositor de sinfonías, conciertos y otras obras en las que a veces se esperaba improvisación durante las interpretaciones.

2. Como director de orquesta

Kapellmeister de la familia Esterházy:
Haydn fue Kapellmeister (director musical) de la familia Esterházy de 1761 a 1790. En este puesto, era responsable de:

Dirigir la orquesta en las representaciones de sus sinfonías, óperas y otras obras.
Dirigir la música de cámara y las interpretaciones vocales para los actos de la corte.
Estilo de dirección:
En la época de Haydn, los directores no solían situarse frente a la orquesta con una batuta, como hacen los directores modernos. En su lugar, Haydn solía dirigir las interpretaciones desde el clavicémbalo o el primer violín. Era conocido por su clara dirección y su capacidad para inspirar a los músicos.

Sinfonías de Londres:
Durante sus dos viajes a Londres (1791-1792 y 1794-1795), Haydn dirigió sus famosas Sinfonías de Londres. Estas actuaciones fueron grandes acontecimientos, con Haydn al frente de grandes orquestas ante un público entusiasta. Su dirección en Londres cimentó su reputación como compositor e intérprete de talla internacional.

Dirección de ensayos:
Haydn era conocido por su meticulosa preparación durante los ensayos. Trabajaba en estrecha colaboración con los músicos, asegurándose de que su música se interpretara con precisión y energía. Su humor y su personalidad bonachona le ayudaron a mantener relaciones positivas con sus conjuntos.

3. Legado como director e intérprete

El doble papel de Haydn como compositor e intérprete le permitió mantener un control directo sobre la interpretación de su música, asegurándose de que las interpretaciones reflejaran sus intenciones artísticas.
Su estilo de dirección -marcado por la claridad, la disciplina y la calidez- inspiró a los músicos y marcó una pauta para los directores-compositores del periodo clásico.
¿Desea más detalles sobre las interpretaciones de Haydn de obras concretas o sobre sus actividades como director de orquesta en Londres?

Como profesor de música

El papel de Joseph Haydn como profesor de música fue una parte importante pero menos destacada de su carrera. Aunque se le conoce sobre todo como compositor y director de orquesta, sus enseñanzas tuvieron un impacto significativo en algunos de los músicos más importantes de su época, especialmente a través de su tutoría de Ludwig van Beethoven y otros. He aquí una visión general de la labor de Haydn como profesor de música y sus aportaciones:

1. Estilo y filosofía de la enseñanza

Enfoque práctico: La enseñanza de Haydn se centraba en las habilidades prácticas, haciendo hincapié en la claridad en la composición, el dominio de las formas musicales (como la sonata y el cuarteto de cuerda) y el contrapunto.
Inspiración mediante el ejemplo: Más que una instrucción rígida, Haydn actuaba a menudo como un mentor que enseñaba con el ejemplo. Sus propias obras proporcionaban modelos de estructura clásica e innovación.
Adaptabilidad: Haydn adaptaba su instrucción a las necesidades de cada alumno, ayudándoles a desarrollar su propia voz.

2. Alumnos notables

Ludwig van Beethoven (1770-1827):

Relación maestro-alumno: Beethoven estudió con Haydn entre 1792 y 1794 tras trasladarse a Viena. Este periodo se conoce a menudo como la primera «escuela vienesa» de Beethoven.
Enfoque de las lecciones: Haydn enseñó a Beethoven composición y contrapunto, habilidades esenciales en las que Beethoven se basó más tarde para crear su estilo revolucionario.
Relación tensa: La relación entre ambos no fue del todo fluida. Beethoven a menudo consideraba que Haydn no le prestaba suficiente atención ni le hacía críticas constructivas, mientras que Haydn reconocía el inmenso talento de Beethoven, pero podía sentirse desconcertado por las tendencias ambiciosas y poco convencionales del joven compositor.
Legado: A pesar de sus dificultades, las primeras obras de Beethoven, como sus cuartetos de cuerda Op. 18 y sus dos primeras sinfonías, muestran la influencia de Haydn en su claridad y estructura.

Ignaz Pleyel (1757-1831):

Antecedentes: Pleyel fue uno de los alumnos más aventajados de Haydn y llegó a ser compositor, editor de música y fabricante de pianos.
Relación: Pleyel estudió con Haydn en la década de 1770 y le consideraba una figura paterna. Haydn tenía en alta estima a Pleyel y se refería a él como un compositor talentoso y diligente.
Contribución a la edición musical: La labor editorial de Pleyel contribuyó a difundir la música de Haydn por toda Europa.

Otros alumnos:

Haydn también enseñó e influyó en muchos músicos y compositores menos conocidos, algunos de los cuales llegaron a ser figuras prominentes en los círculos musicales locales.

3. Contribución a la educación musical

Desarrollo de las técnicas de composición:

El énfasis de Haydn en la claridad, la estructura y el desarrollo temático se convirtió en fundamental para la educación musical clásica.
Su dominio de la forma sonata, la escritura de cuartetos de cuerda y la estructura sinfónica influyó en la enseñanza de la composición durante generaciones.
Expansión de las redes musicales:

Al ser mentor de compositores como Beethoven y Pleyel, Haydn ayudó a formar a la siguiente generación de músicos que llevarían el estilo clásico a la era romántica.
Enseñar con el ejemplo:

La prolífica producción de Haydn -más de 100 sinfonías, 68 cuartetos de cuerda y otras innumerables obras- sirvió de libro de texto viviente para los aspirantes a compositores.

4. Influencia más amplia

Aunque Haydn no fundó formalmente una escuela ni escribió tratados sobre música, su influencia como maestro se extendió más allá de sus alumnos directos. Sus obras se convirtieron en una piedra angular de la educación musical, estudiada por compositores, directores e intérpretes. El equilibrio, la innovación y el humor de su música hicieron de él una figura perdurable en el desarrollo de la pedagogía de la música clásica.

Obras notables para piano solo

Joseph Haydn compuso un importante corpus de música para piano, principalmente en forma de sonatas y piezas menores. Sus obras para teclado reflejan su dominio de la forma, el equilibrio y el desarrollo temático, y fueron escritas principalmente para clave o fortepiano. He aquí algunas de sus obras para piano solo más notables:

1. Sonatas para piano

Haydn escribió 52 sonatas para piano (según el catálogo de Hoboken), que varían en estilo y complejidad. Estas sonatas muestran su habilidad para equilibrar ligereza y profundidad, humor y dramatismo. Algunas de las más destacadas son:

Periodo temprano (antes de 1770):

Sonata en sol mayor, Hob. XVI:6
Una pieza encantadora y sencilla con movimientos claros y danzados.

Sonata en Do Mayor, Hob. XVI:10
Presenta la elegancia y claridad típicas de las primeras obras de Haydn.

Periodo Medio (1770-1784):

Sonata en Re Mayor, Hob. XVI:37
Conocida por su encanto melódico y su carácter desenfadado.

Sonata en Do Mayor, Hob. XVI:35
Una obra luminosa y vivaz con un brillante final que se interpreta a menudo.

Periodo tardío (después de 1784):

Sonata en Mi bemol Mayor, Hob. XVI:52
Considerada la mejor sonata para piano de Haydn. Es audaz, virtuosa y dramática, mostrando su madurez como compositor. Escrita en 1794 durante sus visitas a Londres, refleja las capacidades expresivas del fortepiano.

Sonata en do menor, Hob. XVI:20
Una obra más seria y dramática que prefigura la aproximación de Beethoven a la sonata para piano.

2. Variaciones

Haydn escribió varios conjuntos de variaciones que ponen de relieve su inventiva y su capacidad para transformar un tema:

Variaciones en fa menor, Hob. XVII:6 («Un piccolo divertimento»)
Una de las obras para piano más profundas de Haydn, alterna entre la melancolía y la elegancia. A menudo considerada como precursora del estilo romántico.

3. Obras varias

Haydn también escribió piezas más pequeñas para teclado solo, que son deliciosas y muestran su lado juguetón:

Andante con Variaciones en La Mayor, Hob. XVII:2
Una obra encantadora e inventiva con variaciones chispeantes.

Capriccio en sol mayor, Hob. XVII:1 («Acht Sauschneider müssen sein»)
Una pieza humorística basada en una canción popular, que demuestra el ingenio de Haydn.

Fantasía en Do Mayor, Hob. XVII:4
Una pieza improvisada de forma libre que muestra la creatividad y el virtuosismo al teclado de Haydn.

4. Influencia en la música para piano

Las obras para piano de Haydn tienden un puente entre la tradición barroca del clavicémbalo y el estilo más expresivo del fortepiano clásico. Su exploración de la forma, la textura y el humor en la escritura pianística influyó enormemente en Mozart y Beethoven, y sus últimas sonatas, en particular, se consideran precursoras del repertorio pianístico romántico.

Obras notables

Joseph Haydn fue uno de los compositores más prolíficos e influyentes del periodo clásico, con una vasta obra que abarca sinfonías, música de cámara, música coral, óperas y mucho más. He aquí un resumen de algunas de sus obras más destacadas en diversos géneros, excluida la música para piano solo:

1. Sinfonías

Haydn compuso 104 sinfonías, que constituyen el núcleo de su legado orquestal. Algunas de las más famosas e innovadoras son:

Sinfonía nº 6 en re mayor, Hob. I:6 («Le Matin»)
Una vibrante sinfonía de carácter ligero y alegre, que refleja el tema «Le Matin» mediante contrastes dinámicos y una delicada orquestación.

Sinfonía nº 45 en fa sostenido menor, Hob. I:45 («Despedida»)
Conocida por su dramático final, en el que los músicos abandonan gradualmente el escenario, señalando la súplica de Haydn a su mecenas para poner fin a una larga estancia en Esterházy.

Sinfonía nº 49 en fa menor, Hob. I:49 («La Passione»)
Una obra de carácter profundo y emotivo, a menudo considerada como una de las sinfonías más dramáticas de Haydn.

Sinfonía nº 94 en sol mayor, Hob. I:94 («Sorpresa»)
Famosa por el inesperado acorde estridente del segundo movimiento, que pretendía sobresaltar al público. Esta sinfonía es una de las más populares de Haydn.

Sinfonía nº 104 en re mayor, Hob. I:104 («Londres»)
La última sinfonía de Haydn, compuesta durante su segundo viaje a Londres. Refleja su maestría en la orquestación, el equilibrio y el desarrollo temático, y está ampliamente considerada como una de sus mejores.

2. Cuartetos de cuerda

A Haydn se le atribuye el mérito de haber contribuido a dar forma al cuarteto de cuerda como género principal. Sus 68 cuartetos de cuerda se consideran obras monumentales. Entre las más destacadas se encuentran:

Cuarteto de cuerda en do mayor, Op. 33 nº 3, Hob. III:38 («El pájaro»)

El carácter juguetón y vivaz de este cuarteto se refleja en su apodo, ya que el segundo movimiento imita el canto de los pájaros.
Cuarteto de cuerda en re menor, Op. 76 nº 2, Hob. III:77 («Quintas»)

Conocido por su marcado intervalo inicial (el intervalo de quinta) y su carácter audaz y dramático.
Cuarteto de cuerda en do mayor, Op. 76 nº 3, Hob. III:80 («Emperador»)

Famoso por su segundo movimiento, que se convirtió en la base del himno nacional alemán. Este cuarteto demuestra la maestría de Haydn en la variación temática.

3. Obras corales y vocales

La Creación, Hob. XXI:2
Una de las obras corales más famosas de Haydn, La Creación, es un oratorio que representa la historia bíblica de la creación del mundo. Es grandiosa y dramática, y muestra su profundo conocimiento de la orquestación y la escritura vocal.

Las Estaciones, Hob. XXI:3
Otro oratorio, Las estaciones refleja la fascinación de Haydn por la naturaleza y el cambio de las estaciones. Se interpreta con menos frecuencia que La Creación, pero también es muy apreciado por su belleza lírica y su sofisticada orquestación.

Misa en si bemol mayor, Hob. XXII:14 («Misa de Nelson»)
Compuesta durante el segundo viaje de Haydn a Londres, esta misa presenta una escritura coral audaz y dramática. Su apodo, «Misa de Nelson», se debe a la asociación con el almirante Nelson, que fue un héroe para el compositor.

Missa in Angustiis, Hob. XXII:11 («Misa de Lord Nelson»)
Otra poderosa obra coral, escrita a raíz de las conquistas militares de Napoleón. Transmite una sensación de urgencia y dramatismo.

4. Oratorios y obras sacras

Haydn escribió numerosos oratorios y composiciones sacras, muchos de ellos monumentales:

Las siete últimas palabras de Cristo, Hob. XX/1
Escrita originalmente para cuarteto de cuerda, Haydn la arregló posteriormente para orquesta. Esta obra profundamente meditativa capta el peso emocional de los últimos momentos de Cristo en la cruz.

5. Conciertos

Aunque Haydn compuso menos conciertos que sinfonías, realizó importantes contribuciones al género de los conciertos:

Concierto para trompeta en mi bemol mayor, Hob. VIIe/1

Este concierto está considerado como uno de los mejores conciertos para trompeta jamás compuestos, con sus brillantes y virtuosos pasajes y su lírico segundo movimiento.
Concierto para violonchelo en do mayor, Hob. VIIb/1

Este concierto se considera a menudo una de las mejores obras para violonchelo, con pasajes virtuosos y expresión lírica. Fue redescubierto en el siglo XX y desde entonces se ha convertido en una piedra angular del repertorio para violonchelo.

6. Óperas

Haydn escribió varias óperas, pero muchas de ellas no son tan conocidas hoy en día. Sin embargo, algunas siguen considerándose obras importantes:

L’infedeltà delusa, Hob. XXVIII:4

Una de las óperas de Haydn que combina momentos desenfadados con otros más serios. Es un ejemplo de su trabajo en el género de la ópera cómica.

Orlando Paladino, Hob. XXVIII:11

Una ópera cómica vibrante y enérgica, con una historia basada en la epopeya italiana Orlando Furioso.

7. Obras para teclado (no para piano solo)

Concierto para dos trompas en mi bemol mayor, Hob. VIId/3
Un concierto único y virtuoso para dos trompas y orquesta, que muestra la excepcional habilidad de Haydn en la orquestación y su capacidad para escribir para instrumentos de viento.

8. Música de cámara (distinta de los cuartetos de cuerda)

La música de cámara de Haydn era variada y exploraba diversas combinaciones instrumentales:

Divertimenti, Hob. IV

Una serie de obras para pequeños conjuntos, normalmente para instrumentos de viento o cuerda. Estas piezas son desenfadadas, encantadoras y a menudo escritas para ocasiones específicas.

Trío en sol mayor, Hob. XV:25 («Gitano»)

Este trío para piano incorpora elementos de la música folclórica, reflejando el enfoque lúdico e inventivo de Haydn hacia la forma.

9. 9. Sinfonía Concertante en si bemol mayor, Hob. I:105

Una obra que mezcla la estructura sinfónica con pasajes concertantes para múltiples instrumentos solistas (violín, violonchelo, oboe y fagot), mostrando el dominio de Haydn del color orquestal.

Las obras de Haydn abarcan una amplia variedad de géneros, cada uno de los cuales contribuye al estilo clásico e influye en generaciones de compositores. Sus sinfonías, cuartetos de cuerda, obras corales y conciertos instrumentales siguen siendo fundamentales en el canon de la música clásica.

(Este artículo ha sido generado por ChatGPT. Es sólo un documento de referencia para descubrir música que aún no conoce.)

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Notizen über Joseph Haydn und seinen Werken

Überblick

Joseph Haydn (1732–1809) war ein österreichischer Komponist und einer der bedeutendsten Persönlichkeiten der Klassik. Haydn, der oft als „Vater der Symphonie“ und „Vater des Streichquartetts“ bezeichnet wird, spielte eine entscheidende Rolle bei der Entwicklung beider Genres. Seine Beiträge zum klassischen Stil legten den Grundstein für Komponisten wie Mozart und Beethoven, die sein Werk bewunderten und sich davon beeinflussen ließen.

Frühes Leben
Haydn wurde in Rohrau, Österreich, in eine bescheidene Familie geboren. Seine musikalischen Talente zeigten sich schon früh, und er wurde Chorknabe am Stephansdom in Wien. Nach seinem Stimmbruch arbeitete er als freiberuflicher Musiker, Lehrer und Komponist und erlangte allmählich Anerkennung.

Höhepunkte seiner Karriere
1761 wurde Haydn Vizekapellmeister (und später Kapellmeister) der Familie Esterházy, einem wohlhabenden ungarischen Adelshaus. Er diente ihnen fast 30 Jahre lang, komponierte und spielte Musik für ihr privates Orchester und Kammerensembles. Die Ressourcen und die kreative Freiheit, die ihm diese Position bot, ermöglichten es Haydn, zu experimentieren und sein Handwerk zu verfeinern.

Symphonien: Haydn komponierte 104 Symphonien, von denen viele seine Meisterschaft in Form, Melodie und Humor zeigen. Zu den Höhepunkten gehören die „Londoner Symphonien“, die während seiner Besuche in England entstanden.
Streichquartette: Seine 68 Streichquartette sind Meilensteine der Kammermusik. Die Quartette op. 33, die auch als „Russische Quartette“ bekannt sind, waren besonders innovativ und einflussreich.
Sakrale Musik: Haydn schrieb mehrere bedeutende Messen, wie die Nelson-Messe, und zwei Oratorien, „Die Schöpfung“ und „Die Jahreszeiten“, die nach wie vor zum festen Bestandteil des Chorrepertoires gehören.
Klaviermusik: Er komponierte auch Klaviersonaten und Klaviertrios, die von seinem Witz und Charme zeugen.
Stil und Einfluss
Haydns Musik zeichnet sich durch Klarheit, Ausgewogenheit und den einfallsreichen Einsatz von Motiven aus. Er hatte ein Händchen für Humor in der Musik und setzte oft unerwartete Pausen, überraschende Tonartwechsel und spielerische Themen ein. Seine Werke beeinflussten Mozart, der ein enger Freund war, und Beethoven, der eine Zeit lang bei ihm studierte.

Spätere Jahre und Vermächtnis
In seinen späteren Jahren erlangte Haydn internationalen Ruhm, insbesondere bei seinen Besuchen in London, wo er für seine Sinfonien gefeiert wurde. Er zog sich nach Wien zurück, wo er bis zu seiner Erkrankung weiter komponierte.

Haydns Einfluss auf den klassischen Stil ist unermesslich, und seine Musik ist nach wie vor ein Eckpfeiler des westlichen klassischen Repertoires. Sein innovativer Ansatz in Bezug auf Form, thematische Entwicklung und Orchestrierung setzte einen Standard, der Generationen von Komponisten tiefgreifend beeinflusste.

Geschichte

Joseph Haydns Leben ist die Geschichte einer außergewöhnlichen Reise von bescheidenen Anfängen bis hin zu einem der einflussreichsten Komponisten der westlichen Musikgeschichte. Haydn wurde am 31. März 1732 in dem kleinen österreichischen Dorf Rohrau geboren und war das zweite von zwölf Kindern einer Familie mit bescheidenen Mitteln. Sein Vater war Stellmacher und seine Mutter Köchin in einem Adelshaus. Obwohl keiner der Elternteile eine formelle musikalische Ausbildung hatte, erkannten sie Josephs Talent früh und förderten seine Liebe zur Musik.

Als Haydn gerade sechs Jahre alt war, erregten seine musikalischen Fähigkeiten die Aufmerksamkeit eines entfernten Verwandten, Johann Matthias Franck, der ihn einlud, bei ihm in Hainburg zu leben und eine formelle Ausbildung zu erhalten. Haydn lernte singen, Cembalo und Geige zu spielen. Das Leben in Hainburg war schwierig – er litt oft Hunger und lebte in ärmlichen Verhältnissen –, aber diese Erfahrung bereitete ihn auf den nächsten Schritt seiner Karriere vor. Im Alter von acht Jahren wurde er in den Chor des Stephansdoms in Wien aufgenommen. Dort erhielt er eine strenge musikalische Ausbildung und entwickelte seine Fähigkeiten weiter.

Das Leben im Domchor war diszipliniert und anspruchsvoll, aber es bot Haydn die Möglichkeit, sich in einem reichen musikalischen Umfeld zu entfalten. Er blieb dort, bis er als Jugendlicher in den Stimmbruch kam und daraufhin entlassen wurde. Ohne Geld und ohne klare Zukunftsaussichten arbeitete Haydn als freiberuflicher Musiker und unterrichtete und trat auf, wo immer er konnte. Er lebte in ärmlichen Verhältnissen, behielt aber seine feste Entschlossenheit bei, sich weiterzuentwickeln. In dieser Zeit brachte er sich selbst das Komponieren bei, indem er Werke von Carl Philipp Emanuel Bach und anderen bedeutenden Komponisten der damaligen Zeit studierte.

Im Jahr 1757 begann sich Haydns Schicksal zu wenden. Er wurde als Kapellmeister für den böhmischen Adligen Graf Morzin eingestellt. Diese Position gab ihm die Möglichkeit, Symphonien zu komponieren und seinen Stil zu verfeinern. Sein Talent wurde schnell anerkannt und 1761 wurde er zum Vizekapellmeister der Familie Esterházy ernannt, einem der wohlhabendsten Adelshäuser Europas. Dies war ein entscheidender Moment in seiner Karriere.

Fast 30 Jahre lang diente Haydn den Esterházys, zunächst unter Fürst Paul Anton und dann unter Fürst Nikolaus. Auf dem abgelegenen Schloss der Familie stand Haydn ein privates Orchester zur Verfügung und er hatte nahezu unbegrenzte Möglichkeiten zum Experimentieren. Hier entwickelte er seinen unverkennbaren Stil und schuf Symphonien, Streichquartette, Opern und Kammermusikwerke. Abgeschieden von Wien und seinen musikalischen Trends bemerkte Haydn später: „Ich war von der Welt abgeschnitten. Es gab niemanden in meiner Nähe, der mich hätte verwirren können, also war ich gezwungen, originell zu werden.“

Haydns Ruf wuchs während seiner Jahre bei den Esterházys stetig, aber sein Ruhm erreichte in den 1780er Jahren neue Höhen, als seine Werke in großem Umfang veröffentlicht wurden. Er freundete sich mit Mozart an, der ihn sehr bewunderte, und ihr gegenseitiger Respekt wurde zu einer der berühmtesten Freundschaften der Musikgeschichte. Haydns Einfluss erstreckte sich auch auf eine jüngere Generation – Beethoven studierte in den 1790er Jahren kurz bei ihm.

1790 starb Fürst Nikolaus und sein Nachfolger, Fürst Anton, löste das Orchester auf. Dadurch konnte Haydn eine Einladung nach London annehmen, wo er eine neue Ebene internationaler Berühmtheit erlebte. Während seiner zwei Aufenthalte in England (1791–1792 und 1794–1795) komponierte Haydn einige seiner größten Symphonien, die heute als „Londoner Symphonien“ bekannt sind, und wurde von Publikum und Kritikern gleichermaßen gefeiert. Er wurde nicht nur als Komponist, sondern auch als kulturelle Ikone gefeiert.

In seinen späteren Jahren kehrte Haydn nach Wien zurück, wo er zwei monumentale Oratorien komponierte, „Die Schöpfung“ (1798) und „Die Jahreszeiten“ (1801), Werke, die seinen tiefen Glauben und seine Liebe zur Natur widerspiegelten. Zu diesem Zeitpunkt hatte Haydns Gesundheit bereits begonnen, sich zu verschlechtern, und er zog sich allmählich vom Komponieren zurück. Er verbrachte seine letzten Jahre in ruhigem Ruhestand, umgeben von Freunden und Bewunderern. Er starb am 31. Mai 1809 während der Napoleonischen Kriege, als französische Truppen Wien besetzten.

Joseph Haydns Leben war geprägt von unermüdlicher Kreativität, Widerstandsfähigkeit und Optimismus. Er stammte aus armen Verhältnissen und wurde zu einer prägenden Figur der Klassik, indem er die Symphonie, das Streichquartett und einen Großteil der strukturellen Grundlagen der westlichen Musik prägte. Sein Vermächtnis lebt nicht nur in seiner Musik weiter, sondern auch in der Inspiration, die er Komponisten wie Mozart und Beethoven gab, und sichert ihm einen Platz im Pantheon der großen Komponisten.

Chronologie

1732: Geboren am 31. März in Rohrau, Österreich, als Sohn eines Stellmachers und einer Köchin.
1738: Umzug nach Hainburg, um bei einem Verwandten zu leben und eine musikalische Ausbildung zu beginnen.
1740: Tritt dem Chor des Stephansdoms in Wien bei.
1749: Nach dem Stimmbruch aus dem Chor entlassen; beginnt als freiberuflicher Musiker zu arbeiten.
1757: Haydn wird Kapellmeister des Grafen Morzin und komponiert seine ersten Sinfonien.
1761: Haydn wird Vizekapellmeister der Familie Esterházy.
1766: Haydn wird zum Kapellmeister befördert und komponiert ausgiebig für das Orchester der Esterházys.
1780er: Haydn erlangt mit seinen veröffentlichten Werken internationalen Ruhm und freundet sich mit Mozart an.
1790: Fürst Nikolaus Esterházy stirbt; Haydn ist frei zu reisen.
1791–1792: Erster Besuch in London; komponiert Symphonien und erhält breite Anerkennung.
1794–1795: Zweiter Besuch in London; schreibt seine „Londoner Symphonien“.
1798: Komponiert das Oratorium „Die Schöpfung“.
1801: Vollendet das Oratorium „Die Jahreszeiten“.
1809: Stirbt am 31. Mai in Wien während der Besetzung der Stadt durch Napoleon.

Merkmale der Musik

Joseph Haydns Musik zeichnet sich durch Klarheit, Ausgewogenheit, Innovation und Humor aus, die Kennzeichen des klassischen Stils. Er spielte eine entscheidende Rolle bei der Entwicklung von Formen und Genres, die für die westliche klassische Musik von zentraler Bedeutung wurden, wie die Symphonie und das Streichquartett. Hier sind die wichtigsten Merkmale von Haydns Musik:

1. Struktur und Form

Haydn war ein Meister der musikalischen Form, insbesondere in Sinfonien, Streichquartetten und Sonaten. Er hielt sich an die klassischen Ideale der Klarheit und Symmetrie und verfeinerte Formen wie die Sonatenhauptsatzform und Rondo-Strukturen.
Seine Werke weisen oft eine logische Abfolge und Ausgewogenheit zwischen den Abschnitten auf, wodurch sie kohärent und leicht nachvollziehbar sind.

2. Thematische Entwicklung

Haydn hatte die Gabe, einprägsame Themen zu schaffen und sie auf innovative Weise weiterzuentwickeln.
Er verwendete oft ein einziges Motiv oder Thema und verwandelte es im Laufe eines Satzes, eine Technik, die spätere Komponisten wie Beethoven beeinflusste.

3. Verspieltheit und Humor

Haydns Musik ist für ihren Witz und ihre Überraschungen bekannt, was ihm den Spitznamen „Papa Haydn“ einbrachte.
Beispiele hierfür sind:
„Surprise Symphony“ (Nr. 94): Enthält einen unerwartet lauten Akkord in einer ruhigen Passage.
Verwendung falscher Enden und unerwarteter Tonartwechsel, um die Zuhörer zu amüsieren oder zu täuschen.

4. Innovation

Streichquartette: Haydn machte das Streichquartett berühmt, indem er einen Konversationsstil entwickelte, bei dem alle Instrumente gleich wichtig sind.
Sinfonien: Er erweiterte den Umfang und die emotionale Tiefe der Sinfonie und beeinflusste das Genre nachhaltig.
Orchestrierung: Seine Orchestrierung ist erfinderisch und zeigt oft einzigartige Instrumentalkombinationen und Klangfarben.

5. Ausdruckskraft

Obwohl ein Großteil von Haydns Musik unbeschwert ist, schrieb er auch Werke mit tiefem Ausdruck, insbesondere während seiner „Sturm-und-Drang“-Phase in den 1760er- und 1770er-Jahren.
Werke wie die Sinfonie Nr. 44 (Trauer) und die Sinfonie Nr. 45 (Abschied) spiegeln eine erhöhte emotionale Intensität und dunklere Töne wider.

6. Verwendung von volkstümlichen Elementen

Haydn integrierte häufig volkstümliche Elemente aus seiner österreichischen und ungarischen Herkunft in seine Melodien, Rhythmen und Tanzformen.

7. Chor- und Vokalmusik

Haydns geistliche Werke, wie „Die Schöpfung“ und „Die Jahreszeiten“, sind monumentale Beispiele für Vokalmusik aus der Klassik. Sie zeichnen sich durch dramatische Kontraste, lebendige Wortmalerei und große Chöre aus.
Seine Opern und Lieder, die weniger bekannt sind, zeigen sein Können im Schreiben für die menschliche Stimme.

8. Harmonische Kreativität

Haydn ging mit der Harmonie abenteuerlich um und verwendete überraschende Tonartmodulationen und unerwartete Akkordfolgen, um seine Musik frisch und ansprechend zu halten.

9. Ökonomie und Effizienz

Haydn war geschickt darin, mit minimalem Material maximale Wirkung zu erzielen. Er baute ganze Sätze oft aus kleinen Motiven oder einfachen Themen auf und stellte so seinen kompositorischen Einfallsreichtum unter Beweis.

10. Einfluss auf spätere Komponisten

Haydns Innovationen legten den Grundstein für den klassischen Stil und beeinflussten Zeitgenossen wie Mozart und jüngere Komponisten wie Beethoven, die seine Prinzipien weiterentwickelten.

Beziehungen zu anderen Komponisten

Joseph Haydn hatte direkte und bedeutsame Beziehungen zu mehreren bedeutenden Komponisten seiner Zeit, und sein Einfluss auf andere war tiefgreifend. Hier sind die wichtigsten Verbindungen:

1. Wolfgang Amadeus Mozart (1756–1791)

Freundschaft: Haydn und Mozart teilten eine tiefe gegenseitige Bewunderung. Sie trafen sich erstmals in den frühen 1780er Jahren in Wien und spielten oft zusammen Musik, insbesondere Streichquartette.
Einfluss: Haydns Streichquartette, insbesondere die aus Op. 20, inspirierten Mozarts Haydn-Quartette (KV 387–KV 465). Mozart widmete Haydn diese sechs Quartette mit einem rührenden Vorwort, in dem er sich für dessen Mentorenschaft bedankte.
Zitate: Haydn sagte zu Mozarts Vater Leopold: „Ihr Sohn ist der größte Komponist, den ich kenne, entweder persönlich oder dem Namen nach.“
Gemeinsame musikalische Sprache: Beide Komponisten bereicherten den klassischen Stil und ihre Musik spiegelt eine gegenseitige Beeinflussung in Harmonie, Kontrapunkt und thematischer Entwicklung wider.

2. Ludwig van Beethoven (1770–1827)

Lehrer-Schüler-Beziehung: Haydn unterrichtete Beethoven kurz zwischen 1792 und 1794, als Beethoven nach Wien zog.
Spannung: Obwohl Beethoven Haydn respektierte, war ihre Beziehung nicht ohne Spannungen. Beethoven hatte oft das Gefühl, dass Haydn ihm während des Unterrichts nicht genügend Aufmerksamkeit oder Kritik schenkte. Haydn hingegen erkannte Beethovens immenses Talent an, war aber möglicherweise von dem ehrgeizigen Stil des jüngeren Komponisten verwirrt.
Einfluss: Haydns Beherrschung der Form und der thematischen Entwicklung hatte großen Einfluss auf Beethovens frühe Werke, darunter seine Streichquartette op. 18 und die ersten beiden Sinfonien. Beethovens spätere Werke bauten auf Haydns Innovationen auf.

3. Michael Haydn (1737–1806)

Bruder: Josephs jüngerer Bruder Michael Haydn war selbst ein bekannter Komponist, der für seine Kirchenmusik und Sinfonien bekannt war.
Beziehung: Joseph unterstützte Michaels Karriere und erkannte sein Talent an. Obwohl ihre Stile unterschiedlich waren, schätzte Joseph Michaels Chorwerke sehr.

4. Antonio Salieri (1750–1825)

Berufliche Interaktion: Haydn und Salieri arbeiteten in sich überschneidenden Kreisen in Wien und gelegentlich an Projekten für den kaiserlichen Hof zusammen.
Gegenseitiger Respekt: Obwohl sich ihre Stile unterschieden – Salieri konzentrierte sich mehr auf die Oper und Haydn auf Instrumentalformen – herrschte zwischen ihnen eine professionelle Kameradschaft.

5. Carl Philipp Emanuel Bach (1714–1788)

Inspirierender Einfluss: Haydn kannte C.P.E. Bach nicht persönlich, aber Bachs Musik, insbesondere seine ausdrucksstarken und innovativen Klavierwerke, beeinflussten Haydns Kompositionsstil in seinen prägenden Jahren stark. Haydn betrachtete ihn als einen seiner wichtigsten frühen Einflüsse.

6. Johann Peter Salomon (1745–1815)

Zusammenarbeit: Salomon, ein deutscher Geiger und Impresario, lud Haydn zu zwei Besuchen nach London ein (1791–1792 und 1794–1795). Während dieser Zeit komponierte Haydn die Londoner Symphonien, die zu seinen größten Werken gehören. Salomon spielte eine entscheidende Rolle bei der Verbreitung von Haydns Ruhm.

7. Franz Schubert (1797–1828)

Indirekte Verbindung: Schubert wurde stark von Haydns Symphonien und Quartetten beeinflusst, obwohl sie sich nie begegneten. Haydns strukturierter, lyrischer Stil hinterließ einen bleibenden Eindruck in Schuberts Musik.

8. Johann Sebastian Bach (1685–1750)

Posthumer Einfluss: Haydn kam erst später in seinem Leben mit dem Werk von J. S. Bach in Berührung, insbesondere durch den Einfluss von C. P. E. Bach. Während Haydns Musik eher für den klassischen Stil steht, bewunderte er Bachs kontrapunktische Meisterschaft, die einige seiner späteren Werke subtil beeinflusste.

9. Niccolò Piccinni (1728–1800)

Freundschaftliche Rivalität: Haydn lernte Piccinni, einen italienischen Opernkomponisten, auf seinen Reisen durch Europa kennen. Obwohl sie unterschiedliche musikalische Schwerpunkte hatten, respektierten sie die Kunst des jeweils anderen.
Diese Verbindungen veranschaulichen Haydns zentrale Rolle als Mentor und Innovator in der Klassik.

Beziehung zu Wolfgang Amadeus Mozart

Die Beziehung zwischen Joseph Haydn und Wolfgang Amadeus Mozart war von tiefer gegenseitiger Bewunderung, Respekt und Freundschaft geprägt. Trotz ihres Altersunterschieds – Haydn war 24 Jahre älter als Mozart – verband die beiden Komponisten eine enge Bindung, sowohl persönlich als auch musikalisch. Hier ist ein Überblick über ihre Beziehung:

1. Begegnung und Freundschaft

Haydn und Mozart lernten sich wahrscheinlich in den frühen 1780er Jahren in Wien kennen, als beide in der lebendigen Musikszene der Stadt aktiv waren.
Sie wurden durch ihr gemeinsames Engagement für Kammermusik Freunde. Haydn und Mozart spielten oft gemeinsam Streichquartette, wobei Haydn die Violine und Mozart die Bratsche spielte.

2. Gegenseitige Bewunderung

Haydn über Mozart: Haydn lobte Mozarts Genie in den höchsten Tönen. In einem Gespräch mit Mozarts Vater Leopold sagte Haydn:
„Vor Gott und als ehrlicher Mann sage ich Ihnen, dass Ihr Sohn der größte Komponist ist, den ich kenne, entweder persönlich oder dem Namen nach.“
Mozart über Haydn: Mozart bewunderte Haydns Musik zutiefst, insbesondere seine Streichquartette und Sinfonien. Er bezeichnete Haydn als seinen Mentor und ließ sich von dessen Werken inspirieren.

3. Gegenseitiger Einfluss

Mozarts Einfluss auf Haydn: Mozarts Beherrschung harmonischer Komplexität und emotionaler Tiefe beeinflusste Haydns spätere Werke, insbesondere seine Streichquartette und geistliche Musik.
Haydns Einfluss auf Mozart: Haydns Streichquartette, insbesondere die Quartette op. 20 (1772), inspirierten Mozart zu seinen eigenen Haydn-Quartetten (KV 387–465), die er Haydn mit einem herzlichen

Vorwort widmete:
„Für meinen lieben Freund Haydn sind diese sechs Quartette die Früchte langer und mühsamer Arbeit.“

4. Zusammenarbeit und gemeinsame musikalische Ideale

Beide Komponisten waren Erneuerer des klassischen Stils und legten den Schwerpunkt auf Klarheit, Ausgewogenheit und thematische Entwicklung.
Sie hatten einen ähnlichen Geschmack in Bezug auf Harmonie, Kontrapunkt und den Einsatz von Humor in ihren Kompositionen.

5. Persönliche Bindung

Die Freundschaft zwischen Haydn und Mozart ging über die Musik hinaus. Sie genossen die Gesellschaft des anderen, und ihre Kameradschaft war in ihren Interaktionen offensichtlich.
Haydn, der selbst keine Kinder hatte, sah Mozart vielleicht als eine Art Schützling oder geistiger Sohn.

6. Haydns Reaktion auf Mozarts Tod

Als Mozart 1791 im Alter von 35 Jahren unerwartet starb, war Haydn am Boden zerstört. Er soll gesagt haben:
„Ein solcher Verlust ist irreparabel.“
Haydn lebte nach Mozarts Tod noch 18 Jahre und schätzte Mozarts Musik weiterhin, wobei er oft mit großer Zuneigung von ihm sprach.

7. Das Vermächtnis ihrer Beziehung

Ihre Freundschaft stellt eine der bedeutendsten persönlichen und künstlerischen Beziehungen in der Geschichte der westlichen Musik dar.
Haydns Mentorenschaft und Mozarts gegenseitige Beeinflussung trugen dazu bei, die klassische Ära zu definieren und legten den Grundstein für die Musik Beethovens und darüber hinaus.

Als Musiker oder Dirigent

Joseph Haydn war in erster Linie als Komponist bekannt, spielte aber während seiner Karriere auch eine bedeutende Rolle als Interpret und Dirigent. Hier ist ein Überblick über seine Aktivitäten in diesen Bereichen:

1. Als Musiker

Instrumente:
Haydn beherrschte mehrere Instrumente, darunter:

Violine: In seinen frühen Jahren spielte er ausgiebig Geige, insbesondere während seiner Zeit am Wiener Stephansdom und als junger freiberuflicher Musiker.
Tasteninstrumente: Haydn beherrschte das Cembalo und später das Fortepiano und spielte oft seine eigenen Kompositionen.
Cello: Es gibt Hinweise darauf, dass Haydn einige Erfahrung mit dem Cello hatte, insbesondere während seiner Zeit am Hof der Esterházy.
Kammermusiker:
Haydn trat häufig in Kammermusikensembles auf, insbesondere mit Streichquartetten. In diesen Ensembles spielte er oft die erste Geige und stellte seine Fähigkeit unter Beweis, sich direkt auf die von ihm komponierte Musik einzulassen. Während seiner Freundschaft mit Mozart spielten sie gemeinsam Quartette, wobei Haydn die Geige und Mozart die Bratsche spielte.

Improvisator:
Haydn war ein hervorragender Improvisator auf Tasteninstrumenten. Diese Fähigkeit war für seine Rolle als Komponist von Sinfonien, Konzerten und anderen Werken, bei denen Improvisation manchmal während der Aufführungen erwartet wurde, von entscheidender Bedeutung.

2. Als Dirigent

Kapellmeister der Familie Esterházy:
Haydn war von 1761 bis 1790 Kapellmeister (Musikdirektor) der Familie Esterházy. In dieser Funktion war er verantwortlich für:

Dirigieren des Orchesters bei Aufführungen seiner Symphonien, Opern und anderer Werke.
Leitung von Kammermusik- und Gesangsaufführungen bei Hofveranstaltungen.
Dirigierstil:
Zu Haydns Zeiten standen Dirigenten normalerweise nicht mit einem Taktstock vor dem Orchester, wie es moderne Dirigenten tun. Stattdessen leitete Haydn Aufführungen oft vom Cembalo oder der ersten Violine aus. Er war für seine klare Führung und seine Fähigkeit bekannt, Musiker zu inspirieren.

Londoner Symphonien:
Während seiner zwei Reisen nach London (1791–1792 und 1794–1795) dirigierte Haydn seine berühmten Londoner Symphonien. Diese Aufführungen waren Großereignisse, bei denen Haydn große Orchester vor einem begeisterten Publikum leitete. Sein Dirigat in London festigte seinen Ruf als Komponist und Interpret von internationalem Rang.

Leitung von Proben:
Haydn war für seine akribische Vorbereitung während der Proben bekannt. Er arbeitete eng mit den Musikern zusammen und sorgte dafür, dass seine Musik mit Präzision und Energie aufgeführt wurde. Sein Humor und seine gutmütige Persönlichkeit halfen ihm, positive Beziehungen zu seinen Ensembles zu pflegen.

3. Vermächtnis als Interpret und Dirigent

Haydns Doppelrolle als Komponist und Interpret ermöglichte es ihm, die direkte Kontrolle darüber zu behalten, wie seine Musik interpretiert wurde, und sicherzustellen, dass die Aufführungen seine künstlerischen Absichten widerspiegelten.
Sein Führungsstil – geprägt von Klarheit, Disziplin und Wärme – inspirierte Musiker und setzte Maßstäbe für Dirigenten und Komponisten in der Klassik.
Möchten Sie mehr über Haydns Aufführungen bestimmter Werke oder seine Tätigkeit als Dirigent in London erfahren?

Als Musiklehrer

war Joseph Haydns Rolle als Musiklehrer ein wichtiger, aber weniger hervorgehobener Teil seiner Karriere. Obwohl er vor allem als Komponist und Dirigent bekannt ist, hatte sein Unterricht einen bedeutenden Einfluss auf einige der wichtigsten Musiker seiner Zeit, insbesondere durch seine Mentorenschaft für Ludwig van Beethoven und andere. Hier ist ein Überblick über Haydns Arbeit als Musiklehrer und seine Beiträge:

1. Lehrstil und -philosophie

Praktischer Ansatz: Haydns Unterricht konzentrierte sich auf praktische Fähigkeiten und legte den Schwerpunkt auf Klarheit in der Komposition, die Beherrschung musikalischer Formen (wie Sonate und Streichquartett) und Kontrapunkt.
Inspiration durch Vorbild: Anstatt starrer Anweisungen diente Haydn oft als Mentor, der durch Vorbild lehrte. Seine eigenen Werke lieferten Vorbilder für klassische Struktur und Innovation.
Anpassungsfähigkeit: Haydn passte seinen Unterricht an die Bedürfnisse der einzelnen Schüler an und half ihnen, ihre eigene Stimme zu entwickeln.

2. Bemerkenswerte Schüler

Ludwig van Beethoven (1770–1827):

Lehrer-Schüler-Beziehung: Beethoven studierte zwischen 1792 und 1794 bei Haydn, nachdem er nach Wien gezogen war. Diese Zeit wird oft als Beethovens frühe „Wiener Schule“ bezeichnet.
Unterrichtsschwerpunkte: Haydn unterrichtete Beethoven in Komposition und Kontrapunkt, wesentliche Fähigkeiten, auf denen Beethoven später aufbaute, um seinen revolutionären Stil zu schaffen.
Gestörtes Verhältnis: Die Beziehung zwischen den beiden verlief nicht immer reibungslos. Beethoven hatte oft das Gefühl, dass Haydn ihm nicht genügend Aufmerksamkeit oder konstruktive Kritik schenkte, während Haydn zwar Beethovens immenses Talent erkannte, aber möglicherweise von den ehrgeizigen und unkonventionellen Tendenzen des jüngeren Komponisten verwirrt war.
Vermächtnis: Trotz ihrer Herausforderungen zeigen Beethovens frühe Werke, wie seine Streichquartette op. 18 und die ersten beiden Sinfonien, in ihrer Klarheit und Struktur den Einfluss Haydns.

Ignaz Pleyel (1757–1831):

Hintergrund: Pleyel war einer der erfolgreichsten Schüler Haydns und wurde später Komponist, Musikverleger und Klavierbauer.
Beziehung: Pleyel studierte in den 1770er Jahren bei Haydn und betrachtete ihn als eine Art Vaterfigur. Haydn schätzte Pleyel sehr und bezeichnete ihn als talentierten und fleißigen Komponisten.
Beitrag zum Musikverlag: Pleyels Verlagsarbeit trug dazu bei, Haydns Musik in ganz Europa zu verbreiten.

Andere Schüler:

Haydn unterrichtete und beeinflusste auch viele weniger bekannte Musiker und Komponisten, von denen einige zu prominenten Persönlichkeiten in lokalen Musikkreisen wurden.

3. Beitrag zur musikalischen Bildung

Entwicklung von Kompositionstechniken:

Haydns Betonung von Klarheit, Struktur und thematischer Entwicklung wurde grundlegend für die klassische Musikausbildung.
Seine Beherrschung der Sonatenform, des Streichquartettschreibens und der symphonischen Struktur beeinflusste den Kompositionsunterricht über Generationen hinweg.
Ausbau musikalischer Netzwerke:

Durch die Betreuung von Komponisten wie Beethoven und Pleyel prägte Haydn die nächste Generation von Musikern, die den klassischen Stil in die Romantik überführen sollten.
Lehren durch Vorbild:

Haydns umfangreiches Werk – über 100 Sinfonien, 68 Streichquartette und unzählige andere Werke – diente angehenden Komponisten als lebendiges Lehrbuch.

4. Breiterer Einfluss

Obwohl Haydn keine Schule gründete oder Abhandlungen über Musik schrieb, ging sein Einfluss als Lehrer über seine direkten Schüler hinaus. Seine Werke wurden zu einem Eckpfeiler der Musikausbildung und wurden von Komponisten, Dirigenten und Interpreten studiert. Die Ausgewogenheit, Innovation und der Humor in seiner Musik machten ihn zu einer bleibenden Figur in der Entwicklung der Pädagogik der klassischen Musik.

Bemerkenswerte Klaviersolowerke

Joseph Haydn komponierte ein umfangreiches Werk an Klaviermusik, hauptsächlich in Form von Sonaten und kleineren Stücken. Seine Werke für Tasteninstrumente spiegeln seine Beherrschung von Form, Ausgewogenheit und thematischer Entwicklung wider und wurden hauptsächlich für das Cembalo oder das Fortepiano geschrieben. Hier sind einige seiner bemerkenswertesten Werke für Klavier solo:

1. Klaviersonaten

Haydn schrieb 52 Klaviersonaten (laut Hoboken-Verzeichnis), die sich in Stil und Komplexität unterscheiden. Diese Sonaten zeigen seine Fähigkeit, Leichtigkeit und Tiefe, Humor und Dramatik in Einklang zu bringen. Zu den Höhepunkten gehören:

Frühzeit (vor 1770):

Sonate in G-Dur, Hob. XVI:6
Ein charmantes und einfaches Stück mit klaren, tänzerischen Sätzen.

Sonate in C-Dur, Hob. XVI:10
Zeichnet sich durch die für Haydns Frühwerke typische Eleganz und Klarheit aus.

Mittlere Periode (1770–1784):

Sonate in D-Dur, Hob. XVI:37
Bekannt für ihren melodischen Charme und ihren unbeschwerten Charakter.

Sonate in C-Dur, Hob. XVI:35
Ein helles, lebhaftes Werk mit einem brillanten Finale, das oft aufgeführt wird.

Spätzeit (nach 1784):

Sonate in Es-Dur, Hob. XVI:52
Gilt als Haydns größte Klaviersonate. Sie ist kühn, virtuos und dramatisch und zeigt seine Reife als Komponist. Sie wurde 1794 während seiner Besuche in London geschrieben und spiegelt die Ausdrucksmöglichkeiten des Hammerklaviers wider.

Sonate in c-Moll, Hob. XVI:20
Ein ernsthafteres und dramatischeres Werk, das Beethovens Herangehensweise an die Klaviersonate vorwegnimmt.

2. Variationen

Haydn schrieb mehrere Variationssätze, die seinen Erfindungsreichtum und seine Fähigkeit, ein Thema zu transformieren, unterstreichen:

Variationen in f-Moll, Hob. XVII:6 („Un piccolo divertimento“)
Eines der tiefgründigsten Klavierwerke Haydns, das zwischen Melancholie und Eleganz wechselt. Oft als Vorläufer des romantischen Stils angesehen.

3. Verschiedene Werke

Haydn schrieb auch kleinere Stücke für Soloklavier, die entzückend sind und seine spielerische Seite zeigen:

Andante mit Variationen in A-Dur, Hob. XVII:2
Ein charmantes und einfallsreiches Werk mit funkelnden Variationen.

Capriccio in G-Dur, Hob. XVII:1 („Acht Sauschneider müssen sein“)
Ein humorvolles Stück, das auf einem Volkslied basiert und Haydns Witz unter Beweis stellt.

Fantasia in C-Dur, Hob. XVII:4
Ein freies, improvisatorisches Stück, das Haydns Kreativität und Virtuosität am Klavier unter Beweis stellt.

4. Einfluss auf die Klaviermusik

Haydns Klavierwerke schlagen eine Brücke zwischen der barocken Cembalo-Tradition und dem ausdrucksstärkeren Stil des klassischen Hammerklaviers. Seine Erkundung von Form, Textur und Humor im Klavierspiel hatte großen Einfluss auf Mozart und Beethoven, und insbesondere seine späten Sonaten gelten als Vorläufer des romantischen Klavierrepertoires.

Bedeutende Werke

Joseph Haydn war einer der produktivsten und einflussreichsten Komponisten der Klassik. Sein umfangreiches Werk umfasst Sinfonien, Kammermusik, Chormusik, Opern und vieles mehr. Hier ist eine Übersicht über einige seiner bemerkenswerten Werke aus verschiedenen Genres, ausgenommen Solo-Klaviermusik:

1. Sinfonien

Haydn komponierte 104 Symphonien, die den Kern seines orchestralen Erbes bilden. Zu den bekanntesten und bahnbrechendsten gehören:

Symphonie Nr. 6 in D-Dur, Hob. I:6 („Le Matin“)
Eine lebendige Symphonie mit einem leichten, heiteren Charakter, die das Thema „Morgen“ durch dynamische Kontraste und eine feinfühlige Orchestrierung widerspiegelt.

Sinfonie Nr. 45 in fis-Moll, Hob. I:45 („Abschiedssinfonie“)
Bekannt für ihr dramatisches Ende, bei dem die Musiker nach und nach die Bühne verlassen und damit Haydns Bitte an seinen Gönner signalisieren, einen langen Aufenthalt in Esterházy zu beenden.

Sinfonie Nr. 49 in f-Moll, Hob. I:49 („La Passione“)
Ein Werk mit tiefem, emotionalem Charakter, das oft als eine der dramatischeren Symphonien Haydns angesehen wird.

Symphonie Nr. 94 in G-Dur, Hob. I:94 („Mit dem Paukenschlag“)
Berühmt für den unerwartet lauten Akkord im zweiten Satz, der das Publikum aufschrecken sollte. Diese Symphonie ist eine der beliebtesten von Haydn.

Sinfonie Nr. 104 in D-Dur, Hob. I:104 („London“)
Haydns letzte Sinfonie, die während seiner zweiten Reise nach London komponiert wurde. Sie spiegelt seine Meisterschaft in Orchestrierung, Ausgewogenheit und thematischer Entwicklung wider und gilt weithin als eine seiner besten.

2. Streichquartette

Haydn wird die Mitgestaltung des Streichquartetts als bedeutendes Genre zugeschrieben. Seine 68 Streichquartette gelten als monumentale Werke. Zu den bemerkenswertesten gehören:

Streichquartett in C-Dur, Op. 33 Nr. 3, Hob. III:38 („Der Vogel“)

Der spielerische und lebhafte Charakter dieses Quartetts spiegelt sich in seinem Spitznamen wider, wobei der zweite Satz Vogelrufe imitiert.
Streichquartett in d-Moll, Op. 76 Nr. 2, Hob. III:77 („Quintenquartett“)

Bekannt für sein charakteristisches Eröffnungsintervall (das Intervall einer Quinte) und seinen kühnen, dramatischen Charakter.
Streichquartett in C-Dur, Op. 76 Nr. 3, Hob. III:80 („Kaiserquartett“)

Berühmt für seinen zweiten Satz, der zur Grundlage der deutschen Nationalhymne wurde. Dieses Quartett zeigt Haydns Meisterschaft in der thematischen Variation.

3. Chor- und Vokalwerke

Die Schöpfung, Hob. XXI:2
Die Schöpfung ist eines der berühmtesten Chorwerke Haydns und ein Oratorium, das die biblische Geschichte der Erschaffung der Welt darstellt. Es ist großartig und dramatisch und zeigt sein tiefes Verständnis für Orchestrierung und Vokalsatz.

Die Jahreszeiten, Hob. XXI:3
Ein weiteres Oratorium, Die Jahreszeiten, spiegelt Haydns Faszination für die Natur und den Wechsel der Jahreszeiten wider. Es wird seltener aufgeführt als Die Schöpfung, wird aber auch wegen seiner lyrischen Schönheit und raffinierten Orchestrierung hoch geschätzt.

Messe in B-Dur, Hob. XXII:14 („Nelson-Messe“)
Diese Messe wurde während Haydns zweiter Reise nach London komponiert und zeichnet sich durch kühne und dramatische Chorsätze aus. Ihren Beinamen „Nelson-Messe“ verdankt sie der Verbindung zu Admiral Nelson, der für den Komponisten ein Held war.

Missa in Angustiis, Hob. XXII:11 („Nelson-Messe“)
Ein weiteres kraftvolles Chorwerk, das nach den militärischen Eroberungen Napoleons entstand. Es vermittelt ein Gefühl von Dringlichkeit und Dramatik.

4. Oratorien und geistliche Werke

Haydn schrieb eine Reihe von Oratorien und geistlichen Kompositionen, von denen viele monumental waren:

Die sieben letzten Worte unseres Erlösers am Kreuze, Hob. XX/1
Ursprünglich als Streichquartett geschrieben, arrangierte Haydn es später für Orchester. Dieses zutiefst meditative Werk fängt die emotionale Schwere der letzten Momente Christi am Kreuz ein.

5. Konzerte

Obwohl Haydn weniger Konzerte als Sinfonien komponierte, leistete er dennoch bedeutende Beiträge zum Konzertgenre:

Trompetenkonzert in Es-Dur, Hob. VIIe/1

Dieses Konzert gilt mit seinen brillanten, virtuosen Passagen und dem lyrischen zweiten Satz als eines der besten Trompetenkonzerte, die je komponiert wurden.
Cellokonzert in C-Dur, Hob. VIIb/1

Dieses Konzert wird oft als eines der besten Werke für Cello angesehen, das sowohl virtuose Passagen als auch lyrischen Ausdruck bietet. Es wurde im 20. Jahrhundert wiederentdeckt und ist seitdem ein Eckpfeiler des Cello-Repertoires.

6. Opern

Haydn schrieb eine Reihe von Opern, von denen viele heute nicht mehr so bekannt sind. Einige gelten jedoch nach wie vor als wichtige Werke:

L’infedeltà delusa, Hob. XXVIII:4

Eine von Haydns Opern, die Unbeschwertheit mit ernsteren Momenten verbindet. Sie ist ein Beispiel für sein Werk im Genre der komischen Oper.

Orlando Paladino, Hob. XXVIII:11

Eine lebhafte und energiegeladene komische Oper, deren Geschichte auf dem italienischen Epos Orlando Furioso basiert.

7. Klavierwerke (nicht nur für Klavier solo)

Konzert für zwei Hörner in Es-Dur, Hob. VIId/3
Ein einzigartiges und virtuoses Konzert für zwei Hörner und Orchester, das Haydns außergewöhnliches Können in der Orchestrierung und seine Fähigkeit, für Blasinstrumente zu schreiben, unter Beweis stellt.

8. Kammermusik (außer Streichquartette)

Haydns Kammermusik war vielfältig und erkundete verschiedene Instrumentenkombinationen:

Divertimenti, Hob. IV

Eine Reihe von Werken für kleine Ensembles, in der Regel für Blas- oder Streichinstrumente. Diese Stücke sind unbeschwert, charmant und oft für bestimmte Anlässe geschrieben.

Trio in G-Dur, Hob. XV:25 („Zigeuner“)

Dieses Klaviertrio enthält Elemente der Volksmusik und spiegelt Haydns spielerischen und erfinderischen Umgang mit der Form wider.

9. Sinfonia Concertante in B-Dur, Hob. I:105

Ein Werk, das symphonische Strukturen mit konzertartigen Passagen für mehrere Soloinstrumente (Violine, Cello, Oboe und Fagott) verbindet und Haydns Beherrschung der Orchesterfarben zeigt.

Haydns Werke umfassen eine Vielzahl von Genres, die alle zum klassischen Stil beitragen und Generationen von Komponisten beeinflussen. Seine Symphonien, Streichquartette, Chorwerke und Instrumentalkonzerte sind nach wie vor von zentraler Bedeutung für den Kanon der klassischen Musik.

(Dieser Artikel wurde von ChatGPT generiert. Und er ist nur ein Referenzdokument, um Musik zu entdecken, die Sie noch nicht kennen.)

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